Heavy

Intervista Skanners (Claudio Pisoni e Fabio Tenca)

Di Stefano Ricetti - 16 Febbraio 2010 - 12:30
Intervista Skanners (Claudio Pisoni e Fabio Tenca)

Nati nel 1981 e mai sciolti. Nonostante nel periodo dell’invasione Grunge spesso suonassero di fronte a quindici persone non hanno mai mollato. Dai Palasport gremiti ai bar di periferia, poi il ritorno del pubblico legato all’HM classico e la continua, inarrestabile ascesa. Quasi trent’anni di milizia metallica sul palco dell’Italian Gods Of Metal il prossimo 21 marzo.           

INTERVISTA agli SKANNERS da parte di Sergio Nardelli.

Buona lettura.

Steven Rich

 

-Allora ragazzi, come stanno andando le cose. Dopo l’uscita del vostro sesto album “The Serial Healer” avete messo a ferro e fuoco diversi palchi italiani. Penso che il bilancio sia senz’altro positivo.

(Claudio) Certamente, siamo molto soddisfatti delle date fatte e soprattutto dei tanti ragazzi venuti per i nostri show che ringraziamo ancora per loro supporto!

(Fabio) Condivido !!!

-Ho avuto occasione di assistere recentemente a due vostri infuocati concerti e posso dire di aver visto una band in forma smagliante, compatta e sempre più devastante. Anche i vostri vecchi pezzi storici hanno acquisito un piglio più pesante, segno che la vostra voglia di metallo è sempre più forte con il passare del tempo!

(Claudio) Ah ah…grazie! Sai, stiamo passando una seconda giovinezza ah ah! Noi pensiamo che la nostra compattezza alla quale abbiamo sempre puntato sin dall´inizio, sia dovuta a quasi tre decenni di metallo. Poi, per le songs vecchie beh…risuonandole con gli anni effettivamente hanno preso un po’ di pesantezza, che non guasta mai. Il motivo non chiedercelo perché non lo sappiamo neanche noi ah aah!…

(Fabio) La situazione dal vivo è quella a noi più congeniale che più ci soddisfa e appaga. Quella sinergia che si instaura con il pubblico diventa una sorta di assuefazione da cui non riesci più a liberarti ed ogni volta ci si gioca il tutto per tutto come se fosse l’ultima possibilità di fruire di questa “linfa vitale”; di conseguenza  siamo disposti a dare l’impossibile…

-Certo che anche Claudio ci mette del suo! La capacità di tenere il palco ed interagire con il pubblico è fondamentale nei vostri concerti.

(Fabio) Claudio è sempre stato così irrimediabilmente un pazzo furioso!!! No dai…certo che c’e l´ha nel sangue, penso che come dicevo prima la sua dimensione perfetta è il “live-show”, infatti ci dice sempre che non vede l´ora di finire un album per poi andare in tour…Per il resto è proprio un becchino!!!

-So che in casa Skanners ci sono alcune importanti novità. Potete anticiparci qualcosa?

(Claudio) Si, la prima novità è che Renato, il bassista che militava con noi da 10 anni, ha dovuto lasciarci per motivi di salute e siamo molto dispiaciuti. A questo proposito gli facciamo i migliori auguri e speriamo che si riprenda presto! La seconda novità è che il nostro ex-bassista Dino Lucchi è rientrato momentaneamente con noi per suonare le date live di marzo e poi vedremo…Beh, noi con Dino abbiamo sempre mantenuto degli ottimi rapporti. Poi abbiamo altre news che annunceremo presto…
 
-State lavorando al nuovo album. Avete già dei pezzi pronti? Potete darci qualche anticipazione su come saranno i nuovi brani?

(Claudio) Si, stiamo ultimando il nuovo album il quale racconterà la storia degli Skanners, storia che ormai dura da quasi tre decenni…

(Fabio) Possiamo anche anticiparne il titolo “FACTORY OF STEEL” proprio come una vera fabbrica di Metallo!!!

-La vostra caparbietà e perseveranza vi hanno permesso di continuare per la vostra strada in tutti questi anni, passando indenni a mode, cambi di line up e all’incedere del tempo. Qual è il vostro elisir di lunga vita?

(Claudio) Mah, noi abbiamo una filosofia che da ragazzini non è mai cambiata: “AVANTI TUONANTI”!!! Se tu suoni la tua musica e non guardi mode, cazzate, ecc… i rockers ti saranno sempre fedeli. Pensa che noi abbiamo fans che hanno la nostra età ed altri che ne hanno 17, soprattutto in Germania e Austria. Questo significa che hanno come una devozione, non ti dimenticheranno mai, cosa che al contrario succede per altri generi musicali come ad esempio Pop music, Grunge e tanti altri generi…Nel metal questo non accade!

-Saxon, Motorhead, Twisted Sister, Dio, Helloween, Thin Lizzy, Nazareth, Manowar, Raven, Tyger Of Pan Tang, Blitzkrieg un tour italiano con Deep Purple e uno con le Girlschool… Ne avete viste e vissute di tutti i colori. Citando un vostro cavallo di battaglia, sono stati davvero tanti “Metal Party”! Raccontateci qualche episodio curioso successo “on the road”…

(Claudio) Se ti dobbiamo raccontare tutto ci dilunghiamo troppo! Si, bellissime esperienze che auguriamo a tutti quelli che fanno musica. Beh, forse tra le più belle con Motörhead (completamente fuori!!!), Saxon leggenda del metal, ma soprattutto con i Deep Purple. Forse è stata quella che ci porteremo per tutta la vita: belle emozioni, grandi sensazioni, ottimo staff,  ecc…Bello, bello, bello!

(Fabio) Possiamo narrarti qualche episodio che ci ha regalato delle bellissime emozioni come quando nel 1987 partecipammo al primo H.M Festival in Italia  di supporto a Helloween e R.J.Dio: purtroppo il truck con l’intera back line dei Dio ebbe un incidente e gli organizzatori si videro costretti a reperire la back line in maniera molto “improvvisata alla meno peggio” così Craig Goldie in persona, non soddisfatto delle chitarre ricevute in sostituzione, venne nel nostro Dressing Room a chiedere se potevamo prestargli una chitarra per lo show serale a Reggio Emilia. Per noi fu un piacere immenso poter prestare la nostra Kramer ad un personaggio del genere!…Oppure ad esempio, le bevute di birra con gli Helloween dopo gli shows…(a parte Kiske che già in quel periodo era piuttosto isolato dal resto del gruppo) possiamo confermare che i tedeschi sono veramente dei gran bevitori ah ah ah !! E più recentemente, quando con i Raven (che sono delle persone eccezionali) ci siamo messi a chiacchierare sui liutai italiani, in particolare riguardo al basso del nostro ex-bassista Renato che appunto è stato costruito da un famoso liutaio italiano e che loro hanno voluto provare chiedendo informazioni e rimanendo poi in contatto con Renato… Insomma si potrebbe andare avanti per ore e ore…

 
-Immagino ragazzi… Cambiamo argomento: dal “rito” del vinile, alla praticità del cd, fino alla “freddezza” degli anonimi MP3. La musica è in continua evoluzione. Il mercato ormai è saturo di proposte e la gente non ha più il tempo di soffermarsi su un disco. Anche se il popolo metallaro è generalmente quello più fedele alle proprie band, qual è il segreto per non finire fra la tanta musica “usa e getta”?

(Claudio) Ormai purtroppo è tutto e subito; questo vale anche per la musica. Noi pensiamo che di segreti non ce ne siano, anche perché tutti siamo travolti da Internet e tutte le diavolerie di questo mondo…Penso che siano passati i tempi dove andavi a casa a “gustarti” il nuovo vinile della tua band preferita…Il tempo passa e non ritorna più…

(Fabio) Quello che ti possiamo dire attraverso la nostra personale esperienza è che all’epoca del solo vinile (eravamo agli albori dell’Heavy Metal Italiano) ci si sentiva veramente dei pionieri, spinti unicamente dalla passione, alla ricerca di “qualcosa” che forse era semplicemente la voglia di suonare…La tecnologia ed i mezzi a disposizione erano limitati rispetto a oggi, tutto l’ambiente musicale si muoveva più a rilento, le uscite discografiche erano sporadiche ed ogni volta che usciva un nuovo vinile era un evento! Oggi come oggi la scena Metal ed in generale, come dici tu,  c è   molto più caos, ci sono molte più possibilità da un lato, di farsi conoscere o perlomeno farsi sentire attraverso internet ecc…però dall’altro lato si è creata una saturazione eccessiva in tutti i sensi. Quello che rimpiangiamo di più è che ora i ritmi sono molto più frenetici, siamo nell’era del “tutto e subito” e questo in qualche modo va a discapito della qualità e non ti fa assaporare quel gusto di conquista… Noi, in qualche maniera, abbiamo mantenuto l’entusiasmo e la passione dei nostri esordi e forse questo almeno un po’ci contraddistingue.

-Il 21 marzo prossimo sarete tra i protagonisti della nuova edizione dell’Italian Gods Of Metal. Una manifestazione importante che assume ad ogni edizione i caratteri dell’evento. Speriamo che serva a contrastare la cronica esterofilia di gran parte del pubblico.

(Claudio) Si, il 21 suoneremo all´Italian Gods Of Metal e ne siamo orgogliosi! Con noi suoneranno altre famose band italiane che hanno fatto storia nel nostro paese. Sono sicuro che sarà una bella giornata di metallo nostrano, finalmente!

(Fabio) Non vediamo l’ora!

-Presenterete per l’occasione anche qualche nuovo brano?

(Claudio) Ci stiamo pensando…

-Fra le tante icone presenti al festival,  vi ritroverete a condividere nuovamente il palco con Pino Scotto e  Strana Officina. Vi ricordate quando fu l’ultima vostra “scorribanda” assieme?

(Claudio) Eh si, bella storia ritrovarsi dopo tanti anni. E’ bello e ne siamo onorati, poi con due pilastri come Pino Scotto e Strana officina è il top!

(Fabio) Beh, con Pino che allora militava nei Vanadium, ricordo che nell’85 suonammo di supporto  al Palasport di Padova, in un  Festival organizzato dal mitico Antonio Ferro (già il nome la dice lunga….) all’epoca uno dei più impegnati, autentici ed appassionati  promotori per quanto riguarda il metal italiano. Pensa che non conoscendoli bene pensavamo che i Vanadium fossero un band inglese…Ci fecero un ottima impressione tale da prenderli come esempio da raggiungere! Con la Strana Officina condividemmo il palco in altro Festival, sempre in quel periodo ad Imola se non sbaglio! Anche lì grande serata ed emozione alle stelle!…Ricordo che i nostri rispettivi manager questionarono non poco per aggiudicare il titolo alla propria band di headliner della serata…

Nonostante siate una band di una certa rilevanza storica, che non si è mai sciolta, spesso siete stati dimenticati. Perché secondo voi? Potrebbe essere forse la vostra posizione geografica, lontana un po’ dal grosso fermento?

(Claudio) Mah, penso per svariati motivi. Forse perché abitando a Bolzano e avendo i due quinti di popolazione di lingua tedesca, siamo sempre stati considerati TEDESCHI e poi negli anni ’90 siamo “emigrati” in Germania e Austria, visto e considerato che in quegli anni il metal in Italia era praticamente morto e con lui quasi tutte le band degli anni ottanta. Ora il genere è tornato e chi come noi ha SEMPRE continuato, beh…sta raccogliendo i frutti.

(Fabio) Direi che abbiamo avuto dei periodi altalenanti. Quando ad esempio eravamo sotto contratto con la CGD apparivamo regolarmente…poi abbiamo sofferto dei periodi di stasi per questioni di cambiamenti, sia di formazione che di management e di conseguenza si appariva molto meno. Inoltre aggiungerei che, come ha detto Claudio, vista la nostra provenienza “Bozen-Südtirol”, spesso è successo che non sapevano come collocarci…se gruppo italiano oppure tedesco, che se per certi aspetti può essere un vantaggio, per altri sicuramente no, perché non vieni considerato né da una né dall’altra.  

-Quali sono i vostri programmi a breve termine?

(Claudio) Nuovo album e molte date in Germania, ja!!

-Bene ragazzi, siamo giunti alla fine, nell’attesa di ritrovarci tutti sotto al palco, a voi la chiusura dell’intervista…

(Claudio) Grazie a tutti coloro che ci hanno sempre seguito! “EIN FÜR MICH UND EIN FÜR DICH!!!! Bye, SKANNERS!”

(Fabio) Grazie a tutti i nostri fans, a tutti quelli che supportano la scena e un saluto ai lettori di True Metal. Metalloooo!

 

SERGIO NARDELLI