Speciale Natale 2012: Headbanging Around the Xmas Tree #1

Di Alessandro Zaccarini - 14 Dicembre 2012 - 10:30
Speciale Natale 2012: Headbanging Around the Xmas Tree #1

La musica e le feste di fine anno sono un connubio che da secoli regala a orecchie e cuori momenti artisticamente indimenticabili. Tra i motivi e le melodie della tradizione popolare, sono proprio quelli dedicati a Natale, solstizi, omoni dalla barba bianca e colline innevate a essersi radicati cosí fortemente nella memoria e nel folklore da essere sopravvissuti forti e incontaminati al passare delle decadi.

 

Una sinergia a cui non é potuto rimanere impassibile nemmeno il mondo del rock piú duro, felice di abbandonare i temi e gli stilemi del resto dell’anno per abbracciare a modo suo accordi maggiori e campanellini festosi. A partire dai primi giorni della nostra musica, da Elvis per intenderci, decine di band si sono prodigate nella celebrazione delle feste. Al di lá dei confini ecclesiali, per una ricorrenza che affonda le sue radici in temi e tempi ben lontani dall’appropriazione coatta delle grandi religioni monoteiste dell’ultimo millennio.

Per alcuni artisti il passaggio é stato quasi immediato e la trasposizione in musica dell’idea delle feste é avvenuta con grande naturalezza. Per altri lo stravolgimento concettuale é stato un passo piú lungo e faticoso. C’é chi ha scelto di ri-arrangiare i vecchi classici, c’é chi ha voluto scrivere di propria mano materiale inedito. C’é chi ha avuto successo, c’é chi ne ha avuto meno. Come sempre succede.

A TM vogliamo celebrare con voi questi episodi piú o meno felici e tocca a me l’onere (e l’onore) di riassumere il meglio di quanto si é sentito in ambito hard and heavy in una classifica senza grandi pretese, che ha piú il sapore di una playlist per un Natale alternativo. Cercando di rimanere fedeli alla nostra ferrea linea editoriale ma non troppo: spazio a tanto glam e prog rock britannico ma anche al southern americano, all’AOR della costa est e a un paio di nomi che difficilmente rivedrete sulle pagine virtuali di TrueMetal. A malincuore niente Frank Sinatra, Wham! e Mariah Carey. Promesso.

Bando alle ciance, vi lascio con la musica che occupa le posizioni dalla 20 alla 11… e appuntamento alla prossima settimana!

Buona lettura e buon ascolto!
 

 

#20. TWISTED SISTER – I Saw Mommy Kissing Santa Claus [US, 2006]

‘A Twisted Christmas’ si piazza a mani basse tra gli album di Natale piú noiosi della storia del rock: un’ora di palm muting e accordi distorti che anche un incapace musicale poteva mettere assieme. La presenza in questa selezione é giustificata come ‘riconoscimento alla carriera’ per una band che ha scritto pagine importanti, anche se é riuscita nell’impresa quasi impensabile per un musicista professionista: quella di rovinare i classici di Natale.

 

 
#19. AC/DC – Mistress for Christmas [AU, 1990]

Da The Razor’s Edge, questa parentesi festiva non raggiunge l’elegante e travolgente carica di Moneytalks o Fire Your Guns ma segna un pezzettino di storia con Angus e soci che approcciano in maniera inedita il Natale. A modo loro, senza il vischio e le lucine, ma con ben altro in mente da trovare sotto l’albero…
 
 

 
#18. HANOI ROCKS – Dead by Xmas [FI, 1981]

Questo é un brano particolare. Malinconico, quasi punk. Un paio d’anni dopo che la canzone fu scritta, a inizio dicembe 1984, l’allora batterista degli Hanoi Rocks Razzle morí in un incidente stradale. Andy McCoy, che scrisse musica e testi nel 1981, raccontó di essersi sentito ispirato da una tragedia che poteva accadere da un momento all’altro… Da allora Dead by Xmas é legata in maniera indissolubile al batterista inglese.
 
 
 
 
#17. TANKARD – Fuck Christmas [DE, 1995]

C’é chi si é sentito ispirato dal Natale in un modo, c’é chi si é sentito ispirato in un altro. I Tankard, band che da sempre si occupa non solo di sbevazzare per i pub di Francoforte, ma anche di denuncia sociale, non si é fatta scappare l’occasione di scagliarsi contro il Natale vuoto e consumista. He was fuckin’ born in August anyway! Sempre eroici.
 

 
 
#16. ROB HALFORD – Oh Holy Night [UK, 2009]

Non siate scettici, questa versione di uno dei classici festivi piú antichi contiene una prova vocale di tutto rispetto e arrangiamenti particolarmente ben fatti. Un’approccio diverso dai tanti che hanno, prima del frontman dei Judas Priest, realizzato cover a valanga.
 

 
 
#15. J. L. TURNER, B. KULICK, R. SARZO, S. WRIGHT – Rockin’ Around The Xmas Tree [US, 2008]

A rappresentare la all-star compilation ‘We Wish You a Metal Xmas and a Headbanging New Year’ spazio a una versione hard and heavy del classicissimo ‘Rockin’ Around The Xmas Tree’. Dall’originale di Brenda Mae (la celebre Little Miss Dynamite) fino alla divertente versione della sempreverde Kim Wilde e quella dei Beach Boys, Rockin’ Around The Xmas Tree é un appuntamento immancabile delle vacanze invernali, che non vogliamo farci assolutamente mancare.
 

 
 
#14. BRYAN ADAMS – Christmas Time [CA, 1985]

Tra i signori indiscussi delle ballate, Bryan Adams non poteva di certo farsi sfuggire l’occasione di una hit natalizia. Esperto artigiano nella forgiatura del brano strappalacrime, la quadrata ‘Christmas Time’ si apre con piano e voce e abbraccia con il suo giro dolce e cullante. In un attimo sarete avvolti nel calore del ritornello armonioso e in uno dei tanti bridge semplici e trascinanti di cui il canadese é assolutamente un maestro. Non uscí mai un video ufficiale, quindi perdonatemi ma dobbiamo accontentarci di quello che passa youtube…
 

 
 
#13. IRON MAIDEN – Another Rock and Roll Christmas [UK, 1984]

Una delle risposte britanniche al rock and roll anni ’50/’60 che spopolava negli US, Gary Glitter ha scritto una delle canzoni piú trascinanti e tradizionaliste di tutto il pacchetto natalizio. La inserisco con piacere tra moment piú heavy e con altrettanto piacere mi lascio trascinare dal suo incedere vivace e frizzante, sicuro che ance voi vi lascerete conquistare da quel sapore di oldie che gli Iron Maiden hanno saputo trascrivere in chiave heavy metal con grande stile, un po’ di chitarre in piú… e una voce particolare.
 

 
 
#12. BON JOVI – I Wish Everyday Could be like Xmas [US, 1992]

Nata prima per fare da B-side a ‘Keep the Faith’ e poi a ‘Please Come Home for Christmas’, questo brano é diventato un classico al pari di tanti altri momenti celebri del rocker del New Jersey. C’é la neve, ci sono i caroselli, non mancano i giocattoli per i bimbi piú buoni, il vischio é disposto… insomma la ricetta é semplice ma perfetta, sia concettualmente che musicalmente. La celebrazione della gioia e della letizia del periodo natalizio a uno dei suoi apici.
 
 

 
#11. LYNYRD SKYNYRD – Christmas Time Again [US, 2000]

Una dozzina di anni fa, i Lynyrd Skynyrd pubblicavano un disco natalizio di tutto rispetto. Tra i brani spiccava un generoso tributo a tutto il blues americano del periodo 1930-1960 e interessanti rifacimenti in chiave southern rock. Tra i diversi episodi validi che popolano il lotto ho pescato il singolo inedito ‘Christmas Time Again’: melodie indovinatissime, la voce di Johnny Van Zant e Babbo Natale alla guida di un pick-up rosso. Perché quando si tratta di lodare l’importanza delle cose semplici e l’accogliente tepore del focolare domestico, pochi sanno farlo come la band di Jacksonville.