Live Report: Tommy Vitaly alla Tana dei Lupi (AR)

Di Stefano Burini - 10 Gennaio 2013 - 9:00
Live Report: Tommy Vitaly alla Tana dei Lupi (AR)

TOMMY VITALY + DRINK ‘EM ALL

29/12/2012 @ TANA DEI LUPI, AREZZO (AR)

 

La fine del mondo così come l’avevano predetta i Maya non si è (per fortuna) verificata, tuttavia la fine dell’anno era in ogni caso in dirittura d’arrivo: quale miglior diversivo, in attesa della fatidica mezzanotte di San Silvestro per ingannare il tempo se non assistere ad un bel concerto? Ce lo racconta Yuri Minghini, per l’occasione cronista e fotografo di una data live del chitarrista italiano Tommy Vitaly, tenutasi il 29 dicembre scorso alla Tana dei Lupi di Arezzo.

 

Per chi ancora non lo sapesse, Tommy Vitaly è un chitarrista fiorentino (ex ascia dei power metallers SevenGates) che ha da poco pubblicato il suo secondo lavoro, “Hanging Rock”, per la label tedesca “Icewarrior Records”. Saputo di un live in data 29 dicembre, mi sono recato alla location in zona Valdarno, al pub “La Tana dei Lupi”, incuriosito soprattutto perchè sul cd compaiono fior fiore di cantanti del calibro di Zak Stevens e David Defeis, tanto per nominarne alcuni…..ma procediamo con ordine!

Il locale è piuttosto piccolo ma accogliente e fuori da esso, fin dalle 22, c’è gente che aspetta di entrare perchè i musicisti stanno ancora finendo di cenare e il personale aspetta il momento opportuno per lasciar elibero l’accesso al pubblico. Alle 22.30 possiamo finalmente entrare e notiamo subito una certa affluenza di gente. Ad aprire le danze c’è una tribute band dei Metallica della zona, chiamata Drink ‘em All. La formazione è a cinque, quindi con due chitarristi ritmici e un cantante. I ragazzi fin da subito riescono a scaldare il pubblico, con molta grinta e bravura, passando da un classico all’altro e facendo praticamente un “best of” dei Metallica. Ottima la prova di tutti quanti, capaci non solo di suonare a modo ma anche di fare uno spettacolo di un certo spessore. Concluso lo show dei Drink ‘em All, dopo pochi minuti, è la volta di Tommy Vitaly.

 

 

Il locale nel frattempo si è riempito di gente e le danze si aprono con la rocciosa “Icewarrior”, tratta dall’ultima fatica di Tommy. Accompagnato da Matteo Amoroso (ex-Vision Divine) alla batteria, Andrea “Tower” Torricini (Vision Divine) al basso, e Alessio Gori (Flashback of Anger) alla voce, fin da subito ci piomba addosso una scarica di metallo e il pubblico sembra reagire bene! Si nota subito l’utilizzo di basi pre-registrare per i cori e le tastiere ma la cosa, tuttavia, non ci dispiace, vista la resa nell’esecuzione. Alessio alla voce esce alla grande dal confronto con i grandi nomi presenti sul disco e la sezione ritmica è un vero terremoto di precisione! Subito dopo è la volta di “Ready to Die”, estratta dal primo disco “Just me”: una vera cavalcata metal, cantata anche dal pubblico. Tommy sul palco è veramente scatenato, ma allo stesso tempo attento all’esecuzione dei pezzi. Dopo “Ready To Die” è la volta di “Heavy Metal God”, inno al metallo che a tratti ricorda un po’ i Manowar…..bello il coro finale cantato anche qui dal pubblico, che sembra gradire.

A seguire il primo strumentale della serata “Misanthropy”, estratto da “Hanging Rock”, eseguito magistralmente da Tommy, che crea una certa atmosfera  e dimostra di saperci fare anche dal vivo. E’ il turno della prima cover eseguita dalla band, per la quale viene invitato Marco, cantante dei Drink Em All, a duettare con Alessio. Si tratta di “Flight of Icarus” degli Iron Maiden, accolta con ovvia esaltazione da parte del pubblico. A seguire “Run With The Devil”, altro brano molto maideniano, e “Idol” che ci riporta sulla scia del power metal piu’ classico, con intermezzi strumentali davvero ben eseguiti. Seconda cover della serata, tocca ad “I’ll See The Light Tonight” di Malmsteen. L’influenza del chitarrista svedese si sente tutta nello stile di Tommy e infatti la performace è di alto livello e anche Alessio alla voce non è da meno! Dopo la cover, un attimo di riposo e Tommy al microfono fa un paio di dediche per il pezzo successivo, in particolare per un paio di fans arrivati addirittura  dalla Francia per lo show. Parte quindi “Passion”, uno strumentale struggente che crea un’atmosfera di magia in sala e che, devo ammettere, ci ha trasportato un po’ tutti in un’altra dimensione. Inutile sottolineare, al termine dell’esecuzione, lo scroscio di applausi per un pezzo magico! Il gran finale è riservato a “Betrayer”, una cavalcata metallica che non lascia respiro e all’immortale “Long Live Rock’n’Roll”, cantata da tutto il pubblico.

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I quattro ragazzi hanno, dunque, saputo fare uno spettacolo veramente coinvolgente e di alto livello, dimostrandosi peraltro anche piuttosto alla mano e fermandosi a fare foto e autografi alla fine del concerto, quando ormai era difficile passare fra il pubblico. In un periodo in cui si vedono sempre piu’ tribute band in giro, spero che chiunque in futuro possa assistere a un concerto di Tommy Vitaly, merita davvero!!

 

Fotografie e report a cura di Yuri Minghini