Fear Factory: il frontman Burton C. Bell parla del chitarrista Dino Cazares

Di Lucia Cal - 12 Luglio 2010 - 15:31
Fear Factory: il frontman Burton C. Bell parla del chitarrista Dino Cazares

Il frontman dei Fear Factory Burton C. Bell in una recente intervista per LA Music Blog ha discusso della reunion avvenuta con il chitarrista Dino Cazares e del nuovo album della band, Mechanize. Ecco alcuni estratti:

Q.: Mechanize ha fatto un passo indietro, verso sonorità più classiche dei Fear Factory. E’ stato un tentativo portato a termine deliberatamente, per ricreare quella sensazione anche in questa release?
Bell: “No, non lo abbiamo fatto intenzionalmente, penso che sia successo in modo naturale. Naturalmente, è stato il fatto di riavere Dino nella band – lo stile di Dino nei riff crea un sound importante, è un marchio rilevante del sound targato Fear Factory. E’ il modo in cui suona; è molto ispirato dalla ripetizione, dal ritmo, dai riff eseguiti meccanicamente, e cose del genere, quindi è stato il fatto di riaverlo nella band che ha portato a questo risultato. Ci siamo seduti, e abbiamo parlato del fatto che c’erano certi aspetti dei Fear Factory che mi mancavano nella band, come le sfumature industrial ed elettroniche. Non erano tutto, ma avevano delle peculiarità piacevoli, ricreavano quell’atmosfera particolare che aggiungeva delle sensazioni alla musica stessa, e questa è un’ulteriore ragione per cui volevamo fare tutto questo. Inoltre avere Rhys [Fulber] al mixaggio – un grande esperto nel ricreare quel tipo di sound ,sai, da Demanufacture e Obsolete – è stata la garanzia per ri-ottenere quel suono. Quindi l’affinità fra tutti e tre ha dato i suoi frutti, si, il risultato è un sound classico perché è questo il sound originale.”

Q.: Come è cambiato il processo compositivo tra il periodo in cui Dino ha lasciato la band, e ora?
Bell: “Stavolta vorrei essere davvero partecipe in fase compositiva. C’era un’affinità tra me e Dino che mi è mancata quando lui non era più nella band. Era evidente già dal primo lavoro dei Fear Factory in cui io e Dino abbiamo lavorato assieme. Quando lui è tornato nella band, quella stessa ispirazione, quella stessa forza creativa ha ricominciato a funzionare. Così, si, era completamente diverso non averlo più nella band, perchè mancava la mia controparte, l’unico che capiva sul serio la mia visione del tutto, cosa che condividevamo. Quando io e Dino abbiamo fondato la band, abbiamo avuto una visione. Christian non era nella band, e Raymond non era certo un visionario all’epoca, quindi si può dire che siamo stati io e Dino a plasmare la visione e creare i Fear Factory. E che lui tornasse di nuovo nella band, non è altro che ciò che doveva succedere.”