Ac/dc

Sì ok ripeto quanto detto sopra, era fin troppo “ipervitaminizzato” per essere un classico album Ac/dc, ma era anche il periodo che imponeva certi suoni un po’ pompati. La stessa voce di Brian lì dentro era più “riverberata” del solito , quasi fastidiosa in certi punti, ma concorderai comunque che pezzi tipo la title track o Sink The Pink non avrebbero affatto sfigurato non dico su un BIB, ma su un For Those... o sul precedente Flick..? Dai..

 

infatti! aggiungerei playing with girls e shake your foundations. Quest'ultima dovrebbe essere fissa in scaletta, ssembra fatta per scatenare il caos live, insieme a who made who. Non capisco perchè non le facciano da secoli

 

Per me "For those..." si regge soprattutto sulla title track, poi ci sono altri pezzi carini ma non paragonabile a BIB

 

Joe Walsh and Brian Johnson Made Music Together

 

ma che capelloni lunghi aveva a metà anni 80 Angus!?????? :sciok:

 

In compenso iniziava ad apparirgli la “chierica” infatti spesso e volentieri la nascondeva col cappellino

 

Cosa che a Brian presumo sia nota da ancora prima di entrare nella band?

P.S. trovo ottimo comunque questa "scusa" del cappellino che adottano molti musicisti gente come Klaus Meine o Phil Campbell per esempio che non hai mai visto senza (per fortuna..) e detto in generale, è quello che farei anch'io, anche se forse però mi romperebbe il fatto di portarlo sempre!

 

I capelli sono per i poser

 

Forse ritengono la chierica poco rock 'n' roll..... Comunque triste o no facendo così passi secondo me inosservato (vedasi foto sotto).

Anticipazione (Spoiler)

 

Per non parlare di Paul Quinn dei Saxon agli inizi , col suo particolare “tupè con visiera” prima di farsi il trapianto stile “glam” a metà ‘80 (inguardabile ) poi ultimamente aveva optato per la più comoda “bandana”

 

in che senso, si è fatto trapiantare i capelli?

 

Sì, durante il loro periodo cosidetto “Aor/metal” di metà ‘80. Se lo guardi sul retro copertina dell’album “Destiny” ti viene un coccolone, sembrava una via di mezzo tra “Blackie Lawless e Robert Smith”