Recensione libro (Prog Metal – 40 anni di heavy metal progressivo)

Di - 7 Aprile 2012 - 18:00
Recensione libro (Prog Metal – 40 anni di heavy metal progressivo)

Prog Metal

40 Anni Di Heavy Metal Progressivo

di Jeff Wagner

Tsunami Edizioni

www.tsunamiedizioni.com

Pagine 368

€ 22,00

Ogni libro racconta una storia. Ogni storia è degna di essere raccontata. Se tale storia viene, poi, raccontata con passione e competenza, allora è probabile che si trovi in un volume che ogni appassionato di quella storia deve possedere. Il libro in questione porta il titolo Prog Metal – 40 anni di heavy metal progressivo ed è edito da Tsunami Edizioni, una piccola realtà che sta facendo incetta di uscite una più interessante dell’altra.

Ineccepibile raccolta di curiosità, aneddoti e, soprattutto, storia relativa a un genere musicale che ha segnato il corso del tempo grazie a menti geniali e aperte alla sperimentazione, il tomo narra l’evoluzione di una scena in continuo divenire, fatta di gruppi che sanno guardare oltre i confini creati, partendo da basi consolidate per iniziare viaggi verso lande inesplorate. Già, perché la netta distinzione che l’autore si propone di dare (riuscendoci, peraltro, in maniera brillante) è quella relativa a “Progressive metal” e “progressive metal”. Il semplice cambio di caratterizzazione dell’iniziale sottolinea la notevole differenza tra i due insiemi: il primo arriva a comprendere quei gruppi che si sono ritagliati la loro nicchia fatta di tempi dispari, epicità e pathos, mentre il secondo rispecchia tutte le band che hanno saputo guardare oltre i confini.
Wagner, in particolare, si sofferma moltissimo sulla seconda categoria, la più affascinante, citando nomi che vanno dagli albori della scena (Rush, Black Sabbath, Pink Floyd) fino ai giorni nostri con i grandi innovatori moderni quali Devin Townsend, Therion, Watchtower e Celtic Frost. Di grande interesse è proprio la parte dedicata al metal estremo, genere trattato con dovizia di particolari ed enumerato con moltissimi nomi più o meno grandi. A partire dai sempiterni Death, passando per i Cynic, gli Arcturus e i Mayhem fino ad arrivare agli Ulver, ai Mekong Delta e ai Meshuggah.

Avvincente anche la suddivisione e l’analisi delle varie zone del mondo e dei fenomeni da esse partoriti: dal black metal norvegese fino al prog canadese passando per la scuola gotica europea. Tutte queste aree hanno contribuito a consolidare le fondamenta di un genere musicale sempre fertile e mai stagnante, dal quale non si sa mai cosa aspettarsi (nel bene e nel male, ovviamente). Come non citare, in questo senso, grandi maestri dell’innovazione in musica come Queensryche e Fates Warning i quali, soprattutto i primi, sembrano aver perso di tanto in tanto la bussola dopo diverse uscite che hanno gettato le basi per il “Progressive metal” come lo conosciamo oggi.

Tutto il libro conta 368 pagine e vede la partecipazione, tra interviste e quant’altro di grandi della scena come Mike Portnoy (ex-Dream Theater), Tom Gabriel Fisher (ex-Celtic Frost, Triptykon), Jim Matheos (Fates Warning) e Mikael Akerfeldt (Opeth), nonché una gustosa prefazione a cura del leader dei Porcupine Tree Steven Wilson. Una ricca appendice, inoltre, volge lo sguardo a quelle band per forza di cose escluse dalla trattazione del volume, ma solo per esigenze di spazio.

Insomma, Prog Metal – 40 anni di metal progressivo si pone come un’esauriente disamina sul fenomeno che ha portato alla generazione del genere musicale che guarda in avanti per antonomasia. Lungi dall’essere esaustivo, l’autore vuole tracciare una linea storica che porti ad approfondire ulteriormente gli aspetti da lui trattati, cosa che ogni saggio dovrebbe porsi come obiettivo fin dal principio. L’ennesimo plauso alla Tsunami Edizioni, la quale si fa portatrice di oneri e onori nel pubblicare un libro sicuramente settoriale, ma letteralmente indispensabile per i fan del prog metal (in tutte le sue forme).

Non il classico libro da portare sotto l’ombrellone, ma un ottimo saggio da cui trarre spunto per costruire una base per comprendere e analizzare al meglio il fenomeno musicale trattato.