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White Skull (Tony Fontò)

Di Stefano Ricetti - 14 Maggio 2012 - 10:00
White Skull (Tony Fontò)

Under This Flag è il nuovo nato in casa White Skull e vede il ritorno dietro al microfono di Federica De Boni. Qui di seguito la chiacchierata con il chitarrista Tony Fontò senza far mancare interventi da parte di Alex Mantiero (batteria), Jo Raddi (basso) e Danilo Bar (chitarra).

Buona lettura.

Steven Rich   

White Skull line-up 2012

 

Carta d’identità di Under This Flag track by track. Temi che vuoi affrontare a piacimento: testi,  momento nella quale hai scritto i brani, ricordi, sensazioni…

Iniziamo bene questa intervista, credo sia la domanda più complessa che mi sia stata fatta in questi ultimi tempi. Non sento di fare una track by track, cosa vuoi che ti racconti dei brani, non sono divisi a celle, il disco per me è un tutt’uno, ti potrei raccontare di cosa parlano i testi ma anche qui, un ascoltatore non prova più il gusto della scoperta e lettura del testo, cosa che raccomando sempre di fare, anche se non tutti lo fanno. Tra l’altro mi riesce veramente difficile raccontare tutte le sensazioni che ho provato brano per brano, ma vi racconto com’è andata. Ci siamo ritrovati dopo la separazione da Elisa a voler andare avanti e ci siamo messi alla ricerca di chi sarebbe stata la nuova voce per la Band, nel frattempo noi restanti ci siamo messi a scrivere dei riff consolidandoli e trasformandoli in veri e proprie song, non erano ancora definitive, ma volevamo utilizzarle per testare le nuove cantanti, volevamo dare a loro un paio di tracce e vedere che tipo di idee avrebbero sviluppato sopra, quali sarebbero state le loro caratteristiche. Avevamo deciso di non avere fretta nella scelta della nuova Singer, non volevamo cadere in errore.

Neanche il tempo di finire le selezioni che Federica, in procinto di ritornare a vivere in Italia e a conoscenza della nostra situazione, ci chiese se volevamo prendere in esame la possibilità di un suo rientro nella Band. Da lì abbiamo iniziato ad inviare a lei le nuove song, ci arrivavano i suoi feedback e indicazioni su cosa scrivere, da subito avevamo le idee molto chiare. Non posso quantificare l’emozione di sapere che rientrava, l’attesa da subito sembrava lunga, sembrava non arrivasse mai il giorno del suo arrivo, ma ora siamo qui abbiamo già suonato dei live show e abbiamo  il disco nuovo in uscita. C’è bella energia all’interno della Band e credo che chi ci ha visto live in quest’ultimo periodo lo abbia percepito.  

Per Under This Flag hai seguito per la prima volta il processo di produzione dell’album. Racconta…

Diciamo che non è la prima volta, solo che le altre volte dovevo essere anche tecnico del suono e la cosa un po’ mi distoglieva dal mio ruolo, mi dovevo dividere. Questa volta è stato diverso, al mio fianco avevo il grande Stefanini con il quale sono entrato immediatamente in sintonia e ha capito sin da principio la direzione che doveva prendere il sound e credo abbiamo fatto un ottimo lavoro.

Significato della copertina di Under This Flag.

La Bandiera della NON guerra, la bandiera del Metallo, la bandiera che unisce tutti i combattenti per un unico obiettivo. la musica. Senza guerra si può stare, senza musica no!

 

La copertina di Under This Flag, il nuovo album dei White Skull

 

Trovo che la batteria di Alex abbia un suono un po’ troppo sintetico… avete magari utilizzato drum machine o diavolerie di quel tipo?

No assolutamente no. Ho letto questa domanda anche nell’intervista che hai fatto ai Running Wild, credo che le produzioni più moderne suonino un po’ così. Parlando da produttore posso dire che nel passato si usavano di più  diavolerie del genere, ma oggigiorno siamo ritornati a sfruttare molto di più lo strumento, certo che facciamo metal e quindi non si possono utilizzare dei suoni tanto acustici come nel Jazz. Alex leggendo questa domanda ha detto che quando ti vede ti spiegherà lui come è stata suonata la batteria, ah ah ah.

Tuoi ricordi e sensazioni della “prima” in sala prove con Federica di nuovo dietro al microfono.

Dopo le prime battute la sensazione è stata come se non avessimo mai mollato un attimo. Poi a freddo riflettendo su ciò che avevo sentito ho realizzato che Lei è la voce dei White Skull, senza nulla togliere a chi l’ha sostituita in questi 10 anni.

Tua classifica dei tre migliori dischi dei White Skull della storia (Under This Flag escluso). Per aiutarti ti metto i miei:  

1 – Tales From The North

2 – Embittered

3 – Forever Fight


Te l’ho già detto altre volte, è difficile per un musicista classificare i propri album, ma se proprio devo:

1. e 2. Tales from the North e Public Glory Secret Agony a pari merito.

3. tutti gli altri sempre a pari merito.

Ovviamente ho escluso Under this Flag come da te richiesto, anche perché ora potrei metterlo davvero al primo posto, dovrei rivedere la classifica.

 

White Skull, da sinistra a destra: Tony Fontò, Federica De Boni, Jo Raddi, Alex Mantiero, Danilo Bar

 

Jo Raddi:  

Escluso Under This Flag posso dire:

1. Tales From The North

2. Public Glory, Secret Agony

3. The Dark Age

 

Tony Fontò

 

Danilo Bar:

Idem come per Jo, escluso Under This Flag posso dire:

1. Tales  from the North

2. The Ring of the Ancients

3. Public Glory, Secret Agony

Quali sono le motivazioni che vi hanno indotto a togliere le tastiere dalla musica dei White Skull?

Non le abbiamo tolte, le abbiamo solo ridimensionate, diciamo che son tornate le tastiere che abbiamo sempre utilizzato all’interno delle nostre song. Alessio Lucatti  ha capito pienamente cosa ci serviva, ha fatto un ottimo lavoro, anche se non più un elemento della Band è rimasto con il cuore molto legato a noi, si è offerto lui di collaborare con noi e questo l’abbiamo apprezzato moltissimo e lo ringraziamo, è una gran persona sia sotto il profilo umano che artistico.

I White Skull hanno più seminato o raccolto in Italia fino adesso?

A beh, bella domanda. Sicuramente abbiamo tanto seminato e devo dire che abbiamo tanto raccolto in passato e stiamo tutt’ora raccogliendo, ma senza però smettere di seminare, siamo sempre in continuo lavoro, investiamo molto per offrire sempre di più al pubblico e fan.

C’è stato un momento recente ove volevi mollare tutto, vuota il sacco, Tony…

Lituania, Luglio 2010… c’era una serie di spiacevoli circostanze non dipendenti solo dal lato artistico ma legate soprattutto a fattori comportamentali. Io considero la Band come una famiglia e in una famiglia che si rispetti le varie persone si rispettano fra loro, nel periodo antecedente alla data indicata all’inizio della risposta, nella Band non era più così. Io ero stanco di andare in giro a suonare e dover sopportare dei comportamenti che non andavano bene per causa di un elemento. Alcuni di noi avevano perso lo spirito del divertimento e suonavano perché ormai gli impegni erano presi e gli impegni presi si rispettano. Non si suona per i soldi ma perché ci si diverte, quando non ci si diverte più e si creano sempre più situazioni da aria pesante, beh credo non ci sia molto più da fare. Ho provato più volte a sanare la situazione ma non c’è stato verso.

E così quando capii che per sanare il problema avrei dovuto cambiare la cantante mi son sentito stanco, stanco di ricominciare ancora una volta a cercare chi poteva essere la nuova voce per la Band. In quel momento la miglior cosa da fare per me era chiudere definitivamente un capitolo della mia vita chiamato White Skull, sapevo che non era giusto, ma non avevo più la voglia e la forza di ricominciare. Alex, Danilo e Max il nostro Manager non la pensavano così e una volta a casa mi han fatto ragionare con calma convincendomi che non era il momento di mollare dopo tanti anni. Li ho ascoltati e ora son felice di averlo fatto, ora c’è una bella armonia, siamo tornati a divertirci, quando siamo insieme siamo una cosa sola siamo i White Skull.   

Che fine ha fatto Fabio Pozzato? E BB Nick? Sei ancora in contatto con loro?

Fabio di tanto in tanto lo sentiamo e lo vediamo, non suona più, troppo preso dal lavoro… Nick è un po’ che non lo sento ma seguo piacevolmente la sua attività con gli Hollow Haze, long life to RnR…

Ti va di elencare la crew che da una vita segue i White Skull? Penso se lo meritino…

Certo! Kalo il nostro merchandiser ci segue fin dal 1997, di poche parole e tanto lavoro, un grande. Max il nostro manager dal 2006, un ariete a testa bassa pronto a incornare ogni situazione, ci aiuta in tutto dal management al palco. Poi ci son Gabri, grande fonico e attualmente Michele e Marco due bravissimi e rapidissimi Backliner.

Ci sono dei dischi di artisti italiani che ti hanno favorevolmente impressionato negli ultimi anni?

Premetto che sono difficilmente impressionabile, quindi dico che nessuno m’impressiona su disco, mi piace di più guardarmi un bel concerto live e lasciarmi trasportare dall’emozione, qui in questo caso resto favorevolmente impressionato, dalla bravura che hanno gli artisti nel trasmettere una carica di energia. Ultimamente ho avuto modo di vedere parecchi concerti di Band italiane e posso affermare che band come Skanners, Extrema, Lacuna Coil, Domine, Vision Divine, Labyrinth, Kappa e molte altre Band non hanno nulla a che invidiare alle tanto osannate Band Straniere,  mi hanno regalato grandi emozioni con degli show ben suonati e carichi di energia, abbiamo in Italia del Metallo molto molto valido.

Chiudi come vuoi, Tony…

Hey, dico a voi, si voi che leggete: Supportate l’heavy metal Italiano!!! Invece di stare a casa davanti a Facebook andate a vedervi qualche bel concerto, il social network è là fuori con una birra in mano a gustarsi uno show, a conoscere persone vere, non virtuali!
 


Stefano “Steven Rich” Ricetti