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Hellyeah (Vinnie Paul)

Di Stefano Burini - 29 Agosto 2012 - 14:00
Hellyeah (Vinnie Paul)

In occasione dell’uscita del nuovo album targato Hellyeah, “Band Of Brothers”, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere al telefono con un affabile Vinnie Paul, noto ex batterista dei Pantera e attuale cuore pulsante della all star band a stelle e strisce. Di seguito il resoconto della telefonata.

 

TV: Ciao Vinnie, sono Tarja, benvenuto su Truemetal! prima di tutto come va?

VP: Grazie Tarja, tutto bene grazie!

TV: L’album “Band Of Brothers” esce il 17 luglio e avete già date previste negli Stati Uniti, com’è lo stato d’animo all’interno della band ora, giusto prima della pubblicazione?

VP: Oh sì, il nostro umore è alle stelle. Siamo tutti davvero orgogliosi di questo album. Questo è sicuramente il nostro miglior disco finora. Suoniamo insieme da sette anni e questo è il nostro capolavoro e il risultato del duro lavoro di questi ultimi anni. E posso dire che questo e’ l’album che avevamo bisogno di fare.

TV: A proposito, avete già qualche feedback dai vostri fans e critica?

VP: Sì, la reazione è stata fantastica. Proprio di recente io e Chad eravamo in un press tour in Inghilterra e il riscontro è stato davvero ottimo: tutti erano così entusiasti di questo album, per le canzoni e per la produzione. Quindi non possiamo essere più che felici per questo traguardo!

TV: Gli Hellyeah hanno rilasciato tre abum in cinque anni e fatto grandi performance dal vivo, ma dimmi, voi vi considerate un supergruppo o come una band a tutti gli effetti?

VP: Siamo una band, sì! E non siamo mai stati destinati ad essere un supergruppo: quando abbiamo iniziato non avevamo in mente di guadagnare soldi con i Hellyeah, semplicemente ci piaceva suonare insieme, ma poi abbiamo ottenuto i managers individuali e quindi ci consideriamo a tutti gli effetti una band vera.

 

Gli Hellyeah

 

TV: D’altronde uno dei vostri temi forti è da sempre quello della fratellanza, del senso di appartenenza ad un gruppo, inteso nel senso più lato possibile, di persone che condividono esperienze, scorci di vita vissuta e che stando insieme possono creare un qualcosa di forte, duraturo e viscerale. Un legame artistico ma anche un legame emotivo insomma, impressione ulteriormente rafforzata dalla copertina, se vogliamo semplice, ma di grande effetto che avete scelto per un album che si intitola, non a caso, “Band Of Brothers”.. cosa vorresti raccontarmi di questa fratellanza? E a proposito della copertina in generale?

VP: Questa fratellanza deriva dal fatto che siamo cresciuti insieme. Ci piace molto stare l’un con l’altro, ci vogliamo bene e ci divertiamo stando compagnia. Qualcuno potrebbe pensare che questo è come un miracolo, ma sentiamo veramente una fratellanza reale tra noi. “Band of Brothers” è davvero la nostra storia. Ed è quello di cui anche la copertina parla, noi come fratelli, con un forte legame che ci unisce.

TV: A proposito, posso chiederti qual’è la tua canzone preferita nell’album, se è possibile scegliere?

VP: Sai, tutte le canzoni sono come figli ed è piuttosto difficile scegliere quale ti piace di più. Ma se dovessi prendere una canzone dall’album, mmm, è dura ma penso che sia “War In Me”, per motivi personali. Inoltre descrive la direzione che abbiamo intrapreso per questo album, quindi sì, è la mia scelta.

TV: L’album è stato registrato a Dallas presso il tuo studio “casalingo”, c’è qualcosa che vorresti raccontarci delle sessioni di registrazione?

VP: Sì, in pratica tutta la mia casa è stata trasformata in uno studio. La mia batteria è nel mio salotto dove l’acustica è fantastica, le chitarre e gli ampli sono nella sala giochi e la mia camera da letto è una specie di stanza di controllo! Il meglio in tutto questo è che durante la registrazione eravamo sempre molto vicini tra noi, come membri della band. E dopo le sessions, alla fine della giornata, abbiamo passato tanti buoni momenti insieme ed organizzato feste, barbeque… un bel periodo davvero!

Vincent Paul “Vinnie Paul” Abbott

 

TV: Si, credo che quel tipo di “stare insieme” crei una grande atmosfera in cui la mente è molto creativa.

VP: Oh sì, certamente. Abbiamo davvero avuto uno spirito unito durante le registrazioni, ed anche questo è il motivo del buon risultato che si può ascoltare in questo album.

TV: E per quanto riguarda la collaborazione con Jeremy Parker che ha co-prodotto e mixato l’album?

VP: Sì, Jeremy ha co-prodotto l’album insieme a me. E lavorare con lui è davvero un piacere, sai, lui è uno di quei ragazzi che si siede e vi aiuterà a tirare fuori il meglio di voi. Ha prodotto anche il nostro precedente album e ha lavorato anche con Godsmack e Evanescence. Sono sicuro che lavoreremo con lui anche in futuro.

TV: Abbiamo avuto l’occasione di ascoltare in anteprima i pezzi che compongono il nuovo album e ci sentiremmo di dire che, come i temi da voi affrontati nei testi (vivere insieme, godersi la vita, andare avanti per la propria strada contro le avversità e l’ipocrisia), anche la musica sia sempre un impattante mix di hard rock e groove metal, forse ancora più compatto e aggressivo rispetto ai due precedenti lavori, sei d’accordo? 

VP: Oh sì, sono d’accordo, Band of Brothers è molto più compatto e aggressivo. I primi due album erano per noi un esperimento con un sacco di stili diversi, come un passo successivo che ci permetteva di allontanarci dalle nostre band precedenti ed era il nostro obiettivo quando ci siamo messi insieme a suonare. Ma con questo album abbiamo deciso di tornare alle nostre radici. E tutto è venuto come doveva, come volevamo che fosse.

 

La front cover di “Band Of Brothers”, l’ultimo nato in casa Hellyeah

 

TV: Se dovessi descrivere con le tue parole il nuovo album e, in particolare, tracciare somiglianze e differenze rispetto a “Hellyeah” e “Stampede”, cosa diresti?

VP: Le somiglianze derivano per il fatto che siamo le stesse persone, come nei due album precedenti … ma forse la differenza principale è che in questo disco ci siamo concentrati solo su una direzione, per rendere l’album nel modo migliore possibile e ottenere un buon prodotto.

TV: Oggi gli Hellyeah sono la tua main band a cui dai priorità assoluta, oppure ci sono altri progetti, magari futuri, cui ti stai dedicando e di cui ti va di parlare?

VP: Sì, gli Hellyeah sono la priorità principale per ciascuno di noi nella band, sai, in un paio di giorni l’album uscirà e poi saremo in tour nei prossimi mesi in molti paesi diversi. E questo di sicuro sarà il nostro obiettivo principale. Poi c’è il mio libro di cucina, che si spera che esca per Natale. Ci sono un sacco delle mie ricette preferite. Quindi, oltre al tour, il libro è un’altra cosa in cui mi sono concentrato in questo anno.

TV: Ultimamente è capitato di sentir più volte riecheggiare sul web il glorioso nome dei Pantera, prima per la pubblicazione di una canzone inedita, “Piss”, registrata durante le sessions di “Vulgar Display Of Power” e poi addirittura le voce di una possibile reunion con Zakk Wylde alla chitarra, hai qualcosa da dire in merito?

VP: Sì, ci sono state voci in giro… ma sul serio, se la reunion potesse mai accadere, Zakk sarebbe il ragazzo cui affideremmo il ruolo di chitarrista, per sostituire Dimebag. Ma io onestamente credo, per rispetto verso mio fratello, che dovremmo lasciare i quattordici incredibili anni dei Pantera al passato a cui appartengono. Abbiamo fatto alcune cose davvero buone, alla gente siamo piaciuti e ci hanno seguito fedelmente per tutti quegli anni. E’ stato un grande momento nella mia vita. Ma ora siamo tutti felici e dobbiamo continuare a vivere e fare altre cose.

 

Dimebag Darrell, un’ombra che inevitabilmente non abbandonerà mai Vinnie

 

TV: Quando inizierà effettivamente il tour a supporto di “Band Of Borthers”, ci sarà la possibilità di rivedervi in Italia?

VP: Oh, sì, di sicuro verremo anche in Italia, penso che sarà il prossimo autunno o all’inizio del prossimo anno. Ho suonato molte volte con i Pantera in Italia, e mi sono sempre trovato bene là! Ci sono molti luoghi fantastici, grande pubblico e l’alchimia funziona bene.

TV: Com’è l’accoglienza dei fan italiani nei confronti degli Hellyeah? Avete già uno zoccolo duro di fans tutti per voi o si tratta di un paese ancora “da conquistare”?

VP: Beh, mi auguro davvero che i fan dei Pantera mi seguiranno anche con gli Hellyeah: sono tutto ciò che faccio, sai. E vorrei tornare di nuovo alla tua domanda precedente, circa i Pantera. Non sarebbe giusto pensare e aspettare che i Pantera si riuniscano, non sarebbe giusto per rispetto di mio fratello. Quindi, spero che i fan dei Pantera capiscano e mi seguano anche con gli Hellyeah.

TV: Ascolta Vinnie, se abbiamo ancora un po’ di tempo disponibile, vorrei farti due cosiddetti domande “off-topic”…

VP: Sì certo, vai avanti … 

TV: Perfetto, grazie Vinnie! Nel ’92 hai suonato con i Pantera a Mosca con Metallica e AC/DC … Dimmi: com’è il feeling quando suoni di fronte di un milione di persone? Deve essere qualcosa di straordinario …

VP: Eh si, il concerto a Mosca (ride) … era una sensazione meravigliosa, naturalmente, così pieno di adrenalina. è stato uno dei primi concerti occidentali mai fatti in Russia, la maggior parte delle persone non sapevano chi eravamo, ma ci hanno trattato come grandi star. E suonare con due dei miei gruppi preferiti è stato un grande onore per me. Sotto molti aspetti è uno dei più grandi highlights della mia vita, di sicuro.

 

I Pantera a Mosca nel 1992

 

TV: Vinnie, grazie per aver condiviso con noi questa esperienza! Ma torniamo ancora più indietro nel tempo: quando i Pantera erano più che adolescenti suonavano glam metal…qualche ricordo di quegli anni?

VP: Beh, onestamente non era tanto per il genere rock, imitavamo solo le band che ascoltavamo in quegli anni … Van Halen, Judas Priest, Iron Maiden, Motley Crue. Eravamo una band molto molto giovane, così abbiamo voluto solo seguire i nostri eroi. Non abbiamo mai davvero fatto parte della scena glam, eravamo semplicemente parte dell’heavy metal di allora.

TV: Grazie per il tuo tempo. Vinnie, mi sento onorata di averti intervistato e spero di vedervi nei vostri concerti italiani! e per chiudere questa intervista, la parola è tua…

VP: Eccellente, grazie Tarja, ci vediamo presto! E per i vostri lettori e ai nostri fan italiani, vorrei ringraziarvi per tutto l’amore che viene dall’Italia. Mi sono sempre trovato bene nella vostra bella Italia, e non vedo l’ora di tornare a suonare per voi!

 

Intervista a cura di Tarja Virmakari e Stefano Burini