Allevi: sì, sono felice che anche i metallari siano tra i miei fan

L' appuntamento Il pianista-compositore, spesso al centro di liti, sarà all' Arena di Verona il 1° settembre con una grande orchestra

Allevi: sì, sono felice che anche i metallari siano tra i miei fan

«Mi rilassano le canzoni dello Zecchino d' Oro» La musica è una strega capricciosa che bussa alla mia testa Meglio rimanere a casa se non si hanno impeto e passione



ROMA - Giovanni Allevi compone «musica classica contemporanea», ma poi fra i cd di Mozart e Rachmaninov nasconde anche un album degli Ac/Dc. È l' ennesima stravaganza del quarantenne autore e musicista di Ascoli Piceno che irrita i critici e i «colleghi» musicisti, ma raccoglie intorno a sé folle di fan degne di una rockstar. «Tanti sono giovani metallari - racconta -. Vado orgoglioso della loro stima, mi hanno incuriosito e ho scoperto che esiste un nocciolo di classicità in questo genere: si avverte un' eco di Wagner nei testi avvolti dall' oscurità, impregnati del senso dell' amore e della morte. C' è qualcosa di dannato nel mio struggermi al pianoforte, nella ricerca del virtuosismo che nel metal si esprime attraverso la batteria e le chitarre elettriche». Poi, ridendo, sottolinea: «Il disco più imbarazzante di tutta la mia collezione è la compilation dello "Zecchino d' Oro" del 1991. La ascoltavo mentre facevo le guardie durante il servizio militare, le voci infantili mi aiutavano a superare la pesantezza del momento. La mia canzone preferita era "Il corsaro nero è andato in pensione"». Allevi non conosce l' indifferenza. A lui non mancano mai impeto e passione: «Se no è meglio rimanere a casa». Davvero il pubblico lo adora («A Napoli 11 mila anime belle si sono strette intorno a me») ma i musicisti classici e la critica accademica massacrano lui e la sua musica. Al giudizio senza appello di Uto Ughi («Un nano in confronto a Horowitz, a Rubinstein. Ma anche rispetto a Modugno e a Mina») è seguito l' attacco dell' Osservatore Romano che l' ha paragonato alla fotografia di un piatto di spaghetti alla bolognese esposta nei ristoranti del centro per attirare i turisti. Allevi alle stroncature contrappone Mozart, Puccini e Verdi («Anche i loro capolavori vennero accolti con parole astiose»), un po' si stupisce («Non capisco perché perdano tanto del loro prezioso tempo a interessarsi di me») e tira dritto per la sua strada che il primo settembre lo porterà all' Arena di Verona con la sua «All Stars Orchestra»: 90 musicisti provenienti, oltre che dall' Italia, dagli ensemble di Londra, Mosca, Tokyo, Monaco di Baviera, Tel Aviv, New York, Seoul e Buenos Aires. In programma la sua «Evolution». «C' è voluto un anno per mettere insieme il gruppo - racconta Allevi che il 9 ottobre terrà un concerto alla Carnegie Hall di New York -. A New York, la Julliard School, quella del telefilm "Saranno famosi" ha indetto un concorso: i più bravi hanno vinto una borsa di studio che gli permetterà di suonare all' Arena». E si stanno già organizzando servizi di pullman che partiranno da tutt' Italia per partecipare al concerto di Verona. «È un onore toccare il cuore della gente con melodie che interpretano il nostro tempo. La musica è una strega capricciosa: bussa alla mia testa, giorno e notte, per dettarmi frammenti che devo comporre». Ai suoi musicisti chiederà di suonare con «gioia, ebrezza e molto rigore. Esprimeremo i suoni della contemporaneità senza l' aiuto di basso, batteria e chitarra elettrica». È una critica al rock più «fracassone»? «Per niente. Però mi piacciono poco le convivenze fra i generi, come le orchestre che accompagnano il pop. Si faceva già trent' anni fa. Oggi queste sperimentazioni mi sembrano datate. Mi interessa di più la purezza». Non è più lusinghiero, anche se espresso garbatamente, il suo giudizio sulle rockstar che si confrontano con la classica come Sting, Paul McCartney, Roger Waters: «Sono convinto che ogni artista debba esprimersi come vuole. Ma se fossi innamorato di un musicista e della sua storia, un suo cambio di pelle potrebbe disorientarmi. Penso che la coerenza paghi sempre, va bene l' evoluzione ma dovrebbe seguire un percorso già avviato: non bisogna mai tradire il pubblico». Sandra Cesarale RIPRODUZIONE RISERVATA Dice di loro Mozart Alle stroncature che gli arrivano, Allevi contrappone Mozart, Puccini e Verdi Ac/Dc Tra i tanti cd di musica classica, Allevi ne conserva uno del gruppo hard rock Ruben e Francesco «Ho la compilation con il mio brano preferito, "Il corsaro nero è andato in pensione"» Paul McCartney Ad Allevi non piacciono le rockstar che si confrontano con la musica classica

Allevi: sì, sono felice che anche i metallari siano tra i miei fan

 

L' avevo già capito dai suoi capelli che non poteva che essere uno di noi

 

Ahahahahahah!!!! In realtà ha una capigliatura che può voler dire molte cose!
Allevi comunque mi piace tantissimo.. Me lo andrei a vedere volentieri in concerto.. se non fosse che mi manca qualcosa che inizia per s e finisce x oldi...

 

è un bravissimo pianista, nulla da dire e le sue composizioni sono molto belle ma c'è da dire che nel Metal ho visto esponenti maggiori. Basti pensare a tutti i tastierist/pianisti di band Metal.... oppure basta ascoltare ad esempio "silouhette" degli Opeth, brano completamente strumentale sul pianoforte, per rendersi conto che insomma questo strumento non è estraneo al Metal e che quindi sia ovvio attragga anche molti Metallari.
Rispetto comunque per questo artista che almeno rappresenta una parte della buona musica italiana.

 

Concordo pienamente! Silouhette degli Opeth è bellissima!!! Il pianoforte non è uno strumento estraneo al Metal....basta anche pensare alle band Gothic....tipo Evanescence( anche se in piccola parte usano il pianoforte).
Comunque è un ottimo pianista Allevi.

 

Io andrei un po' controcorrente: non metto in dubbio la bravura a suonare il pianoforte di Allevi (anche se ne ho sentiti di molto migliori), tuttavia credo che le sue canzoni siano si carine, ma anche, passatemi il termine, inutili. Intendo con questo che le sue sono dei pezzi molto orecchiabili e poco "emozionanti" (almeno dal mio punto di vista), da usare come sottofondo musicale o per passare il tempo. Forse non è molto chiaro il concetto, ma quello che voglio dire è che i pezzi di piano che trovo belli ed emozionanti, quelli che mi piacciono veramente, sono ben altri: mi viene in mente "Picture At An Exhibition" di Mussorgsky o i pezzi per piano di Liszt (questo mio pensiero è forse dovuto al fatto che ascolto parecchia classica). In definitiva, ho rispetto per Allevi ma non mi piace più di tanto, ancor meno se confrontato con i grandi compositori del passato.

 

la semplicità e la pazzia geniale messe insieme.
Onore ad Allevi

 

già l'ho detto, mi irrita tremendamente questo suo modo di fare da beato tra le nuvole che sembra non capire una parola di quello che gli si dice e che guarda perennemente inebetito il pianoforte.
assolutamente NON sono un suo fan e quei pochi metallari che conosco non lo tollerano, forse anche più di quanto non lo tolleri io (musicalmente).

 

anche David deFeis fa un largo uso del pianoforte nelle canzoni dei Virgin Steele ed è un autentico maestro...scusate, ma chi ha detto che il pianoforte è uno strumento estraneo al metal? Per quanto ne so io non esistono strumenti estranei al metal...che ne dica Allevi o chi per lui!

 

quoto entrambi:
1 - ha un pessimo modo di fare e più di una volta ha dichiarato di ritenersi una specie di messia venuto a salvare la musica classica
2 - diciamocelo, fa musica da ascensore (o da spot se preferite)..piacevole, ma nulla di più

 

la cosa non mi stupisce.

Io spero che Allevi si distanzi un giorno da tutto ciò che è stato fatto fin' ora in musica, specie con il pianoforte, per ammettere candidamente che lui fa musica "alla Allevi ", un genere tutto particolare, di cui nessuno un giorno ricorderà il nome.

 

A questo punto, che dite, spingiamo per una sua intervista su TM?

 

Ha davvero dell'incredibile come certa gente continui a seguirlo. Io mi ricordo al concerto a cui andati la marea di boiate incredibili che iniziò a sparare. Giovanni Allevi, grandissimo apologeta di se stesso, protagonista indiscusso del suo mondo di favole, non è niente di più che un ragazzo uscito dal conservatorio che ha saputo ricamarsi attorno un' immagine secondo me del tutto ridicola o quantomeno discutibile. Come si fa a non ridere in faccia ad una persona che ti racconta che toccando da piccolo il tasto del piano si è visto irradiare da un fascio di luce divina che l'ha avvicinato all'Altissimo. Tutti i suoi aneddoti sono permeati di queste stronzate spirituali ed emotive che, a dirla tutta, trovo irresistibili. Da notare tra le ultime svolte quella dell'allevi franceschino, in comunione con la natura, che parla nelle radure coi cerbiatti e gli usignoli.
La sua musica? niente al di là dell'orecchiabile e piacevole (jazzmatic sarebbe "il pezzo jazz" ahaha), da sbellicarsi quando autoproclama le sue musichette appartenenti a una categoria tutta nuova e originalissima, insomma lui, grande ierofante.

 

Ma si parla di allevi o dei manowar?

 

Mi hai ucciso (l'anima...cit.).