Live Report: Crucified Barbara a Romagnano Sesia (NO)

Di Redazione - 13 Gennaio 2013 - 17:00
Live Report: Crucified Barbara a Romagnano Sesia (NO)

Serata che promette (e mantiene) bene, quella che si prospetta in quel di Romagnano Sesia (NO) al Rock ‘N’ Roll Arena. Bad Bones, Heretic’s Dream e, soprattutto, Crucified Barbara. Pur non raggiungendo un pienone, l’affluenza del pubblico è stata più che discreta, anche se concentrata sull’inizio dello show delle headliner. L’acustica, inoltre, è stata decisamente generosa ed ha permesso alle tre band di dar vita a performance veramente cariche di energia.

Bad Bones
Si inizia con la botta adrenalinica piazzata in pieno viso dal quartetto cuneese corrispondente al nome di Bad Bones. I quattro “fratelli” Bone scaldano in modo impeccabile gli ancora pochi presenti e propongono uno show divertente e incentrato sui brani dell’ultimo disco Snakes & Bones, il primo con Max alla voce.
Va detto che il nuovo frontman ha una potenza e una grinta vocale che si sposano perfettamente con l’hard rock venato di blues proposto dalla band. Brani come Don’t Stop Me, Rebel Radio e il più datato Bad Bone Boogie fanno la loro figura e chi c’è da il suo supporto incondizionato con cori e urla. Nel contempo va detto che è palese il divertimento provato non solo da chi è sotto il palco, ma soprattutto da chi ne calca le assi: i Bad Bones si divertono e amano ciò che fanno. Questo permette loro di conquistare gli astanti a suon di stacchi melodici e orecchiabili, ma anche potenti e precisi. Il già citato Max è una potenza della natura, impressionante l’amalgama con gli altri ragazzi che, non essendo da meno, macinano riff e accordi con convinzione, concentrazione e coscienza dei propri mezzi. Sulle battute finali si assiste, poi, a un simpatico siparietto con Alessandro dei Fuzz Fuzz Machine che affianca Lele Bone alla batteria per la conclusiva Bad Bone Boogie permettendo, così, al percussionista ufficiale di portarsi avanti per qualche coro al microfono.
Uno show di grande calore e umanità, quello dei Bones, i quali ricevono meritatissimi applausi per una proposta che sembra non passare mai di moda e, verrebbe da dire, per fortuna!

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Heretic’s Dream
Tocca ora agli Heretic’s Dream, band anglo-romana che porta sulle assi del palco di Romagnano Sesia un gothic metal moderno formato Lacuna Coil. Stacchi strumentali che virano sul prog e, talvolta, sul thrash, rendono la proposta del gruppo sicuramente interessante, ma anche fuori contesto. I ragazzi sul palco, a ragione, non se ne curano più di tanto e macinano riff dandoli in pasto ad un pubblico già più sostanzioso, ma comunque freddo nei loro confronti.
I brani del quintetto si snodano efficacemente nel tempo a disposizione e la voce di Francesca si staglia su un tappeto armonico ben costruito e tecnicamente impeccabile. Il contrasto, poi, tra i momenti melodici quasi al limite del pop e le classiche accelerazioni metal danno al tutto una varietà più che sufficiente. Highlight della scaletta, She Said, melodica e affascinante canzone che spazia all’interno di tutta la gamma stilistica incorporata nella musica degli Heretic’s Dream.
In sostanza una proposta che, nel suo contesto, avrebbe anche potuto essere di spicco, ma che inserita in una serata tipicamente hard rock com’è stata quella di Romagnano, non ha colpito o esaltato gli ascoltatori intervenuti. Peccato, andrà meglio la prossima volta e si spera che la band non si sia scoraggiata per la risposta poco calorosa del pubblico.

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Crucified Barbara
Con l’opener dell’ultimo disco si apre anche lo show delle 4 ragazze svedesi che tutti i presenti non vedevano l’ora di ammirare in azione. The Crucifier è perfetta per dare inizio alle danze e il quartetto non si risparmia di certo nel dar bella mostra di sé con una prova che, meglio dirlo sin da subito, non lascia spazio ad alcun dubbio: queste ragazze hanno le palle.
Scaletta che ripercorre la carriera della band dall’esordio In Distortion We Trust fino a The Midnight Chase passando per ‘Till Death Do Us Party. Il sound delle Crucified Barbara si è evoluto diventando un po’ meno heavy metal per lasciare spazio a più hard rock, ma dal vivo la componente d’impatto della scuola del metallo anni ’80 si fa sentire eccome. Il tiro e la potenza sprigionata dagli amplificatori avvolgono il pubblico presente in un gioco fatto di cori, brani orecchiabili, ma comunque potenti e quadrati.
La discografia delle 4 ragazze svedesi viene saccheggiata abbondantemente lasciando molto spazio a The Midnight Chase, ormai vecchio di qualche mese, ma sempre attuale nel suo sound roccioso e granitico. Rock Me Like The Devil, Shut Your Mouth, Losing The Game e la conclusiva Sex Action sono solo alcuni dei titoli snocciolati da Mia, Klara, Ida e Nicki, le quali si dannano veramente l’anima in una danza fatta di curve (rigorosamente pericolose), sudore e hard rock. Non manca nemmeno il momento più soffuso con Jennyfer, unica ballad proposta in una parentesi decisamente più intima. Altro brano da segnalare è la cover di Killed By Death dei sempreverdi Motorhead, in gran parte cantata dalla chitarrista Klara Force e incisa a suo tempo per il tributo al trio inglese insieme a Please Don’t Touch (Girlschool/Motorhead).
Il concerto si chiude, come da copione, dopo l’encore Sex Action e lascia il pubblico con la sensazione che queste ragazze siano una garanzia sia su disco che, soprattutto dal vivo. Una band, insomma, che conferma che le donne possono avere le palle per salire su un palco e dare a una platea un’ora e mezza di puro hard rock venato di heavy metal. Piacevolissima conferma anche live.

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Setlist:
The Crucifier
Play Me Hard
Rock Me Like The Devil
Pain & Pleasure
Shut Your Mouth
Bad Hangover
Rules & Bones
Into The Fire
Jennyfer
Losing The Game
Rock N’ Roll Bachelor
Killed By Death (Motorhead Cover)
In Distortion We Trust
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Sex Action