Live Report: Europe a Padova

Di Nicola Furlan - 1 Febbraio 2010 - 8:50
Live Report: Europe a Padova

30 gennaio 2010: la storia è protagonista in quel di Padova. Sul palco del Teatro Tenda si esibisce una delle più capaci rock band dell’ultimo ventennio: gli Europe. Cinque musicisti i cui dischi hanno venduto milioni di copie e che possono ascrivere in curriculum uno dei più convincenti singoli dell’intero panorama musicale rock contemporaneo, quello (stra)conosciuto pezzo intitolato The Final Countdown che, per l’occasione, è stato suonato come pezzo di chiusura del concerto. La cospicua affluenza (non il tutto esaurito, ma c’è da poter esser soddisfatti) e una buona acustica hanno sigillato una serata davvero ben riuscita.

Joey Tempest, Mic Michaeli, John Norum, John Levén e Ian Haugland: una formazione che ha fatto storia, che al tempo chiunque ascoltasse metal conosceva a memoria, sopratutto coloro che hanno vissuto il periodo della pubblicazione di “The Final Countdown”, masterpiece uscito oramai ventiquattro anni fa, ma che non ha mai perso un solo briciolo di quell’accattivante gusto che lo caratterizza fin dal primo ascolto. Chi si aspettava una raffica di classici estratti dallo stesso forse non ha mai compreso appieno la longevità, l’orgoglio e la coerenza di Joey Tempest e compagni. Chi ha avuto forza e apertura mentale di andare oltre quello storico riff, sa che gli Europe hanno sfornato ben più di un valido platter. Dischi che hanno venduto oltre un milione di copie ciascuno e che possono annoverare nelle tracklist singoli di elevata qualità. Parliamo di album come: “Wings of Tomorrow”, “Out of This World” piuttosto che “Prisoners in Paradise”: ognuno collimato in una particolare sfumatura musicale ben identificabile nel percorso della maturazione artistica.
Si è percepita la grande interazione tra l’attitudine melodico/compositiva di Michaeli e l’espressività vocale di Tempest. Ci si è esaltati a guardare il fenomenale operato alle sei corde del talentuoso John Norum che, con il suo impagabile stile rock/shred, ha fatto sentire la propria mancanza dal 1987 in poi quando, stufo di confrontarsi con l’aspetto più plastificato e falso dettato dal music business, ha abbandonato i ranghi venendo quindi sostituito da Kee Marcello. È stata infine eccellente e dinamica la sezione ritmica dettata dalla coppia Levén/Haugland.
 

 



 

La parte iniziale del concerto è stata caratterizzata da tre brani tratti dall’ultimo studio album uscito nel 2009, “Last Look At Eden” e dal discusso full-length dal 2006, “Secret Society”. Preludio compreso, il gruppo ha dato subito il segnale che non sarebbe stata una serata per nostalgici, bensì per un pubblico che sapesse apprezzare gli svedesi per tutto ciò che hanno prodotto. I primi classici arrivano infatti a metà scaletta. La tripletta costituita dalla raffinata Prisoners in Paradise, per l’occasione proposta in verisone acustica, dalla storica balld Open Your Heart e da Stormwind, arcigno brano hard rock che per primo, nel 1984, lasciò trapelare la spiccata attitudine compositiva del frontman, ha ammaliato e scaldato le articolazioni in attesa dei classici ancora attesi.
Inoltre, tra i pezzi proposti, ha fatto capolino l’inattesa proposizione di Optimus, title track dell’album solista di Norum (in cui ha partecipato come spalla alle sei corde Fredrik Åkesson degli Opeth).

Il podio di chiusura è stato affidato ai pezzi forte: Start from the Dark, Cherokee e Rock The Night. Ahimé, questo è il momento in cui la voce di Tempest ha dato qualche segno di cedimento se rapportata ai livelli di potenza che avevano caratterizzato l’inizio dello show. C’è anche da riportare che il cantante ha corso, ha interagito coi presenti, saltato, roteato l’asta del microfono in continuazione, corso nel photo-pit a ‘batter cinque’ senza mai fermarsi, coinvolgendo i fan così come ai vecchi tempi.
Giù le luci per un minuto e arriva l’encore affidato all’attraente e massiccia The Beast, nonché all’immancabile The Final Countdown, vera passerella che conduce la memoria all’immortale Olimpo del rock. Un Olimpo che per sempre riserverà un posto a questa prodigiosa realtà musicale moderna.

Nicola Furlan

Setlist:
Prelude
Last Look At Eden
Love is Not The Enemy
Superstitious
Gonna Get Ready
Scream of Anger
No Stone Unturned
Let The Good Times Rock
Prisoners in Paradise (versione acustica)
Open Your Heart
Stormwind
Optimus
Seventh Sign
New Love in Town
Start From The Dark
Cherokee
Rock The Night

Encore:
The Beast
The Final Countdown

Line-up:
Joey Tempest: voce e chitarra
John Norum: chitarra
John Levén: basso
Mic Michaeli: tastiere
Ian Haugland: batteria