Queensrÿche: Geoff Tate, ‘Fosse per me, suonerei solo nei casinò’

Di Lucia Cal - 23 Dicembre 2011 - 17:26
Queensrÿche: Geoff Tate, ‘Fosse per me, suonerei solo nei casinò’

Una dichiarazione dal sapore agrodolce quella rilasciata dal cantante dei Queensrÿche Geoff Tate a Oregon Music. Il cantante infatti, parlando delle recenti esperienze in cui si è esibito in situazioni alternative rispetto al classico concerto al coperto, come fiere, casinò e infine anche una crociera. Ovviamente esperienze fantastiche e oltremodo confortevoli, ma quello che noi ci chiediamo è… in tutto questo mondo di performance esclusive, dove trovano posto i fan? Sembra proprio che il tradizionale universo legato a palcoscenico e platea stia svanendo…

Come mi è già capitato di dire in precedenza, il music business è cambiato radicalmente. Quello che eravamo soliti fare, in realtà, non è più richiesto. Potessi fare come voglio, suonerei solo nei casinò. Sono dei posti meravigliosi per suonare, dal punto di vista del performer. Sei trattato davvero bene, alloggi di prim’ordine, palchi favolosi e strumenti d’alta gamma. Spesso quando entri in un locale come tanti altri, il loro impianto di diffusione sonora è esploso. Non funziona, spendi metà della giornata nel tentativo di mettere a posto. Le luci non sono giuste e i camerini… pieni di microbi! (Ride). Sinceramente, i nostri fan cominciano ad avere l’età di qualcuno che preferisca andare in un posto carino; andare in un casinò, un posto dove si possano godere un bello show, avere una bella cena e passare una serata da sogno. Non vogliono andare in un locale maleodorante i cui bagni sono pieni di vomito. Sicuro che non ci vogliono andare. Vogliamo che il nostro pubblico si senta a proprio agio, trattarli come se fossero a uno spettacolo davvero bello. Vogliamo che passino una bella serata e che vengano a vederci di nuovo. Non vogliamo che stiano ammassati a stare male in un posto che dovrebbe essere decretato inagibile! (Ride).