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Ex Deo (Maurizio Iacono)

Di - 25 Novembre 2009 - 0:05
Ex Deo (Maurizio Iacono)

Abbiamo raggiunto il leader degli Ex Deo (nonche’ dei Kataklysm) Maurizio Iacono per parlare, a freddo, del suo progetto “estremo/epico”: non esattamente perfetto ma comunque molto accattivante. Detto che Maurizio non e’ esattamente un oratore da Senato romano, bisogna ammettere anche che la sua disponibilita’ e’ sempre massima, e noi ne approfittiamo per scavare un po’ nei segreti di “Romulus“.

Intervista a cura di Alberto Fittarelli.

 

Ciao Maurizio, piacere di sentirti di nuovo. Mi è sembrato un po’ strano sentire che c’era del tuo dietro le quinte di “Romulus”: diciamo che siamo abituati al tuo approccio alla Kataklysm, che è completamente differente. Cosa ti ha portato alla realizzazione di questo progetto?
Sì, capisco cosa vuoi dire, ma era qualcosa che volevo fare da parecchio tempo e finalmente ne ho avuto la possibilità. Sono molto felice dei risultati.

Le tue origini italiane hanno avuto qualche influenza sul come è nato il concept dell’album?
Certamente, sono cresciuto in una famiglia molto orgogliosa delle sue origini e l’Italia è uno dei posti più belli al mondo.

Hai scelto di incentrare l’album completamente sull’ascesa di Roma. Ti sei sentito all’altezza nel trattare questo argomento? Hai studiato storia romana?
E’ stata una grande sfida. Roma è grandiosa e la sua storia è fenomenale… Imbarcarsi in questo progetto è stato molto rischioso ma ero certo che io e gli altri della band avremmo creato un album che ne avrebbe reso giustizia.

Cos’è che ti affascina di più riguardo a Roma?
La disciplina, il potere e l’idea che “il cielo è il limite”, ma l’elemento più importante che avevano era la visione.

Ho trovato qualche leggera somiglianza con gli epic death metaller Amon Amarth, anche se i testi sono completamente differenti, ovviamente; dal punto di vista musicale, cosa ti ha influenzato nella stesura dei pezzi?
No, gli Amon Amarth sono una band eccellente, ma non hanno avuto alcuna influenza su di me. La musica che stavo cercando doveva essere più epica, più torcibudella. Diciamo che l’ispirazione è venuta maggiormente da colonne sonore come quelle composte da Gates, Zimmer, etc.

‘Veni, vidi, vici’: soprattutto per quanto riguarda alcuni paesi, si può dire che il vostro successo musicale può essere riassunto facilmente con la famosa frase di Giulio Cesare. Come ci si sente a essere il frontman di una delle band metal di più grande successo del momento?
Beh, sicuramente non è stata una passeggiata per i Kataklysm. Abbiamo lottato duramente, volevamo che i nostri fan capissero chi eravamo e che si sentissero legati alla nostra musica. La fama è secondaria per noi. Con gli Ex Deo continueremo la conquista!

Ci sono un po’ di grandi nomi dell’estremo che appaiono in veste di guest su “Romulus”: tra questi spicca Nergal, che lascia un’impronta unica su ‘Storm The Gates Of Alesia’. E’ un fatto che se si cerca l’“epic” e il “death”, si debba avere a che fare in qualche modo con Nile e Behemoth: come hai fatto a confrontarti con questo, mentre progettavi “Romulus”?
Avevo un’idea di Roma ben precisa e la musica doveva esserne la colonna sonora. Gli ospiti sono stati scelti perchè avevano capito esattamente cosa volevo e perchè hanno avuto a che fare con la storia nella loro musica.

E’ stato semplice avere il supporto della Nuclear Blast per la stesura e la pubblicazione di questo album?
Sì, erano entusiasti dell’idea e l’hanno supportata al massimo.

In un mondo dominato da Vichinghi, è abbastanza originale avere una band che parla di Roma: perchè, secondo te, la gente si fissa sui “barbari”, così come li chiamavano i romani?
Perchè gli Ex Deo prima non c’erano, ahah… No, seriamente, penso che la storia romana sia molto più interessante e si rifletta in tante cose del mondo odierno… Roma ha civilizzato il mondo e ha portato ordine nel caos…

L’uso della tastiera e di mid-tempo sono predominanti nell’album, il che, onestamente, credo che a volte porti a un po’ di monotonia, soprattutto nelle parti di batteria. E’ una cosa voluta?
I Kataklysm sono la nostra artiglieria pesante… Gli Ex Deo sono più concentrati sulla sinfonia e sentimenti epici… Ed è proprio ciò che abbiamo impresso sull’album.

Qual è stato il capitolo dell’album che hai preferito maggiormente, sia dal punto di vista musicale che da quello dei testi?
“In her Dark Embrace”, “Legio XIII”, “Storm the Gates of Alesia” e “Surrender the Sun” secondo me sono quelle che colgono al meglio la potenza di quello che ho fatto meglio.

In sede live farete uso di effetti speciali o di qualche scenografia particolare?
Sì, avremo tutta la scenografia completa… Ci vediamo per la conquista! Grazie, ciao!

Alberto Fittarelli