Dream Theater: Finalmente la ‘vera fama’ con i GRAMMY

Di Silvia Graziola - 10 Febbraio 2012 - 15:10
Dream Theater: Finalmente la ‘vera fama’ con i GRAMMY

A partire dai Grammy Awards del 1988, The Recording Academy ha introdotto la categoria “migliore performance Hard Rock/Metal”, che fino a oggi ha incoronato vincitori illustri tra cui Judas Priest, Metallica, Motörhead e Slayer. Quest’anno le nomination per questa categoria vedono la prima volta dei Dream Theater per il brano “On The Backs Of Angels”, accompagnati dai Sum 41 con “Blood In My Eyes”, dai Mastodon con “Curl Of The Burl,” dai Megadeth con “Public Enemy No. 1” e dai Foo Fighters con “White Limo”.

Il chitarrista dei Dream Theater John Petrucci e il tastierista Jordan Rudess hanno commentato la nomina in una nota diffusa sul sito ufficiale della band.

«Wow, davvero sta accadendo tutto questo? Ecco quello che è stato il mio primo pensiero appena ho saputo che i Dream Theater sono stati nominati per il loro primo GRAMMY. Sorrido ancora ogni volta che ci penso e sono ancora incredulo di aver ricevuto questo onore. Essere in una band che compone brani prog di venti minuti, affrontando argomenti che non sono esattamente adatti alle radio mai mi avrebbe fatto pensare di ricevere una simile nomination e l’emozione non è ancora scemata.

Ero in un aereo diretto in California la sera delle nomine e in qualità di membro della Recording Academy e fan della musica ero dispiaciuto di perdermele, dato che ogni anno non vedo l’ora di sapere a chi spetta questo onore. Quando mi sono recato al ritiro bagagli il nostro manager mi ha chiamato e tutto quello che avrei voluto fare quando l’ho saputo era urlare e ballare dalla gioia. Ho condiviso la grande notizia con la mia moglie, i miei bambini, i miei compagni musicisti, la mia famiglia e i miei amici. È stato un momento incredibile che ricorderò per sempre.

La cosa bella è che “On The Backs Of Angels” è stato il primo brano che abbiamo composto per A Dramatic Turns Of Events ed è stato pubblicato solo nella versione originale di circa nove minuti. L’idea che questo brano ideato con la chitarra acustica davanti al caminetto della mia casa sia ora tra i brani nominati quest’anno mi riempie di orgoglio.

Guardando chi altro è stato inserito nella nostra categoria sarei sorpreso se vincessimo ma sono comunque incredibilmente onorato da questa nomination. Non vedo l’ora di vivere quella notte senza respiro il prossimo 12 febbraio!»

— John Petrucci

«Ero seduto al tavolo di un ristorante giapponese di San Diego con il mio migliore amico, l’autore Chris Epting, quando il mio cellulare è suonato. Era John Petrucci che mi ha detto: “Jordan, abbiamo una nomination per i GRAMMY”, queste parole erano davvero uscite dalla sua bocca! Chris mi ha guardato e ha capito dalla mia espressione che avevo appena appreso una notizia davvero importante. Ricevere un simile riconoscimento non è una cosa che capita tutti i giorni e mi ha mandato al settimo cielo. Anche John lo era. Per noi era già stato un anno pieno di eventi, a partire dall’entrata in formazione di Mike Mangini, la pubblicazione del nostro nuovo album A Dramatic Turn Of Events, e delle relativi concerti di supporto.

Nonostante abbiamo sempre messo un sacco di cura nella musica che componiamo, sapevamo che questo album in particolare sarebbe stato rivoltato come un calzino e che era un importante passo per la nostra carriera! Ricevere questa nomination per il brano “On The Backs Of Angels” è stato davvero gratificante su diversi livelli: come musicisti che abbiamo speso innumerevoli ore per tirar fuori il meglio dai nostri stumenti e come membri della band che hanno lavorato insieme per anni, sia in studio, sia on the road.

Per un lungo periodo di tempo i Drem Theater hanno lavorato per crearsi un nome in giro per il mondo, ma non hanno mai valicato veramente la linea che li divideva dalla vera fama “mainstream”. Sebbene sono grato di aver potuto riempire la mia vita con la musica e di averne fatto un mestiere, questa nomination ai GRAMMY dà a me e alla mia band orgoglio e la consapevolezza che quello che abbiamo fatto è profondo e pieno di significato.

Nel momento in cui scrivo siamo in Finlandia e stiamo facendo le prove prima di imbarcarci un un corposo tour europeo con qualche interruzione che ci permetta di tornare negli Stati Uniti per presenziare alla serata di consegna dei GRAMMY. Per i musicisti che hanno letteralmente speso la loro vita a fare gavetta, questa nomination è davvero un incoraggiamento per noi! »

— Jordan Rudess