Vario

Adramelch (Vittorio Ballerio)

Di Stefano Ricetti - 31 Maggio 2012 - 9:10
Adramelch (Vittorio Ballerio)

Botta e risposta con Vittorio Ballerio, lo storico singer degli Adramelch, gruppo milanese molto quotato sia all’estero che in Italia, da qualche settimana sul mercato con il terzo capitolo discografico della propria lunga carriera musicale, intitolato Lights From Oblivion.

Buona lettura.

Steven Rich

 

Lights From Oblivion: come mai Pure Prog Records (Pure Steel) e non un’etichetta italiana?

Già, come mai? in verità non è stata una scelta di campo… abbiamo ricevuto un’offerta interessante. Siamo stati seguiti con “affetto” da loro dall’inizio nel senso che ci hanno fatto un “filo spassionato” e alla fine abbiamo ceduto al corteggiamento!

Scelta e colori della copertina…

Il dipinto è un’opera di Alberto Andreis, scenografo (di altissimo livello) e anche pittore, amico di Gianluca . Le sue opere ci sono molto piaciute e l’atmosfera sognante ma anche evocativa e drammatica ci è sembrata assolutamente perfetta per questo lavoro. Anche i disegni del libretto sono suoi e sembrano essere una perfetta base per i nostri testi nonché -nonostante la diversa tecnica- la naturale continuazione della copertina.

 

La copertina di Lights From Oblivion

 

Tua definizione di Irae Melanox.

Album epico e incredibilmente avanti per l’epoca in cui ha visto la luce… il cui aspetto più incredibile resta il cammino che ha compiuto in perfetta solitudine: nonostante la nostra assenza!

Tua definizione di Broken History.

La più naturale “conseguenza” di Irae Melanox. Nato apparentemente solo per salvare dall’oblio brani scritti tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 e trasformatosi poi in pietra da cui/su cui rifondare la band che una volta conclusa la registrazione del disco si sarebbe potuta dividere… e invece, ascoltato il materiale che avrebbe poi composto quello che oggi è Lights from Oblivion, ha deciso di continuare!

Le differenze secondo te fra Lights From Oblivion e Irae/Broken.

Le differenze ci sono e senza dubbio sono differenze importanti: d’altronde 25 anni -per fortuna- non sono passati invano! voglio dire che nessuno di noi è rimasto ciò che era e in qualche modo si è evoluto, no? La nostra musica si è evoluta con noi. Questo era naturalmente meno evidente in Broken History in quanto come sai si tratta di materiale di quel periodo seppur trattato con occhi e soprattutto orecchie del 2005… Lights from Oblivion può a pieno diritto essere considerato il nostro disco di esordio! il disco di esordio degli Adramelch Mark II, quello che gli Adramelch di questi anni vogliono esprimere con la loro musica e con questa formazione che come sai vede solo Gianluca e me quali superstiti della original line-up.

Il sottile filo rosso che unisce i nostri dischi resta sempre molto evidente e questo è nel bene e nel male quel che ci viene riconosciuto dalle molte recensioni (in larghissima parte per fortuna positive) che abbiamo fin qui avuto modo di leggere, ma musicalmente certo prog rock di matrice 70 si fa sentire molto più di prima.

 

Vittorio Ballerio

Il pubblico più legato all’HM enfatico ed epico farà un po’ più di fatica digerire Lights rispetto agli altri due…

Lo pensavamo anche noi. E forse sarà davvero così, anche se con parecchio stupore abbiamo constatato che molti fan della prima ora molto legati a quella musica hanno apprezzato moltissimo questo disco. D’altronde il bello di fare musica solo per passione senza alcun vincolo di tipo economico è proprio che ti puoi permettere di fare sempre ciò che senti senza dover stare a fare congetture su cosa potrà essere più o meno apprezzato… e noi non saremmo in grado di fare musica nella quale non crediamo fino in fondo!

Squarcio sui testi: ti va di citare qualcosa?

I testi sono tutti di Gianluca tranne uno: Truth lies che è mio. in generale si tratta testi con un forte nucleo drammatico, scaturito dalla visione di un tempo difficile ed oscuro nel quale ci troviamo a vivere e della luce che comunque esiste e può squarciare questa cappa…

 

Adramelch line-up 2012

 

Presupposti e aneddoti dietro la realizzazione di Irae Melanox in Lp per Jolly Roger Records.

Si tratta di un argomento abbastanza spinoso caro Steven… Per quanto ne sappiamo i diritti per la pubblicazione di Irae Melanox sono nelle mani della ZYX (etichetta tedesca che non tratta metal ma che probabilmente se li è trovati insieme a chissà cos’altro a suo tempo, quando le ceneri di Metal Master/Lombardoni furono a loro cedute). Quando oramai 4 anni fa, Underground Symphony ha deciso di ripubblicare Irae Melanox, proprio da ZYX è dovuta andare a chiedere la licenza. E dopo lunghissimo lavoro si è arrivati alla pubblicazione della de-luxe reissue. Preferirei non andare oltre… chiudo solo dicendo che da quanto sappiamo Underground Symphony ci risulta stia pensando a un vinile molto speciale ma i tempi mi sono ignoti.

Avete suonato più volte al Keep It True… kermesse più altisonanti vi hanno mai cercato?

Si, la più altisonante è senz’altro stata la partecipazione al Bang Your Head di qualche anno fa: noi aprimmo la giornata che fu chiusa dai Black Sabbath!

 

Gian Corona

 

Siete sempre stati identificati come band morigerata poco incline alla polemiche. Qualche sassolino dalle scarpe ci sarà pure, no? Toglitelo, dai, Vittorio…

Guarda, non è che non voglia farlo è che non è nella nostra indole! Anche cercando di ricordare qualche episodio poco simpatico del nostro passato non saprei che dirti…

Ok! Come singer ritieni di aver raggiunto la pace dei sensi?

Ah,ah,ah! La pace dei sensi?!? Assolutamente no! Quella solo dopo morto! Esistono ancora un sacco di cose che mi piacerebbe fare… Ad esempio quando mi capita di essere invitato a cantare su progetti di altre band è sempre qualcosa di molto speciale… Vedi cose molto diverse e devi in qualche modo cercare di familiarizzare con queste: è estremamente stimolante. E poi ci sono un sacco di musiche possibili che mi garbano e nelle quali mi piacerebbe un giorno cimentarmi! Non ultimo vorrei anche tornare a studiare un po’!

Quali i tuoi idoli dietro al microfono? Quali le influenze agli inizi? Quali i migliori di oggi?

Idoli degli inizi sicuramente Rob Halford, Ozzy, Geoff Tate, Bob Catley eeee… Bobby Mc Ferrin: spero che tu non lo associ “soltanto” a don’t worry be happy perché è una forza della natura. Oggi è più difficile… Mc Ferrin è senz’altro rimasto. Poi mi piacciono molto certe interpretazioni di Gildenglow che davvero è impressionante per duttilità, estensione… ma ho recentemente ri-scoperto l’immenso Glenn Hughes che è veramente incredibile.

Non conosco Mc Ferrin così bene per poter dare dei giudizi oggettivi. Se ti sparo alcuni nomi in sequenza di cantanti HM italiani mi fornisci il tuo pensiero a riguardo?

Assolutamente si!

Bud Ancillotti:

Un mito. bellissimo timbro.

Pino Scotto:

Diciamo che nella primissima adolescenza mi piaceva parecchio. Ricordo un bellissimo concerto dei Vanadium in uno scalcagnato teatro di Rozzano… un’esperienza!

L’ultimo della serie: Fabio Lione

Beh, che dire, sicuramente un professionista, gran voce senz’altro.

 

Fabio Troiani

 

Quali le band italiane che avrebbero meritato molto di più secondo te di quello che hanno seminato?

Una su tutte: Dark Quarterer. Ma i nomi sono molti… dai Battle Ram agli Helreidh ai misconosciuti Dynamic Lights e non mi limiterei all’heavy metal! Elio e le Storie Tese oggi si sono a fatica guadagnati il loro spazio ma sono convinto che altrove dei musicisti così talentuosi, colti e capaci di satira così intelligente avrebbero guadagnato ben altri spazi. L’Italia non è fatta per la musica, checché se ne dica.

Siete tipi che vanno anche ai concerti dei colleghi o no?

Chi sono i nostri colleghi? Ah,ah,ah! L’ultimo (stellare) concerto che ho visto è quello di Steven Wilson a Milano. Poi certo, compatibilmente con le limitatissime disponibilità di tempo libero, se capita un concerto interessante di un gruppo italiano o meno che sia io vado! Ricordo che anche all’epoca accorrevo ai concerti dei vari Elektradrive o Bulldozer senza pormi (come invece molti purtroppo facevano) questioni circa l’italianità del gruppo! Se mi piace vado, questa è l’unica discriminante.

Cosa rispondi a chi vi vede come seriosi, gente che quasi se la tira?

Rispondo che mi dispiace perché tirarcela è quanto di più lontano dalla nostra attitudine si possa immaginare. Probabilmente chi possiede certe idee non ci conosce. Il perché  non cediamo ai luoghi comuni dell’heavy metal è dovuto solo al fatto chee non ci viene né ci è mai venuto di farlo.

Bacchetta magica: per chi vorreste aprire le date italiane solo voi e loro?

Probabilmente avremmo risposte diverse a questa domanda… per me: Porcupine Tree. Sebbene anche qui lasciami aggiungere un commento: in Italia, salvo rari casi, i supporter sono sempre mal tollerati… il pubblico non vede l’ora che si tolgano dalle p***e… Suonare per un pubblico così è frustrante. Per questo non abbiamo mai neanche cercato di “infilarci” nei vari Gods Of Metal e simili… Se dico questo sembra che io me la tiri? Ah,ah,ah!

Fra quelli che vi hanno palesemente indicati come influenza quali quelli che ti hanno fatto più piacere?

So di due persone in particolare, che sono anche amici e che lo han detto direttamente a me: Deathmaster (Doomsword ) e  Ivano Spiga (Holy Martyr) … ma la cosa, sia per loro che per qualsiasi altro gruppo (di cui non so) non può che farmi piacere! E’ un grande attestato di stima!

Stefano “Steven Rich” Ricetti