Heavy

Intervista Revenge (Red Crotalo e Kevin Hell Throat)

Di Stefano Ricetti - 5 Luglio 2012 - 0:10
Intervista Revenge (Red Crotalo e Kevin Hell Throat)

Cronaca di una chiacchierata con Paolo “Red Crotalo“ Pedretti e Fabrizio “Kevin Hell Throat” Ugolini, rispettivamente chitarrista e cantante degli storici Revenge, protagonisti assoluti dell’Italian Way of HM degli anni Ottanta, discograficamente tornati con Archives del 2008 e prossimi protagonisti nel bill dell’Italian Metal Legends che si terrà a Boscaccio di Bereguardo il 21 e 22 luglio 2012.

Buona lettura

Steven Rich

 

Red, raccontami per filo e per segno come è riuscito Paolo Scuri a coinvolgervi all’interno del bill di Italian Metal Legends

Red Crotalo – Ci ha fatto un’offerta che non potevamo rifiutare, in stile Padrino…

Chi ci sarà oltre a te in formazione?

R – I membri storici Eric Lumen e Kevin Hell Throat, ai quali si è unito il nuovo acquisto Valerio de Angelis ” Il Vallo” al basso, una vera spinta sonora in più per la band.

Avete già in mente la scaletta? Ci saranno sorprese clamorose?

R – La scaletta coprirà tutte le fasi della storia del gruppo, per cui avremo i classici di ieri e dell’altro ieri ma anche qualche novità inedita!

Suonerete Angels In Leather?

R – Of course!

State già provando insieme?

Kevin Hell Throat –  Sì certamente, anche perché avevamo cominciato già da prima che Paolo Scuri ci contattasse. Stiamo infatti mettendo insieme il materiale per un nuovo album che speriamo di poter far uscire entro la fine del 2012.

 

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Revenge live in Certaldo, 21 maggio 1983

 

Entrate ancora dopo tanti anni nelle armature futuristiche artigianali che usavate negli anni Ottanta?

R – Se intendi come taglia i ¾ del gruppo ci entrerebbero, lascio a te indovinare chi resta fuori 😉 Scherzi a parte credo che ai Revenge non sia mai piaciuto guardarsi troppo indietro, il look post atomico era stata una gran bella trovata che ci ha permesso di attirare l’attenzione, ma è la musica la cosa che ha sempre interessato principalmente. Per questo alla fase “post atomica” ne sono seguite altre accanto alla naturale evoluzione del nostro sound.

C’è da sperare in altri concerti dei Revenge quest’anno?

K – Lo speriamo vivamente!

La tua definizione di una dannato dell’heavy metal per giunta pure sognatore come Paolo Scuri, organizzatore e factotum dell’Italian Metal Legends.

R – Abbiamo avuto la fortuna e l’onore di condividere un periodo fantastico dal punto di vista musicale, i nostri figli ci invidiano per questo! E’ stato un tempo pieno di difficoltà ma anche di grandi speranze e soddisfazioni. E’ significativo che le amicizie nate in questo periodo restino immutate dopo tutti questi anni.

Dividerete il palco di Boscaccio di Bereguardo (PV) sabato 21 luglio 2012 insieme con Myland, Crying Steel e Strana Officina. Un tuo pensiero su ognuno di Loro.

R – I Myland sono un’ottima band che tiene alta la bandiera dell’AOR italiano. Con i Cryng Steel e la Strana Officina abbiamo condiviso lo stesso momento musicale e sarà bellissimo stare sullo stesso palco a distanza di 30 anni! Impossibile poi non menzionare due figure davvero storiche come Alberto Simonini e Fabio Cappanera, a Loro va un pensiero speciale.

 

 

Stessa domanda per il bill del 22 luglio, ossia Cayne, RAF, Danger Zone e Pino Scotto.    

K – I Cayne non li conosco ma Paolo Scuri me ne ha parlato molto bene. RAF e Danger Zone sono due band storiche che stimiamo molto, mentre Pino Scotto beh, ormai è un’ icona del metal italiano!

La discografia dei Revenge si ferma ad Archives del 2008. Avete intenzione di fare uscire materiale inedito in futuro? Se si puoi dare qualche anticipazione?  

R – Come ti abbiamo anticipato stiamo registrando un nuovo CD che si intitolerà “Survival Instinct”. Sarà il primo vero album dei Revenge e siamo davvero contenti dei nuovi brani. Quella che sta venendo fuori è una interessante combinazione tra i Revenge degli esordi e l’impronta melodica successiva, unite in una miscela sonora moderna. Credo rappresenterà bene tutta l’esperienza che abbiamo accumulato in questi anni e la voglia di misurarsi con il miglior modern rock.

Ritengo Home Again, da Archives, un pezzo di caratura internazionale. Se l’avessero scritto gli Aerosmith piuttosto che i Kiss o i Van Halen lo si sentirebbe a cadenza regolare nei passaggi delle radio mainstream di tutto il mondo. Concordi? Puoi rivelare qualcosa riguardo la stesura del brano?   

K -Ti ringraziamo per le gentili parole. Il brano è nato da un arpeggio di Red e, come spesso accade per questa alchimia che ci unisce, lavorando su un suo spunto il pezzo nasce e si sviluppa praticamente da solo. E’ una canzone che amo particolarmente e che parla di fede e di speranza, non è la classica love ballad, anche se ovviamente può essere letta in quel modo. Personalmente poi trovo l’assolo di Red assolutamente da antologia. Spero che prima o poi Virgin Radio lo passi almeno una volta…

La tua più grande soddisfazione durante la militanza nei Revenge.

K – Suonare all’ Italian Metal Legends!!!

Tua definizione di Eric Lumen.

K – Un grande batterista con un grande cuore. Un rocker Doc! E un personaggio che fa la differenza.

Red, stessa domanda per il qui presente Kevin Hell Throat.

R – Un artista a 360°. Un grande talento nel  comporre melodie un timbro che non assomiglia a nessuno.

Kevin, per finire, dammi tua definizione di Red Crotalo.

K – Natural born guitarist! Non riesco ad immaginarmi Red senza una chitarra vicino, è un naturale prolungamento della sua personalità.

 

red crotalo

RED CROTALO

 

Sono rimasti nel cassetto brani inediti dei Revenge o avete pubblicato tutto quanto già in passato?

K – No, c’è ancora del materiale sottoforma di demo, registrazioni live ecc.

Esiste la possibilità di vedere raggruppati su Cd tutti i vostri demo dei primi anni Ottanta?   

R – Ci stiamo pensando, ma attualmente siamo piuttosto concentrati sui Revenge di oggi.

I Revenge in ambito italiano hanno più seminato o raccolto?

K – Beh, al momento direi senz’altro più seminato, anche se non è mai troppo tardi per raccogliere!

Ci sono dei dischi di artisti italiani che ti hanno favorevolmente impressionato negli ultimi anni?

K – C’è questa band, i Fab Box, sono piuttosto bravi! 😉

Quali sono le band italiane che meritavano di più negli anni Ottanta?

R – Mah, non vorrei dimenticarmi qualcuno ma a me piacevano molto Crying Steel, Steel Crown e gli Elektradrive.

Citando Revenge è impossibile non associare i Death SS di Paul Chain, quantomeno a livello geografico e di esperienze comuni.

K – Mah, direi che a parte la comune provenienza geografica, come già da te sottolineato, e l’amicizia con Paul Chain, non è che ci sia mai stato un legame tra noi e i Death SS. Primo perché non abbiamo mai amato il metal satanico, secondo perché la band originale si sciolse di lì a poco e Paul Chain continuò con la sua carriera solista. Red per un periodo è stato seguito da Paul nei suoni dei live, ed è stato lo Stesso Paul a proporci a Certaldo il primo festival metal Italiano dove appunto era presente anche la Strana. Lumen ha collaborato in diversi suoi progetti.

Red, sei ancora in contatto con Paul? Di cosa si occupa oggi?

R – Di pittura e di musica . Alle volte dipinge mentre suona… video sperimentali… vi saluta tutti, comunque!

Chiudete come volete e grazie.

R&K – Ringraziamo te per l’intervista e tutti coloro che ancora ci mostrano il loro affetto dopo tutti questi anni, speriamo di ricambiarvi con un Cd memorabile! Vi aspettiamo tutti all’Italian Metal Legends!!!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti