Black

Recensione libro: Figli delle tenebre. Burzum, Mayhem e l’anima nera del metal

Di Stefano Ricetti - 26 Giugno 2017 - 12:30
Recensione libro: Figli delle tenebre. Burzum, Mayhem e l’anima nera del metal

Figli delle tenebre

Burzum, Mayhem e l’anima nera del metal

di Davide Bertaina, Simone Ragazzoni

Editore: Edizioni BD

Collana: Rock

Anno edizione: 2014

96 Pagine

EAN: 9788868830465

11.90 Euro

 

Nel 1991, più precisamente l’8 di aprile, si suicida Dead, per molti “il cantante” per antonomasia dei Mayhem, tirandosi un colpo in testa. E’ l’inizio ideale di una spirale di sangue che andrà a caratterizzare la scena Black Metal della Norvegia di quegli anni. La musica estrema dà prova della propria esistenza non solo fra le sferraglianti note di chitarre assassine e voci strozzate ma, attraverso quello che verrà definito come “black circle” si dà inizio a una lunga serie di roghi atti a distruggere le chiese cristiane più rappresentative di quello stato, iniziando dalla Stavkirke di Fantoft, il 6 giugno del 1992. In quattro anni verranno date alle fiamme una cinquantina di luoghi di culto cattolici e, nel tentativo di salvarli, un vigile del fuoco prederà la vita. L’ortodossia malata del Black Metal non risparmierà nemmeno i diversi, il 21 agosto del 1992, per mano di Faust, drummer degli Emperor verrà assassinato Magne Andreassen, un omosessuale. La striscia di sangue nero raggiungerà poi il suo culmine per linee interne la notte del 10 agosto 1993, quando Varg Vikernes assassinerà Euronymous, chitarrista dei Mayhem, uomo-simbolo del Black Metal norvegese.

Davide Bertaina e Simone Regazzoni, attraverso le pagine di Figli delle Tenebre, edito dalle Edizioni Bd, mettono nero su bianco le vicende sviluppatesi intorno alla figura dello stesso Vikernes, meglio conosciuto nel giro del negozio Helvete e da quelli del “black circle” come il Conte Grishnackh. E’ il primo libro, in Italia, per quanto riguarda i fumetti, a trattare tematiche di questa natura. Ben disegnato da Regazzoni, il lavoro per essere compreso appieno richiede un po’ di conoscenza della materia e questo a causa di un montaggio dei vari avvenimenti inaspettatamente in controtendenza: evidentemente la più serafica ricostruzione cronologica mal cozzava con un insieme di immagini da macelleria black metal alimentate da menti insane. Va altresì sottolineato, a loro favore, che gli autori rifuggono la facile e in un certo qual modo attesa rappresentazione splatter puntando più sulla componente thriller e psicologica lungo le tavole abbracciate dalle 96 pagine del volume griffato Edizioni BD. In coda, a mo’ di guida orientativa, un paio di facciate intitolate “Ghost Track” ove vengono passati in rassegna i vari personaggi della scena Black Metal di quel periodo: da Necrobutcher a Hellhammer senza dimenticare Ilsa Raluce Angel, per un totale di sedici figure chiave di quel movimento.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

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