Hard Rock

Recensione Libro: Il Viaggiatore Fantasma di Neil Peart

Di Stefano Ricetti - 14 Novembre 2014 - 12:30
Recensione Libro: Il Viaggiatore Fantasma di Neil Peart

Il Viaggiatore Fantasma

Un Anno in Moto per Ritrovare la Vita

di Neil Peart

Anno: 2014

Genere: Diario / Racconto Epistolare

Casa Editrice: Tsunami Edizioni

€ 21,50

Pagine: 384

 

Anteprima

 

La domanda, legittima, che si possono porre tutti gli amanti del Rock di fronte a un libro come Il Viaggiatore Fantasma è: se non fosse un lavoro a firma di Neil Peart sarei interessato alla lettura?

La risposta risiede nella sensibilità di ognuno nei confronti di talune situazioni: il vero viaggio intrapreso dal batterista dei Rush – esiste la possibilità di un tour per il Loro quarantunesimo anniversario nel 2015 – non è quello che compie in moto, dal Canada attraverso gli Stati Uniti e oltre ancora, ma quello alla ricerca di se stesso, dopo il dilaniante dolore legato alla perdita della figlia Selena e della moglie Jackie, rispettivamente per un incidente stradale e per un tumore. Due batoste incredibili, nel giro di poco tempo: l’unico modo per metabolizzarle ed esorcizzare la moltitudine dei demoni in agguato viene ritenuto quello di cavalcare una motocicletta e andarsene via, senza una meta precisa, in solitudine, sperando di riconoscersi ancora. 80.000 chilometri per quattordici mesi di durata: Canada, Usa, Messico, Belize per poi risalire. Ad accompagnare il drummer del combo canadese il fido diario di bordo, ove vengono annotati i tratti salienti delle varie esperienze, positive e negative, con un’onestà di fondo disarmante. Paesaggi mozzafiato, piante, animali, una natura tutta da scoprire, persone conosciute, intoppi e pezzi di ricambio,  oltre alle lettere indirizzate all’amico Brutus, compagno di tanti viaggi passati ma assente perché incarcerato. Il Viaggiatore Fantasma  porta in dote un uomo, non una Star del music biz, con le fragilità di ciascuno di noi. Il protagonista appare  addirittura imbarazzante in certi momenti nei quali si spoglia di qualsivoglia retorica e si mette a raccontare senza alcun freno inibitore, elargendo particolari a profusione.    

384 pagine con un paio di fotografie in bianco e nero, senza alcuna illustrazione ad effetto, per riscoprire la magia della parola scritta e la gioia della solitudine oltre all’esaltazione della moto come strumento di libertà, funzionale a una rinascita sia fisica che psicologica.

La traduzione del romanzo originale (Ghost Rider – Travels on the Healing Road) è stata effettuata, con la consueta cura per i particolari tipica dei prodotti Tsunami Edizioni, da Stefania Sarre.     

       

Stefano “Steven Rich” Ricetti