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Grand Magus (Janne Christofferson)

Di Stefano Burini - 4 Settembre 2012 - 17:00
Grand Magus (Janne Christofferson)

In occasione del Metalfest, tenutosi il 6 giugno a MIlano, Truemetal.it ha avuto modo di scambiare una lunga chiacchierata con Janne “JB” Christoffersson, cantante e chitarrista degli heavy metaller svedesi Grand Magus. Qui di seguito il resoconto dell’intervista con la nostra Tarja.

TV: Ciao JB, benvenuto su Truemetal e al Metalfest a Milano! Oggi avete condiviso il palco con Megadeth, WASP, Behemoth, Powerwolf, In Extremo e Vader. È questa la prima volta che suonate con queste band o avete già alcuni precedenti esperienze con loro? Se sì, quali?

JB: Grazie Tarja, è bello essere qui! bene, non abbiamo esperienze precedenti con Megadeth o WASP, ma con le altre band, sì, perché questo è il Metalfest tour e lo spettacolo di stasera è stato il quinto Metalfest di fila che abbiamo fatto insieme, quindi abbiamo un sacco di tempo per stare con gli altri gruppi e per conoscere i ragazzi.

TV: Poco prima di questa intervista mi hai raccontato che all’iizio del vostro show avete avuto alcuni problemi tecnici che poi avete presto risolto. Vedendo il pubblico dal palco qual è il tuo feeling sulla riuscita dello show?

JB: Il pubblico era fantastico e ci siamo divertiti a suonare. Quindi penso che sia andata bene! (sorride ndr)

TV: A proposito, avete già suonato in Italia? Cosa pensi del pubblico italiano? Ci sono differenze tra le audience nei diversi paesi?

JB: E’ difficile dirlo, penso che il pubblico metal non sia uguale nei diversi paesi ma che il pubblico di ogni paese abbia i suoi lati positivi. MI pare che abbiamo suonato in Italia tre o quattro volte prima di questa, ed è sempre un’esperienza stupenda.

I Grand Magus

TV: Per quanto riguarda la parte organizzativa qui in Italia, i locali dove avete suonato sono sempre stati come pensavate o comunque come vi era stato detto?

JB: Ebbene, parlando per esempio delle docce, oggi c’è una soluzione “interessante” per le docce, e ti dico solo che non ho intenzione di andare a provare ahah … Ecco perché ho un cattivo odore adesso ahahah.

TV: Ahahah, JB, ti posso garantire che da questa distanza (un metro) non sento niente! Quindi ora siete in tour, siete appena stati in Polonia e in Croazia, oggi a Milano e da qui andrete in Germania. Come è andato, fino ad ora?

JB: Ogni show è andato abbastanza bene, sai, i migliori spettacoli sono quelli in cui si ottiene il miglior feeling e non potrei tirare fuori uno spettacolo specifico da questo tour: ci siamo divertiti tanto, suonando in diversi paesi, davanti sempre ad un pubblico strepitoso. E’ andato tutto molto bene finora.

TV: A proposito di Grand Magus, cosa significa e da dove avete preso l’idea?

JB: Grand Magus è come un grande maestro dell’ordine magico; quando abbiamo iniziato ero molto interessato alla magia cerimoniale e a quel genere di cose. E’ da lì che il nome deriva.

TV: La band si è formata nel 1996 e “The Hunt”, uscito il 25 maggio, è il vostro sesto studio-album, nonché il debutto su Nuclear Blast. Ho letto sulla vostra pagina NB che “non avete mai dimenticato il groove dei vostri primi giorni, né il vostro amore per il epic doom o metal estremo” … Tecnicamente, quindi, come si potrebbe descrivere “The Hunt” per coloro che non conoscono ancora la vostra musica?

JB: Wow … “The Hunt” è un disco heavy metal, con un sacco di canzoni e riff orecchiabili. Si tratta di una versione più pesante di band come DIO, Judas Priest, Black Sabbath, Manowar e cose del genere. Se vi piace quel genere di Heavy Meta, allora vi piaceranno anche i Grand Magus. Sai, le melodie sono memorabili, senza essere dei fottuti e noiosi “Tralala”!

 

La front cover di The “Hunt”, il nuovo nato di casa Grand Magus

 

TV: Infatti, prima stavo ascoltando il vostro show, e le melodie sono davvero accattivanti, rimangono facilmente in mente. Ma dimmi da dove provengono le vostre influenze musicali? E i testi di che cosa parlano?

JB: Abbiamo una solida base di classic heavy metal e hard rock, come le band ho menzionato in precedenza. E in particolare i testi di “The Hunt”, trattano del rapporto dell’uomo con la natura e con alcuni dei problemi di quel rapporto. I testi sono principalmente la mia opinione sulle cose e quello che sta succedendo in questo mondo, espressi tramite le tradizioni scandinave

TV: “The Hunt” è stato prodotto da Nico Elgstrand, che è riuscito a mettere il marchio degli anni ’70 sul disco. Quindi, parlando del vostro genere, vi siete dedicati all’Old School Heavy Metal? E qual è il tocco personale in grado di far risaltare la vostra musica rispetto a quella delle altre band Heavy Metal?

JB: Prima di tutto, noi e Nico non cercavamo di rendere il suono degli anni ’70 o cose del genere. Quello che invece abbiamo fatto e non inserire trucchi, né sostituzioni di suoni, tutto è un “real deal”. Tutti i suoni sono stati realizzati con gli strumenti veri, ampli e microfoni,; c’è solo batteria vera nei nostri album, e, sembra che se piace alla gente  allora sembra che debba suonare per forza anni ’70 …  Le cose sono diventate così contorte oggigiorno, e quello mi fa irritare parecchio. Ma semplicemente noi non volevamo un “suono artificiale”, ma solo la roba vera. Ma penso anche che le persone sono diventate ossessionate dall’idea del suono, piuttosto che della canzone. Pensa un album come “Holy Diver” (di Dio) suona divinamente bene, senza cosidetti i “effetti speciali” e la musica è fantastica, la performance è ottima … quello si che roba vera, come dovrebbe sempre essere! ma troppa gente dice: “oh, questa band si che ha davvero un suono estremo” … e io ribatto: “e allora?” Se un gruppo ha un suono estremo senza avere una vera canzone in esso, sono sicuro che è bello ascoltarla per 10 secondi, ma poi ne hai avuto abbastanza e ti stanca le orecchie. Sai, tutti gli album che mi fa piacere ascoltare, suonano davvero bene, per esempio, un album come “Reign in Blood” (Slayer, 1986 ndr), è composto da musica totalmente estrema ma il suono è veramente bello. Lo puoi ascoltare più e più volte e non ti stanchi mai, perché non è super-compresso. E penso che molte band oggi cercano di nascondere il fatto che la loro musica è fottutamente “wimpy” (“weakly interacting massive particle”=”particella di massa debolmente interagente” ndr) comprimendola per rendere il suono estremo. In questo modo diventa solo stancante. Noi non abbiamo voluto farlo, volevamo solo essere onesti con il nostro sound. Dovrebbe essere sempre così, se vuoi fare qualcosa che dura. Quando facciamo un album, vogliamo davvero creare un’atmosfera, e non solo un nuovo disco.

TV: Avete recentemente firmato con Nuclear Blast, come vedi e speri che la collaborazione sarà? Pensi che Nuclear Blast potrà cambiare l’immagine dei Grand Magus in qualche modo?

JB: Non daremmo mai il permesso ad una etichetta discografica di cambiare la nostra immagine o musica. Questo può accadere ad alcuni gruppi, ma siamo in giro da tanto tempo, e non siamo più bambini nessuno può davvero dirci cosa dobbiamo fare, e NB non è certo intervenuta in alcun modo: ci danno una totale libertà artistica.

TV: Una domanda curiosa … sul vostro profilo Facebook c’è una descrizione: “I can’t be sold, No matter what your gold, Cause I never learned” … ti piacerebbe spiegare queste parole e a che cosa riferiscono?

JB: Oh sì, è tratta da una canzone, “Never Learned”, del nostro primo album (2001) e il testo racconta di come non abbiamo mai imparato ad adattarci; perciò in realtà non importa che tu abbia un un sacco di soldi e ci dica che “dobbiamo cambiare”. Non cambieremo, perché non abbiamo mai imparato … (sorride, ndr)

TV: Forse è anche la vostra forza?

JB: Sì, è vero, forse non diventeremo mai ricchi, ma almeno facciamo qualcosa di onesto.

 

Janne “JB” Christoffersson

 

TV: Immagino che passerete quest’estate in tour per promuovere l’album, giusto? Quando pensate di poter riposare un po’? O avete già un nuovo album in mente?

JB: Eh, oh no, non ancora! (ride ndr) .. ora stiamo pensando solo a questo album, e come promuoverlo nei migliori di modi, in tour e così via. Sai, fare un grande sforzo come un nuovo album è un processo completo, e dopo l’uscita di un album, ho solo bisogno di prendere un po’ le distanze e pensare a qualcos’altro, come per esempio suonare dal vivo. E quando siamo in tour vogliamo solo concentrarci per suonare e non provare a scrivere nuova musica mentre siamo in giro. Abbiamo bisogno di farlo separatamente.

TV: Allora, che cosa fai quando vuoi rilassarti?

JB: In realtà trascorro la maggior parte del mio tempo libero nei boschi, vado a pescare, faccio passeggiate e cose simili, cercando di passare del tempo lontano dalla gente, così mi rilasso al massimo.

TV: Il vostro motto è: “Break cover, go in and win – the wolves are back!” … questa affermazione parla infatti del futuro e che voi siete qui per rimanere. Dove ti piacerebbe vedervi tra 5 anni?

JB: Hmmm, beh … sarebbe bello di essere sul livello “headliner”, sai, quindi dobbiamo lavorare sodo … (ride, ndr)

TV: Guardando indietro a queti ultii sedici anni, qual’è stato il momento clou della vostra carriera ad oggi?

JB: Forse il momento clou è stato, come ho detto prima, per suonare tutti questi anni e rimanere noi stessi, che siamo riusciti ad essere veri e a non scendere a compromessi con la nostra musica. Non abbiamo seguito le tendenze, abbiamo fatto le nostre cose e nient’altro, e questo è davvero un punto culminante … Ho visto tanti gruppi che hanno preso decisioni senza prenderle con il loro cuore e prima o poi si accorgono che hanno fatto compromessi per ragioni sbagliate. Ma noi non abbiamo mai fatto compromessi nella musica, perché non abbiamo fondato questa band per fare soldi. Naturalmente ci sono stati cambiamenti nella nostra musica, ma mai scendendo a compromessi, semplicemente perché siamo cambiati come persone. Voglio dire non facciamo la stessa musica rispetto a quando abbiamo iniziato, ma lo facciamo esattamente nello stesso modo, se capisci cosa intendo dire. Quindi lasciamo che il nostro cuore decida cosa è e cosa sarà.

TV: Prima dell’ultima domanda, domani sarà il vostro giorno libero, come lo volete spendere? Andrete in giro per Milano, o vi dirigerete subito verso la Germania?

JB: Eh be’, in questo tour non possiamo decidere, visto che tutti noi siamo nello stesso tour-bus. Così, quando il tourbus parte dobbiamo salirci sopra; sarà un lungo viaggio verso la Germania, molte ore di sudorazione in bus …

 

JB e la nostra Tarja nel backstage del Metal Fest

 

TV: Ed ora la parola è tua, c’è qualcosa che vorresti dire ai lettori di Truemetal e ai vostri fan?

JB: Solo una cosa: Heavy Metal Is The Law! Non dimenticatelo!

JB, ti ringrazio molto per questa intervista e per il tempo che hai concesso a Truemetal per rispondere alle mie domande. Spero di rivedervi e spero che vi vedrò presto in tour come headliner!

JB: Oh sì, grazie Tarja e grazie a Truemetal. Spero davvero che verremo di nuovo in tour in Italia molto presto!

 

Intervista a cura di Tarja Virmakari