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Savior From Anger (Marco Ruggiero)

Di Daniele D'Adamo - 4 Agosto 2011 - 19:01
Savior From Anger (Marco Ruggiero)

Intervista a cura di Giuseppe Abazia

Gli speed-thrashers napoletani Savior From Anger sono tra le più promettenti realtà della scena metal italiana: fondati nel 2006 dal chitarrista Marco Ruggiero e autori fino ad adesso di un demo e un full-length, in questi mesi sono impegnati nei preparativi per il nuovo disco, che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno. Abbiamo quindi colto l’occasione per fare due chiacchiere con Marco di questo ed altri argomenti.

 

Ciao Marco, benvenuto su TrueMetal. Per prima cosa, puoi parlarci brevemente della storia e dello stile dei Savior From Anger, per introdurre il gruppo a chi non vi conosce?

Certo volentieri. Grazie innanzitutto dello spazio che ci offrite. I SAVIOR FROM ANGER sono un mio progetto personale fondato nel lontano 2006 dopo i NAMELESS CRIME band con la quale ho inciso diversi album dal 2000 al 2005. Il gruppo l’ho fondato a Roma, poichè mi trovavo lì per lavoro. Lo stile proposto è US Power ma ispirato anche allo speed metal e al thrash di matrice statunitense.

Il cuore del gruppo è costituito da te alla chitarra e da Alessandro Granato alla voce, e da alcuni anni a questa parte anche il batterista Michele Coppola si è unito a voi in pianta stabile, mentre per i restanti ruoli di bassista e chitarrista ritmico si sono succeduti nel corso degli anni un gran numero di musicisti (tra cui anche Bruno Masulli, mastermind degli Annihilationmancer, dei Power Beyond e degli In Aevum Agere… e tra cui anche il mio buon amico Demetrio Napoli!). Come mai si è rivelato così difficile mantenere una line-up stabile?

Purtroppo essendo di Napoli, e quindi del Sud Italia, ho avuto molte difficoltà a trovare musicisti che suonassero ancora. Nel corso degli anni molti amici hanno smesso di suonare, Napoli è una città molto problematica. Così sono giunto alla decisione di lavorare con i session, ma non li chiamerei in questo modo, in realtà sono cari amici musicisti, che frequento da anni, che mi danno una mano con il progetto.

Qualche tempo fa avete reso disponibile da scaricare interamente il vostro primo album (prelevabile da qui), gesto che sicuramente sarà stato apprezzato dai fan e che ha permesso alla vostra musica di diffondersi maggiormente. Tuttavia, mi sorge una domanda: siete sempre sotto contratto con la Rock It Up? Si occuperà anche del vostro prossimo album?

L’idea di rendere gratuito il download del disco è stata una strategia proposta dalla nostra label affinchè, non avendo distribuzioni che coprissero l’intero globo, l’album potesse arrivare anche in paesi come: Africa, Lithuania, Australia etc. Sì! La Rock It Up si occuperà anche del nostro prossimo album.

Parliamo un po’ del prossimo disco. A che punto siete? Ha già un titolo? Qualche cambiamento stilistico rispetto a Lost in the Darkness?

Il titolo dell’album verrà reso noto a breve. Stilisticamente sarà un po’ più speed, con diversi riferimenti alla Bay Area degli anni ’80.

Come avviene il processo compositivo della musica e dei testi nei Savior From Anger? L’alternarsi di session-men ha in qualche modo inciso sulla scrittura del disco precedente e di quello di prossima uscita?

Sono io ad occuparmi di tutto per quanto riguarda la musica, per i testi invece mi affido a Valerio Granieri. In studio lavoro, ormai da anni, con il batterista Michele Coppola e con il singer Alessandro Granato, entrambi presenti anche su “LOST IN THE DARKNESS”, nel prossimo album le linee di basso saranno affidate a Costantino Chirichiello. Dal vivo invece ho lavorato con line up differenti, e a seconda dei musicisti presenti nel progetto e la loro disponibilità, decido le formazioni, volta per volta.

In passato hai militato nei Nameless Crime e nei Landguard, i primi più simili ai Savior From Anger, i secondi più orientati al prog. Hai mai pensato di recuperare almeno parzialmente le influenze prog e innestarle nei Savior From Anger? O preferisci mantenere il sound più radicato nello speed/power/thrash di scuola americana?

Sicuramente, preferisco mantenere l’impostazione Speed Power. Con il progetto LANDGUARD avevamo altre influenze, anche se nella voce potevano esserci delle affinità con SAVIOR FROM ANGER.

Penso che il tuo stile chitarristico sia in grado di coniugare ottimamente aggressività e melodia, i tuoi riff e i tuoi assoli sono potenti e coinvolgenti, e non manca anche qualche sorpresa qui e lì ad aggiungere varietà alle canzoni (mi vengono in mente i break centrali di Killing Greed e Double Shot, ad esempio). Quali chitarristi sono stati i tuoi principali ispiratori?

Ti ringrazio per i complimenti. I miei chitarristi preferiti sono: Yngwie Malmsteen, Kee Marcello, John Norum, Alex Sckolnick, Marty Friedman, Jason Becker e tanti altri.

Altro punto forte dei Savior From Anger è Alessandro Granato e la sua eccellente estensione vocale. Dote di natura o frutto di studio (o magari entrambe le cose)?

Credo che Alessandro abbia entrambi i fattori dalla sua parte, grande estensione ma anche molta tecnica, in quanto studia da molti anni ed è un perfezionista.
 

Siete stati sempre molto attivi in sede live e avete partecipato a vari festival. Forse è un po’ presto per parlarne, visto che per il nuovo album ci vorrà ancora qualche mese, ma avete già in progetto delle date dal vivo per i prossimi mesi, magari come antipasto? O aspetterete l’uscita del nuovo album?

A Settembre annunceremo alcune date che terremo fino alla fine dell’anno, per quanto riguarda appuntamenti più prestigiosi dobbiamo aspettare la prossima annata, con l’uscita della nuova release.

C’è qualche esperienza dal vivo che ricordi con particolare entusiasmo o qualche band con cui ti è piaciuto particolarmente condividere il palco?

Senza dubbio l’esperienza tedesca con i VICIOUS RUMORS di qualche anno fa, mio gruppo preferito da anni, suonare sullo stesso palco con il tuo gruppo preferito non ha prezzo.

Com’è la situazione della scena metal in Italia e più nello specifico in Campania? Purtroppo nella nostra regione (anche io vivo a Napoli) in passato non ci si è sempre distinti per la professionalità nell’organizzazione degli eventi, e giusto poco tempo fa un festival campano a cui dovevate partecipare è stato annullato all’ultimo momento…

In Campania, e nello specifico a Napoli, ci sono troppe teste di c***o, in tutti i settori che appartengono alla musica; dagli organizzatori, alle agenzie, dai gestori dei locali, dai gruppi con i quali si divide la scena, se così si può chiamare perchè, in effetti Napoli non ha mai avuto una scena, ma soltanto personaggi ambigui che hanno castrato qualsiasi forma di iniziativa e professionalità in una città che avrebbe una storia musicale assurda. Quello che dici è vero. recentemente è stato annullato l’ULTIMATE POWER FORCES, festival dove saremmo dovuti essere HEADLINERS, evento che avremmo diviso con i POWER BEYOND dell’ amico Bruno Masulli e con i LAST FRONTIER, fest che a causa di motivi non dipendenti dalla nostra volontà è stato annullato, ma a Napoli ci siamo abituati a queste cose, troppe cose non vanno bene, troppa illegalità, imbrogli, gente che cerca di fregarti, è la mentalità del napoletano, e quindi in questi casi anche le persone corrette pagano, perchè sono in minoranza.

Dal momento che seguo sempre con interesse anche i progetti di Bruno Masulli, so che apparirai come guest star sul prossimo disco dei suoi In Aevum Agere. Avete mai pensato, tu e Bruno, di metter su insieme una band in pianta stabile? Data la vostra amicizia e la vostra affine sensibilità musicale, sicuramente il risultato sarebbe ottimo.

Grazie per la stima. Io e Bruno siamo cari amici, e spesso ci siamo dati una mano con i nostri progetti. Bruno nel 2008 è stato il vocalist dei SAVIOR FROM ANGER per molti eventi tenuti in quegli anni, io sono stato il chitarrista degli IN AEVUM AGERE per il tour tedesco del 2009, e mi occuperò degli assoli del loro nuovo album “The Shadow Tower” in uscita per fine anno. Più volte io e Bruno abbiamo pensato di dare vita ad un progetto insieme, ma non si è mai concretizzato nulla, forse entrambi siamo troppo impegnati con i nostri progetti, ma in futuro potremmo realizzare qualcosa di inedito insieme.

Siamo alla fine. Ti ringrazio e lascio a te la conclusione dell’intervista. In bocca al lupo per il nuovo disco!

Ringrazio te e lo staff di TRUE METAL, siete stati gentilissimi. Un saluto a tutte le persone che ci seguono. STAY METAL.

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Giuseppe Abazia