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Ultra-Violence (Loris Castiglia e Andrea Vacchiotti)

Di Orso Comellini - 17 Settembre 2012 - 22:40
Ultra-Violence (Loris Castiglia e Andrea Vacchiotti)

Autori di uno scoppiettante EP intitolato “Wildcrash”, i giovanissimi Ultra-Violence si candidano come una delle più promettenti realtà nel panorama thrash del Bel Paese. In attesa dell’imminente full-length di debutto, noi di TM abbiamo colto la palla al balzo e li abbiamo intervistati per conoscerli un po’ meglio e fare il punto della situazione, riuscendo a “strappargli” pure qualche interessante anticipazione.

Intervista a cura di Orso “Orso80” Comellini

 

 

-Ciao ragazzi, complimenti per il valido “Wildcrash” e grazie per l’intervista. Volete presentarvi ai lettori di TM?

Ciao a tutti e grazie a voi!! Scusa il ritardo ma in questi giorni abbiamo iniziato la pre-produzione delll’album ed è pure ricominciata la scuola. Comunque noi siamo gli Ultra-Violence, una Thrash Metal band italiana formata da: Loris Castiglia (voce/chitarra ritmica), Andrea Vacchiotti (chitarra solista), Roberto “Robba” Dimasi (basso) e Simone Verre (batteria).  

-Come nasce il progetto Ultra-Violence? Siete amici anche nella vita di tutti i giorni?

Ci siamo conosciuti a scuola, avevamo iniziato quasi tutti a suonare i nostri strumenti da poco tempo e siamo cresciuti insieme, sia fisicamente che musicalmente. Questo ci ha reso sia una formazione salda e ricca di feeling musicale che degli ottimi amici nella vita di tutti i giorni; pensiamo che all’interno di un gruppo si vivano delle emozioni piuttosto forti che ci hanno unito molto!!


-Come siete giunti alla corte della Punishment 18 Records e come vi trovate?

E’ stato Luca Bosio (ex capo redattore di Rock Hard) che dopo averci seguito per un lungo periodo in fase di arrangiamento dei brani ci ha messi in contatto con Corrado della Punishment 18 Records che ha ascoltato il nostro EP e ha deciso di mandarlo in stampa mettendoci anche sotto contratto anche per il successivo album.
Pensiamo che la Punishment sia una delle realtà italiane che più aiuta i gruppi underground e questo ci fa molto piacere; noi l’abbiamo vista come una buonissima etichetta di “lancio” se così si può definire.

-Il vostro è un lavoro che lascia intravedere ancora un pizzico d’inesperienza, dato probabilmente dalla giovanissima età, ma d’altra parte mette in luce una carica e un’aggressività non indifferente e una certa freschezza, che forse alcuni vostri colleghi più datati hanno in parte smarrito per strada. Bisogna necessariamente essere giovani per suonare un bel thrash ignorante o c’è dell’altro? Cosa ne pensate?

Hai perfettamente ragione, nel nostro EP si intravede la nostra giovane età ma anche tanta voglia di fare e migliorarsi!! Be’ non pensiamo che bisogna per forza essere giovani per suonare del buon Thrash Metal però diciamo che probabilmente le giovani band hanno più energia da sprigionare…


-Cosa vi spinge nel 2012 a suonare un genere dato per spacciato da alcuni già dai novanta?

Ahahah ce lo chiediamo anche noi sai?? In effetti è un po’ una scelta suicida però che ci vuoi fare?? Purtroppo questo è il genere musicale che ci appassiona più di tutti gli altri, non possiamo fare a meno di ascoltarlo e soprattutto di suonarlo!!

-A questo proposito quali sono per voi gli ultimi dischi realmente interessanti di quel periodo e quali quelli che hanno permesso la rinascita del genere?

Non ci sono “ultimi” o “penultimi” dischi interessanti di un filone che purtroppo si stava estinguendo, consumando troppo rapidamente forse anche perché aveva dato tanto, se non tutto, nei suoi primi anni. La rinascita vera e propria del Thrash è avvenuta purtroppo e grazie ad una disgrazia: la morte del cantante degli Exodus, Paul Baloff! Non solo singer della prima band Thrash Metal per eccellenza, ma vero e proprio promotore instancabile di tutta la scena della Bay Area. A distanza di un anno in quel di San Francisco si è celebrato in sua memoria il “Thrash Of The Titans”; bands apparentemente morte e sepolte come Heathen e Forbidden (tra le altre) da li in poi si sono pian piano rimesse in attività… Paul è risorto dalle ceneri proprio come l’araba fenice e il suo spirito aleggia ancora tra le note di questi fantastici gruppi che hanno ripreso a suonare come e forse anche meglio di un tempo. Onore a lui!

-Con quali gruppi/album avete conosciuto l’HM e cosa ascoltate adesso?

Ci siamo avvicinati al genere ovviamente con i Metallica e il loro incredibile album d’esordio “Kill ‘em All”. Di conseguenza abbiamo conosciuto gli altri gruppi degli “eighties” sia americani che tedeschi, gruppi come Testament, Exodus, Overkill, Anthrax, Slayer, Kreator, Destruction ecc… Queste band ci hanno dato moltissima ispirazione per il nostro EP!!
In questo periodo invece ascoltiamo band più recenti e con influenze diverse, ad esempio Lamb Of God, Gojira, Machine Head, Sylosis ecc…
Oppure ci piace ascoltare le nuove leve Thrash Metal come Havok, Vektor, Revocation, Evile, Savage Messiah, Violator, Warbringer, Suicidal Angels ecc…
Andrea – “Dunque: i primi dischi in assoluto penso siano stati “Killers” degli Iron Maiden e “Rocka Rolla” dei Judas Priest, due pietre miliari dell H.M.! In seguito ho iniziato ad ascoltare i gruppi thrash della Bay Area: Testament, Death Angel, Exodus, Metallica che hanno influito molto sulla nostra cultura musicale. Ora direi che siamo incuriositi dai nuovi thrashers che si stanno comportando egregiamente nella scena odierna, parlo di Sylosis, Gojira, Savage Messiah ed Evile!”

-Cosa ne pensate del ritorno del thrash: operazione per nostalgici oppure credete che questo genere abbia ancora molto da dire?

Guarda finché escono dischi come gli ultimi due degli Overkill posso dormire sonni tranquilli! Sicuramente chi aveva dai 16 ai 20 anni negli ottanta sarà oltremodo contento di risentire e poter rivedere all’opera su di un palco le sue bands preferite che erano anzi tempo sparite dalla circolazione! Se per nostalgici ritieni persone che oggi hanno 40/45 anni allora ci stiamo ancora dentro, considerando il fatto che i Kiss a 60 anni suonati continuano ad andare in giro vestiti da supereroi dei fumetti, scrivendo testi sull’ultima scopata che si sono fatti… Allora lunga vita al fottuto Thrash Metal!! Ahahahahahah

-Rispetto al passato, in cui ogni grande band era animata da una sana rivalità e cercava di dimostrare a tutti di essere la migliore, oggi sembra quasi che si faccia a gara a chi riesce a riproporre in maniera più fedele certe sonorità: come riuscire a non farsi bollare come l’ennesima band di emulatori oppure, viceversa, come troppo “modernista”?

Credo che dopo 30 anni di metal si sia detto tutto e più! Nel corso del tempo abbiamo assistito a differenti proposte dai totali innovatori ai perseveranti assoluti! In fin dei conti, la musica è intrattenimento, il resto non conta… Ognuno è libero di esprimersi attraverso la musica che compone come meglio crede e come più gli piace. Certo è difficile ritenere veritiera una proposta musicale di un gruppo partito con determinate caratteristiche che nel corso del tempo si è adeguato e ha indirizzato le sue sonorità verso altri lidi. Ma il bello di un genere come il metal è che puoi spaziare senza per forza di cose dover sempre giustificare una scelta piuttosto di un’altra.
E poi una sana rivalità fa sempre bene… Ma nello specifico, e so dove tu vuoi andare a parare, se di Metallica e Megadeth avessero fatto una sola entità avremmo assistito quasi sicuramente alla più grande band di tutti i tempi!

-Ricollegandomi alla precedente domanda: tradizione o innovazione?

Dunque la cosa perfetta sarebbe innovare la tradizione! Mi spiego meglio: suonare Thrash Metal tradizionale innovandolo con le caratteristiche e il gusto originali appartenenti ad ogni bands!!

-Non credete che attualmente molti gruppi cerchino di farsi inquadrare in etichette/generi fin troppo definiti, con il risultato di produrre album composti da canzoni che si somigliano eccessivamente tra loro? Il mio pensiero è che in passato i gruppi che poi si sono dimostrati tra i più grandi, non avevano paura di spaziare anche in altri generi, componendo dischi molto più eterogenei, pur mantenendo intatto il proprio stile…

Esatto!! Le Thrash Metal bands del passato erano tutte originalissime e diverse tra loro. In ognuna di esse si potevano sentire i tratti che le distinguevano dalle altre… Ascolti un pezzo qualsiasi e dici: “Questi sono i Testament!” oppure “Loro sono i Megadeth!” senza nemmeno pensarci perché sono bands che lasciano il segno e hanno un loro sound e un modo di comporre personalissimo. Invece se ascolti un pezzo qualsiasi di Thrash “moderno” dici: “Questi sembrano i Testament!” oppure “Loro assomigliano ai Megadeth!”.

-Al riguardo poi contribuiscono anche certe produzioni che sembrano fatte con lo stampo e tendono a uniformare un po’ tutte le band di quel genere. Non sarebbero meglio dei suoni magari non perfetti, ma che lascino almeno intravedere la personalità del gruppo? Personalmente continuo a preferire quei dischi che sembrano registrati in presa diretta…

Sì! E’ evidente che le bands che entrano in studio di registrazione ultimamente chiedono di avere un sound come “l’ultimo degli Exodus” o come l’ultimo degli “Overkill”. Come biasimarli?? Sono produzioni fantastiche, moderne che mettono in luce ogni singolo passaggio e ogni singolo strumento. Produzioni mastodontiche!! L’unico problema è che così facendo si sceglie la strada più facile, quella di “copiare” un sound già esistente. Il fatto è che non è facile essere originali nel campo della produzione, ci vogliono ore e ore passate a mixare e purtroppo i gruppi underground non hanno tutti questi soldi da spendere in studio… Secondo noi un gruppo recente che ha trovato il suo sound personale sono ad esempio i Gojira, li riconoscersti in mezzo a chiunque!!

-Torniamo all’album: come è stato accolto dal pubblico e qual è la reazione degli stessi in sede live?

Per essere un esordio e per essere un EP direi che è stato accolto molto bene dal pubblico e dalle varie “Webzine”!! Le copie che sono state stampate si stanno riducendo giorno dopo giorno e vengono acquistate sia online che in sede live!! Il pubblico dal vivo è molto energico e ci trasmette l’adrenalina con la quale riusciamo a dare ogni volta il meglio di noi stessi sul palco.


-A quanto mi risulta state già realizzando il vostro full-length di debutto: potete darci qualche anticipazione? Titolo, copertina, collaborazioni varie, eventuali bonus track/cover…

Sì! Stiamo lavorando duramente al nostro full-length!! I brani proposti saranno diversi da quelli contenuti in “Wildcrash”, saranno più maturi sia dal punto di vista compositivo che strutturale. Ci stiamo impegnando molto sulla scorrevolezza, sull’impatto e sulle linee vocali. Il titolo non lo abbiamo ancora deciso al 100% ma qualche idea ce l’abbiamo, se vuoi possiamo anticipare i titoli di alcune tracce come “Spell Of The Moon”, “L.F.D.Y.”, “Restless Parasite”, “The Beast Behind Your Back” ed altre ancora. La copertina verrà realizzata dal geniale Ed Repka che tutti voi sicuramente conoscerete!! Ci sarà una canzone molto lunga e oscura intitolata “The Voodoo Cross” non propriamente thrash metal. Chi l’ha ascoltata dice che sembra che i Candlemass giochino a mosca cieca con i Mercyful Fate! Il brano in questione vedrà una collaborazione con Tony Dolan degli M:Pire Of Evil, infine l’album conterrà una cover degli Ira, un gruppo Heavy Metal torinese degli anni ottanta che ammiriamo molto! E anche qualche altra sorpresa! Forse ci sarà spazio x una cover di “Let It Loose” dei Savage o “Ride The Sky” degli Helloween, vedremo…

-Mi dicono che state componendo il brano più veloce che abbiate mai realizzato, “Order Of The Black”, di cosa tratta?

Ahahah sì, ti dicono il vero!! “Order Of The Black” è fin’ora il pezzo più veloce realizzato dagli Ultra-Violence!! Si tratta di una canzone strutturata in 3 sezioni: la prima è la parte con strofe/ritornelli/assolo, la seconda è un break dall’irresistibile headbanging che trascina l’ascoltatore fino alla terza sezione dalla velocità elevatissima (quella di cui ti hanno parlato) con cui il brano si conclude lasciandosi dietro soltanto fumo e macerie! Il testo parla dell’inquisizione, l’istituzione ecclesiastica messa in atto dalla Chiesa Cattolica per indagare e punire chi era in combutta con il maligno. Parliamo della caccia alle streghe, le torture perpetrate dell’Ordine Nero a donne innocenti per ottenere la confessione nel nome di Dio, nella parte finale del brano qualcosa però non funziona per il verso giusto dato che lo spirito arso sul rogo ritorna per far piazza pulita dei suoi aguzzini. Questa canzone sarebbe da ascoltare con i testi davanti. Penso sarà uno dei capitoli fondamentali su cui si ergerà il nostro primo album.

-Quando è prevista l’uscita?

L’uscita dell’album è prevista per Aprile 2013 via Punishment 18 Records, ma non c’è ancora nulla di sicuro… Chi lo sa?? Magari a dicembre finisce il mondo!! Ahahah

-Cosa ne pensate della scena nostrana? Più in particolare riguardo a pubblico, promoter, locali ecc.

Andrea  – Purtroppo la scena nostrana non è delle più rosee e questo rattrista molto perché l’interesse per questo genere da parte di un pubblico più giovane sembra essersi notevolmente ridotto. Stessa cosa per i locali che ti usano per incassare soldi e basta. Purtroppo la scena sta calando a picco e getta nello sconforto molte delle validissime band che oggi ci rappresentano, le quali si sforzano di produrre ottimo materiale e di portarlo davanti ad un pubblico oramai decimato che pare soltanto un ricordo dei bei tempi passati degli anni 80 in cui si faceva casino e si andava ai concerti per ascoltare buona musica, pogare e divertirsi.

-Quali sono per voi i gruppi storici nostrani che hanno lasciato il segno e le nuove leve che in futuro potrebbero riuscirci? Cosa hanno/avevano in più rispetto agli altri, a vostro modo di vedere?

Per quel che concerne il thrash metal degli anni ottanta molto importanti furono i nostri concittadini Creepin’ Death, un incrocio bastardo tra Anthrax e Agent Steel; un altro esempio torinese che inspiegabilmente non riuscì a decollare nonostante le grandi potenzialità e una scorrevolezza del song-writing impressionante. Qualche anno dopo un’altra ottima band thrash furono anche i bresciani In.Si.Dia ma il cantato volutamente in italiano ne limito di molto l’ascesa. Erano molto bravi e tecnicamente preparatissimi! Cos’avevano in più rispetto alle band odierne? L’attitudine! Al giorno d’oggi la scena thrash tricolore però continua ad essere ottima e piena di potenzialità! Gli ultimi anni segnano le uscite di bands di altissimo livello come Game Over, Hyades, Injury, Mad Maze, National Suicide, Penthagon e moltssimii altri!!

-Infine, volete aggiungere qualcosa di cui magari non abbiamo già parlato?

Grazie a tutti per l’attenzione!! E grazie a TrueMetal per lo spazio!! Vi invitiamo a seguire gli Ultra-Violence sulla nostra pagina Facebook: http://www.facebook.com/ultraviolencemetal e a rimanere aggiornati su eventuali uscite/eventi!! Supportate il validissimo Thrash Metal italiano!! Presentatevi ai concerti!! Comprate il merchandise delle bands underground!! Siate animati da passione e non ignorate un genere musicale che quando ti entra dentro non ti molla più!! …THE BEAST IS BEHIND YOUR BACK”
P.S. Sono finalmente disponibili anche le nostre fantastiche maglietteeeeeee!!