Prog Rock

Recensione libro: “Quando il rock divenne musica colta: storia del Prog” di Fabio Rossi

Di Tiziano Marasco - 2 Novembre 2015 - 16:19
Recensione libro: “Quando il rock divenne musica colta: storia del Prog” di Fabio Rossi

Si legge in meno di dieci ore il breve “Quando il rock divenne musica colta: storia del prog” di Fabio Rossi, saggio dedicato ad un genere che in Italia è stato amato fin dalle origini. 

Riguardo all’autore, piuttosto che perder tempo a tracciarne una biografia, è preferibile dire, semplicemente, che si tratta di un estimatore del genere nel suo aspetto più spirituale: una di quelle persone che, oltre all’estetica musicale del genere, adora l’idea che sta alla base del concetto “progressive”, vale a dire far progredire la musica, portarla avanti ed innovarla. Lo si capisce dall’elenco delle opere fondamentali in fondo al libro e dalle considerazioni sul Neoprog ottantiano, quel neoprog che  guarda indietro, alla decade d’oro dei settanta e per questo viene ribattezzato scherzosamente “Regressive”.

Il libro poi in sé per sé, risulta molto prossimo al Bignami, carico di informazioni condensate in un linguaggio semplice e chiaro, e costruito con una sistematicità invidiabile. In meno di 150 pagine trovate tutto. La psychedelia degli albori, l’epoca d’oro, la scuola di Canterbury, il prog statunitense, quello italiano e la Kosmische Musik, il calo a favore del Punk e il revivalismo di cui sopra. 

Oltre a questo, ricchi inserti fotografici e la storia minima di tutte le band fondamentali, cosa che effettivamente testimonia la completezza dell’opera. Ad alcuni non piace la voce di Jon Anderson ad altri la cerebralità dei Van der Graaf Generator. Ecco, in questo libro, tutti, ma proprio tutti, dai Pink Floyd ai Popol Vuh, sono trattati con egual distacco, o meglio, con la stessa passione, salvo forse il Re cremisi che si pone un gradino sopra.

Un libro per progster incalliti nati nel 1960? Ecco, forse no, dato che quelli conosceranno a menadito ogni singolo evento riportato in queste pagine. Piuttosto, uno scritto per chiunque sia nato dopo e per tanto conosce bene alcune cose, ma non tutte – il sottoscritto ad esempio adora la Kosmische Musik ma non ha mai approfondito nel dettaglio gli stilemi della scuola di Canterbury. Un libro per chi al prog si è appena accostato o per chi non ne sa molto del genere. La semplicità con cui è scritta, rende la “Quando il rock divenne musica colta: storia del prog” un libro accessibile a chiunque. Certo, forse il profluvio di nomi può disorientare un po’ i neofiti, ma è fuor di dubbio che per cominciare la scoperta di questo meraviglioso genere si possa partire da qui. 

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