Heavy

Recensione libro: Acts of Sabotage di Nico Parente

Di Stefano Ricetti - 22 Giugno 2016 - 12:30
Recensione libro: Acts of Sabotage di Nico Parente

Acts of Sabotage

la biografia ufficiale 

di Nico Parente

Crac Edizioni

110 pagine , con foto in bianco e nero

13 Euro

 

Dopo i libri su The Black, Skanners, Strana Officina, Steve Sylvester & Death SS e Bulldozer, la sempre più attiva sul territorio italiano Crac Edizioni licenzia l’ultima fatica di Nico Parente, il quale si è preso a cuore la storia dei Sabotage. 110 pagine per descrivere vita, insuccessi, miracoli e rinascita di una fra le band di HM più rocciose che si siano affacciate sul palcoscenico degli anni Ottanta tricolori. Un discone come Behind the Lines del 1986, se solo avesse potuto godere di un suono e di una produzione degna, avrebbe combattuto ad armi pari – vincendo l’80% degli incontri – con la stragrande maggioranza delle band osannate e meno osannate provenienti da oltrefrontiera. Una sirena come Morby dietro al microfono, al tempo, in Italia, non ce l’aveva nessuno: Lione, Rob “Tyrant” e compagnia cantante sarebbero arrivati dopo. La sezione ritmica formata dai Caroli Bros. produceva – e produce tuttora, in veste live – più danni di un carrarmato Leopard impazzito e una coppia d’asce della portata di Andy Fois/Leo Milani garantiva tecnica in abbondanza, ritmica assassina oltre a un credo inossidabile.

Era ed è quindi più che giusto raccontare in qualche modo le gesta di questi campioni del Metallo nostrano e la briga se l’è presa Nico Parente, giornalista pubblicista, uno che quando uscì Behind the Lines emetteva il suo primo vagito, o giù di lì. Nonostante il libro evidenzi il fatto di una collaborazione non di certo totale e totalizzante da parte della band il nostro s’è sbattuto come un dannato per recuperare tutto quanto reperibile sia sul web che sulle riviste cartacee d’epoca, citando più e più volte pure lo scrivente in numerosi passaggi.

Come evidenziato a chiare lettere nel risvolto posteriore del volume l’autore non è nuovo alla creazione di lavori cartacei, soprattutto in ambito cinematografico. Suoi sono infatti Antologia di un urlo (UniversItalia, 2013), L’Esorcista quarant’anni dopo (Il Foglio, 2014), Mare blu, morte bianca – guida ragionata al cinema degli squali (Il Foglio, 2015).

Pregevole quindi lo sforzo profuso dal nostro per fornire il più possibile un quadro esauriente della band, fondamentale per il movimento heavy rock alle  latitudini italiche, andando a raccogliere informazioni di prima mano da parte dei protagonisti di una parabola capace di fornire capitoli fondamentali come il sopraccitato Behind the Lines, carico di furore acciaioso, il più laccato Hoka Hey di tre anni dopo, il totalmente inutile e spiazzante Demon Ariser (1999) e il “recentemente” ripescato Rumore nel Vento, quando dietro al microfono v’era Giancarlo Fontani (era pre-Morby). Accanto alle interviste agli addetti ai lavori di casa Sabotage, nelle persone Morby, Dario Caroli, Henry Caroli e Danilo Bacherini, l’ultimo capitolo del lavoro griffato Crac Edizioni riporta cosa pensano della band altri personaggi chiave dell’Acciaio Italiano, tutti della vecchia e gloriosa guardia: Andy “Bull” Panigada dei Bulldozer, Pino Scotto – che per molti rimane e rimarrà per sempre il frontman dei Vanadium  – e Daniele “Bud” Ancillotti della Strana Officina.

Come spesso accade, anche per opere molto più corpose di Acts of Sabotage – La biografia ufficiale, terminata la lettura, se si è veri fan dell’HM soprattutto italiano e si vive di pane e siderurgia applicata alla musica, rimane quel senso di incompiuto pensando a quanto altro poteva essere messo dentro al libro. Ma, come ripeto, il concetto può essere esteso a una moltitudine di altre realizzazioni cartacee narranti vicende di band ammorbate dal Sacro Verbo… Onore al merito di Nico Parente, quindi: oltre ad averci fortemente creduto ha anche dimostrato di saper portare a termine un doveroso libro sui grandi Sabotage, con i pregi e i difetti del caso, ma con un coraggio di fondo che non si trova di certo all’angolo della strada, tenendo conto che per meri motivi anagrafici non ha potuto godere in tempo reale di buona parte delle gesta eroiche del combo toscano…        

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti              

 

 

SABOTAGE LIBRO