Edge of Forever: presentazione di ”Another Paradise” – 14 gennaio 2010

Di Marcello Catozzi - 21 Gennaio 2010 - 12:00
Edge of Forever: presentazione di ”Another Paradise” – 14 gennaio 2010

Truemetal non poteva certo mancare alla presentazione, in anteprima questa sera a Milano, di “Another Paradise”, ultimogenito di Edge of Forever, la famosa band milanese AOR che nel 2003 incominciò a emettere i suoi primi vagiti (melodici beninteso).
Attualmente la formazione si presenta con il seguente schieramento:

– Alessandro Del Vecchio:  vocals – keyboards
– Walter Caliaro:                 guitars
– Nik Mazzucconi:                bass
– Francesco Jovino:            drums

Riccardo Canato (Ufficio Stampa e Booking della band protagonista dell’evento) ci dà il benvenuto al Rock and Roll, celebre covo dei rockettari milanesi. Mentre scorrono le note del nascituro “Another Paradise”, scendiamo nelle viscere del caratteristico sotterraneo, dove ci attende il mini-palco allestito per l’occasione. Il programma prevede infatti, oltre alla presentazione ufficiale dell’album, un concerto in versione “unplugged” con alcuni special guest annunciati.
Quanto alla lista delle canzoni contenute nel CD (uscito in anticipo sul mercato giapponese, il 9 dicembre u.s.), mi limiterò a segnalarne i titoli, rimandando ad altra sede una più approfondita recensione:

1. DISTANT VOICES
2. ANOTHER PARADISE
3. LONELY
4. EDGE OF LIFE
5. I WON’T CALL YOU
6. MY REVENGE
7. WHAT I’VE NEVER SEEN
8. WHAT A FEELING
9. EYE OF THE STORM
10. AGAINST THE WALL

Come sottolineato in premessa, il CD marchiato “7 Hard” (e distribuito tramite “Andromeda”) è in vendita a partire dal 15 gennaio 2010. Il disco stato prodotto dallo stesso leader/fondatore del gruppo, Alessandro Del Vecchio, il quale nella circostanza ha deciso di cimentarsi nei difficili panni di “sound engineering”, mettendo la sua esperienza in materia al servizio della band, in ambito sala di incisione. Chi scrive ha avuto modo di apprezzare il lavoro dell’eclettico tastierista come tecnico del suono, in occasione di parecchi concerti, e bisogna ammettere che  il Del Vecchio, alla consolle, ci sa proprio fare! Dunque, parrebbero sussistere tutte le premesse per una buona alchimia dei suoni anche in fase di produzione.
A completamento delle informazioni concernenti “Another Paradise”, va detto che gli studi di registrazione in cui si sono consumate le sessioni di concepimento del neonato sono: Ivorytears Music di Vergiate (VA) e Solid Groove di Bergamo.
Nel consueto movimento dello “show case” (show caos?) riesco a scambiare appena due parole con Del Vecchio, peraltro assediato dai colleghi della carta stampata. Apprendo che il concerto inizierà nel giro di una mezz’oretta, con la confermata presenza di tre ugole nostrane nel ruolo di “special guest”. Ci diamo quindi appuntamento per una chiacchierata (a scopo intervista) in un momento meno “congestionato”, e inganno l’attesa dedicandomi a uno scambio di opinioni con il “parterre des rois” dell’occasione. Incontro, per esempio, Josh Zighetti e Mario Percudani, rispettivamente voce e chitarra degli Hungry Heart, alfieri dell’AOR tricolore, con i quali condivido un certo grado di curiosità e interesse per i brani che sono in arrivo…


Finalmente sale sul palco il frontman, che, inerpicandosi sull’immancabile sgabellone tipo “unplugged”, affianca Walter Caliaro (il quale da qualche minuto stava sciogliendosi le dita con la sua chitarra acustica) e dà il via alle danze.
Si comincia con un terzetto pescato proprio dall’ultima fatica discografica, ovvero: DISTANT VOICES (dal testo molto profondo, e forse per questo motivo reso con particolare “pathos” dal cantante), la ritmata LONELY (con la sua penetrante melodia nel ritornello) e l’orecchiabile I WON’T CALL YOU. La resa è quanto mai suggestiva, grazie all’agilità e disinvoltura di Walter, che sa arricchire sapientemente le linee melodiche con il suo tocco discreto e indovinato, comunque mai invadente. La voce di Alessandro è forte e limpida, e viaggia sicura e precisa nell’affrontare curve pericolose, dimostrando di non temere confronti.
Si prosegue con A DEEP EMOTION, dolce e piacevole ballad tratta dal secondo album “Let the Demon Rock and Roll”, seguita dalla più movimentata AGAIST THE WALL, che compare nell’ultimo disco. Del Vecchio tiene a precisare che il pezzo è stato scritto dal drummer, Cesco Jovino (assente questa sera, a causa dei suoi impegni con UDO), e racconta la divertente genesi di questa canzone, nata quasi per gioco e diventata uno dei brani portanti dell’intero album.
E’ arrivato il momento del primo ospite della serata, ovvero Gabriele Gozzi (Markonee), il quale si cimenta con grinta nella rockeggiante DANCE INTO THE FIRE (da “Feeling the Fire”), palesando buona impostazione e voce cristallina anche nei toni acuti.
Il secondo vocalist ospite della premiata ditta Del Vecchio & C., al secolo Marco Sivo (Planet Hard), fa il suo ingresso in scena e sciorina un’ottima prestazione in una vivacissima ONE LAST SURRENDER (ancora da “Let the Demon Rock and Roll”), nella quale spicca la sua voce graffiante e un po’ rabbiosa, che ben si adatta a questo episodio tipicamente “Edge of Forever”, per la presenza di un’ossatura smaccatamente hard rock, la cui rudezza risulta temperata da venature di stampo melodico, dosate con grande mestiere dalle note di pianoforte.
Si ritorna a un’ambientazione più trasognata con la commovente e inedita THE STAR I HAD INSIDE, scritta dal nostro imberbe “ragazzo-padre” chitarrista in occasione della nascita della sua bimba. La canzone è inclusa, come “bonus track”, soltanto nella release per il mercato del Sol Levante. A tal proposito, per dovere di cronaca, va sottolineato che i riscontri che stanno arrivando dall’Estremo Oriente sono più che incoraggianti. L’istinto mi suggerirebbe una citazione classica: “nemo propheta in patria sua”, quanto mai attuale se evocata nell’ambito di questo specifico settore musicale, visti i tempi che corrono; ciononostante, sorretto da incrollabile ottimismo e animo sereno, positivamente influenzato dal flusso di note che mi scorre attraverso le trombe di Eustachio, voglio continuare a credere che l’impegno di questi musicisti sarà apprezzato anche entro i nostri confini. Dream on!
Siamo ormai quasi arrivati alla fine, belli caldi, e allora ecco un altro pezzo storico, tirato e robusto: FEEDING THE FIRE (dall’omonimo debut-album), che impegna Alessandro in una performance spinta fino ai limiti, palesando la sua ottima condizione di forma e i netti miglioramenti in fase vocale, dal momento in cui ha assunto l’arduo compito di mettersi dietro al microfono, raccogliendo l’eredità di un’icona come Bob Harris.
Nell’imminenza dell’ultimo pezzo previsto dalla set-list, vale a dire la title-track ANOTHER PARADISE, viene chiamato in causa nientemeno che Roberto Tiranti, il quale duetta con Alessandro Del Vecchio nella stessa traccia del CD. Si chiude con un pirotecnico acuto dell’ospite illustre, che suggella così, a modo suo, una bellissima serata, durante la quale abbiamo avuto un’idea abbastanza chiara del nuovo prodotto in uscita in questi giorni, seppure filtrato attraverso una piacevolissima versione acustica dei brani, tutti eseguiti con grande tecnica, unita a gusto e senso dell’equilibrio.
Si conclude, a questo punto, l’interessantissimo evento, e quindi non ci resta che augurare agli Edge of Forever tutto il successo che meritano, a cominciare dalle vendite di “Another Paradise”, con l’auspicio di riuscire a vederli su tanti palchi del nostro Paesello (e non solo).

Marcello Catozzi