Tony Martin: ecco come potrebbe cambiare il business musicale

Di Damiano Fiamin - 22 Luglio 2012 - 12:30
Tony Martin: ecco come potrebbe cambiare il business musicale

In una recente intervista a Metal As Fuck, l’ex cantante dei Black Sabbath, Tony Martin ha dichiarato: “Tutto deve cambiare, tutto. Ho fatto degli studi in questi anni con avvocati e sindacalisti. Non sono un gran fan dei sindacati, ma sono rimasto impressionato con quello che avevano da dire. Se tornate a quello che era il business musicale, sesso, droga e rock ‘n’ roll, vedrete che non è più così. Abbiamo perso il controllo quando è arrivato il digitale. Prima di quello, la gente copiava e masterizzava, ma con il digitale abbiamo perso il controllo. Non come l’industria dei film o dei giochi. Loro hanno tenuto più terreno, anche sul lato commericale. Noi abbiamo perso il controllo. Le persone con cui ho parlato una volta erano il nostro tramite con le etichette, ora non lo fanno più. Comunque lo si guardi, noi siamo artigiani. Facciamo canzoni, altri fanno frigoriferi o macchine, ma siamo comunque artigiani. Però, non possiamo mettere un prezzo su quello che facciamo.
Dobbiamo smettere di dare via la roba gratis. C’è un mito in questi anni di come puoi incrementare il profitto dando via la roba. Non funziona. Se tutti quelli a cui piaci prendono le cose gratis, poi non rimane nessuno per comprarla. Se cominci, la gente si aspetta che tu continui a lavorare gratis. La musica ha un costo, sia di soldi, sia per lo sforzo della gente. Noi ne deteniamo il diritto intellettuale perché la creiamo. Penso che dovremmo occuparci da soli delle nostre cose e che le label debbano cominciare a sparire. Alla fine, il loro tempo è giusto. Un’altra cosa tremenda è il download delle singole tracce. Metti un sacco d’impegno per creare un intero album e la gente ne prende una sola canzone. A questo punto, converrebbe produrre solo singoli brani e farli uscire uno alla volta. In questo modo, la gente le apprezzerebbe maggiormente e noi risparmieremmo tempo e denaro. Alla fine, si potrebbe fare un disco con tutte quelle tracce. C’è bisogno di un nuovo modello di business, un nuovo processo per gli artisti in modo che non diventino inutili. Non sarebbe giusto. Se tutti ricevono qualcosa, alla fine tutto sarebbe in una forma migliore
“.