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Dark Moor (Enrik Garcia)

Di - 1 Dicembre 2010 - 0:20
Dark Moor (Enrik Garcia)

Per l’occasione dell’uscita del nuovo disco dei Dark Moor Ancestral Romance, abbiamo raggiunto la mente del gruppo Enrik Garcia, per scambiare quattro chiecchiere sulla nuova fatica in studio.
Buona lettura

Intervista a cura di Federico “CelestialDream” Orano

 

Ancetral Romance è il vostro nuovo album, l’ottavo della carriera. Ricordo ancora quando dieci anni fa conobbi i Dark Moor con Hall Of Olden Dreams e, due anni dopo, con The Gates Of Oblivion, uno dei migliori dischi di quell’anno che vi ha consacrato come una delle realtà più interessanti del power metal melodico. Dopo l’uscita di Elisa molte persone si sono interrogate sul futuro della band ma ora, dopo otto anni siete ancora insieme e tutto sembra andare a gonfie vele.

Quello di cui parli è avvenuto un sacco di anni fa, da quando Elisa se n’è andata dal gruppo abbiamo inciso cinque album e adesso siamo ancora più conosciuti di allora e un sacco di fans ci seguono con Alfred. Il lavoro che lui fa nei Dark Moor è impressionante: è lui la voce della band ora, nonostante rispetti tutto quello che Elisa ha fatto in passato.

Che cosa potete dirci con la separazione da Elisa? In che modo Alfred si è unito alla band?

Elisa ha scelto di andare per la sua strada. Abbiamo avuto una gran fortuna a trovare Alfred, che ha inciso cinque album con i Dark Moor, Elisa solamente tre, non credo sia il caso di fare un confronto.

Anche il nuovo album è stato registrato in Italia con il supporto di Luigi Stefanini nei New Sin Studios, con un ottimo risultato finale. Non avete mai sentito il bisogno di cambiare studio di registrazione come fanno diverse band?

No, Luigi Stefanini è il miglior ingegnere del suono e produttore del mondo secondo noi, è fantastico! Il suono che ha il nostro ultimo album denota una grande produzione e regge il confronto con i nomi più importanti della scena metal, ma con la differenza che l’abbiamo inciso in un mese, mentre di solito una produzione di questo tipo ne richiede cinque-sei, se non di più.
Siamo ottimi amici con Luigi e ritengo che lui sia stato molto importante sia per il nostro sound, sia per la nostra storia.

Che ne pensate dell’Italia? Mentre siete nella nostra nazione vi concentrate solamente sul vostro lavoro o avete abbastanza tempo libero da visitare qualche città?

Siamo concentrati al massimo quando registriamo, ma qualche giorno libero ogni tanto lo abbiamo per andare in giro, infatti conosciamo molto bene alcune città come Venezia, Bassano Del Grappa, Verona… Amo il cibo italiano.

Sono oramai note le tue capacità compositive: tutti i brani di Ancestral Romance sono stati scritti da te?

Grazie. Sì, ho scritto tutte le canzoni del disco ma tutti i ragazzi hanno collaborato agli arrangiamenti finali e hanno fatto un ottimo lavoro. In questo senso ognuno di noi si è mosso con la massima libertà.

Penso che Autumnal abbia seguito il sound e lo stile di Tarot. In questo nuovo album ci sono alcune piacevoli sorprese. Just rock è una canzone un po’ fuori dai canoni ma che cattura l’attenzione e A Music In My Soul porta alla mente alcuni brani dei Queen grazie alla sua vena romantica e sognante.

Sì, sono due canzoni molto particolari e sono nate dalla normale evoluzione della band. Facendo un discorso generale, questo disco è più rock, lo si può sentire dal suono delle chitarre, più vicino alle sonorità rock rispetto agli album precedenti. “A music in my soul” per me è una canzone molto speciale ed è tra quelle che preferisco.
 

Forse la sorpresa più grande di questo album è La cancion del pirata che è cantata in spagnolo. Che differenza c’è tra cantare in inglese e in spagnolo? Ritieni che l’inglese sia più musicale e facile da assimilare rispetto allo spagnolo o è solo un mezzo tramite il quale si possono raggiungere più persone?

Abbiamo iniziato a cantare in inglese perché ci piacevano di più i nostri brani cantati in quella lingua che dà loro una melodia più gradevole. Tutti i gruppi che ci piacevano cantavano in inglese e quindi abbiamo pensato che questa fosse la lingua più adatta a noi. In spagna questo ci complica la vita perché gli spagnoli non amano i gruppi autoctoni che cantano in inglese. Alla fine però siamo stati coraggiosi e, in ultima analisi, anche fortunati. Questo album è dedicato alla cultura e alla storia della Spagna e quindi abbiamo pensato che fosse il momento ideale per proporre un brano cantato usando la nostra lingua madre.

Avete mai pensato di riproporre i vostri cavalli di battaglia ricantati in spagnolo?

No, i Dark Moor continueranno a cantare in inglese.

In spagna ci sono diverse band che apprezzo particolarmente come i Mago de Oz, gli Avalanch, i Tierra Santa e alcuni gruppi emergenti come Dragonfly, Opera Magna, Evernight. Ci sono alcuni complessi interessanti che puoi consigliare?

Mi piaciono molto gli Arwen, i Red Wine e i Tears of Martyr.

Che tipo di musica ascolti? Ci sono dei gruppi che ti hanno ispirato nella composizione di Ancestral Romance?

In realtà no. Penso che i Dark Moor abbiano il loro stile ben definito; non nego che i Queen abbiano avuto un’influenza importante nella nostra formazione ma niente di più. Lo stesso discorso può essere fatto per la musica classica che ha contribuito anch’essa alla nostra crescita.

Due tra i brani che maggiormente apprezzo di Ancestral Romance sono Tilt At Windmills, una piacevole ballad melodica e Mio Cid; in particolare l’outro di quest’ultimo brano lo trovo fantastico. Ci sono delle canzoni di Ancestral Romance che, secondo te, chi non vi conosce potrebbe ascoltare per farsi un’idea di chi sono i Dark Moor?

Penso che ogni canzone di Ancestral Romance possa essere adatta per conoscere il nostro lavoro. Forse Love From The Stone è una delle più “commerciali” e facili da ascoltare oppure Tilt At Windmills che è più adatta a chi apprezza maggiormente la melodia.

I Dark Moor andranno in tour l’anno prossimo? Farete delle date in Italia?

Spero di sì ma non è facile: non è un periodo troppo facile per le band europee questo.

Dopo otto album in studio non sarebbe ora di un live album o un DVD? C’è qualcosa di simile nei vostri piani futuri?

Sì, stiamo pensando a qualcosa del genere ma non è facile perché occorrono molti soldi e preferiamo non inciderlo se non siamo sicuri di poter fare tutto al meglio.

Grazie per l’intervista e congratulazioni per aver inciso un altro grande album.

Grazie, è stato per noi un onore rispondere alle tue domande.
Saluti a tutti i fans italiani!