Mag-Music: i dettagli del tributo italiano ai Black Sabbath

Di Damiano Fiamin - 11 Febbraio 2013 - 17:30
Mag-Music: i dettagli del tributo italiano ai Black Sabbath

Comunicato stampa Metaversus

Dopo il successo di critica e pubblico dei precedenti tributi (“Generazioni, un omaggio al Santo Niente”, “Simmetrie, un omaggio agli Scisma” e “One of My Turns, a tribute to Pink Floyd”), Mag-Music pubblica il suo nuovo tributo, dedicato a una delle band più influenti del mondo della musica, i Black Sabbath. S’intitola “Hands of Doom” ed è frutto di quasi tre anni di lavoro.

Il contributo che i Black Sabbath hanno dato alla musica moderna è ben più ampio dell’avere creato un genere musicale, l’heavy metal, il che da solo sarebbe già titolo di merito grandissimo. La loro opera è un modello di stile, un archetipo di lavoro, una fusione irraggiungibile di stili, dal blues, al rock, al jazz per finire con le sperimentazioni psichedeliche e prog e l’inserimento di un’orchestra o dei sintetizzatori in una formula rock nuova. I Black Sabbath sono sempre stati avanti ai loro tempi ed hanno guardato con lucida follia al mondo reale per trasfigurarlo in modo esoterico e pauroso. E proprio in questo sta il loro approccio rivoluzionario e innovativo. Avere concepito la musica pop e rock non come un mezzo per rallegrare e confortare l’ascoltatore, ma per minacciarlo e spaventarlo. I lugubri rintocchi di campana e il tuono che aprono in modo inquietante “Black Sabbath” nel febbraio del 1970 ci dicono che gli anni ‘60, gli anni della pace e dell’amore, del flower power e degli hippie, sono definitivamente finiti. È iniziata l’era dell’orrore, della paura della guerra fredda e del Vietnam, della bomba atomica e dell’eroina, tutti temi brillantemente esplorati nello stile surreale di Geezer Butler. Quindi la loro influenza non si è riverberata solo nell’aspetto musicale, ma anche nell’etica di quanti, migliaia dopo di loro, hanno voluto affrontare il lato oscuro della mente umana nella musica. E questo si è manifestato anche nella presentazione grafica, nei testi e nella coreografia degli show che sono diventati un punto di riferimento per tutte le band heavy. I Black Sabbath con Ozzy, quelli del primo periodo, 1969 – 1978, non hanno mai smesso di sperimentare fino all’ultimo cercando sempre di migliorarsi e di trovare nuove soluzioni musicali. Ed è questo il più grande insegnamento che hanno lasciato alle nuove generazioni: cercare sempre di sfidare i propri limiti e non avere paura di osare. Solo dalla personalità e dall’originalità arriva la vera arte.

01. Black Oath – Electric Funeral
02. Buttered Bacon Biscuits – A National Acrobat
03. Confraternita del vuoto immense – Solitude
04. L’impero delle ombre – Snowblind
05. Sergeant Hamster – Into the Void
06. Hopesend – Embryo/Children of the Grave
07. Witche’s Brew – Paranoid
08. Fuzz Orchestra – Behind the Wall of Sleep
09. Viscera/// – Wheels of Confusion/The Straightener
10. Zippo – Wicked World
11. Vitales Exsequiae – Who Are You?
12. Quiet in the Cave – Sweet Leaf
13. Misty Morning – The Wizard
14. Malanoctem – Sabba sanguinario (Sabbath Bloody Sabbath)

È possibile ascoltarlo e scaricarlo gratuitamente dalla pagina Bandcamp di Mag-Music.