Killing Touch

Obbiettivamente, come capacità tecnico-esecutive, Terenziani è di gran lunga superiore a Bertocchi, e Viony è di gran lunga superiore a Thorsen. E non penso che ci sia un'insegnante di chitarra o cmq un grande chitarrista pronto ad avallare le tue tesi (Thorsen però come compositore è fortissimo, mi piace 'na cifra). Poi non c'è solo la tecnica, e siamo d'accordo.. Ma per lo meno sulla tecnica non si può discutere. Su Pulleri nn dico niente perchè il suo ruolo nei VD è abbastanza marginale, x cui non ho mai avuto l'occasione di sentirlo per bene.

E vorrei anche puntualizzare che non do affatto per scontato che i KT riusciranno ad arrivare ai livelli di notorietà e di vendite dei VD, perchè Olaf è riuscito sempre e cmq a guidare la sua band con grande lungimiranza e creatività, andando anche incontro alle aspettative dei suoi fans. Mentre per i KT è ancora tutto da definire, sono solo all'inzio del loro percorso.

PS: nel mio paese abita un ex-insegnante di chitarra del CPM, ex-collega di Mussida.. un giorno l'ho portato a sentire i Mr.Pig e quando ha sentito Viossy mi ha detto: "Cazzo, da questo c'ho da imparare><><" Poi si tratta di un chitarrista più orientato sul jazz/blues/funky che non sul metal, però finora questa è stata la reazione di tutti i musicisti che ho portato a sentire i Pigs!! Senza parlare poi di Giorgio: voglio dire, di chitarristi molto bravi se ne trovano un po', ma di bassisti come lui io non ne ho mai sentiti, almeno in italia. Bertocchi poi tecnicamente parlando non è proprio da paragonare: stacchi come quello che si sente al minuto 1.39 di The Touch se li sogna di notte:-) Certo, Giorgio di Bertocchi si sogna la discografia.. ma tenendo conto che ha solo 28 anni...

 

Le inevitabili diatribe
Sinceramente però, tutto mi aspettavo tranne che la diatriba su chi è + tecnico(compreso il paragone fra bassisti...ahahah)...fa così anni '90
Io eviterei di affrontare il discorso da questo punto di vista, anche perchè entrambe le band in questione puntano più sulla canzone rispetto alla tecnica
(nel caso dei KT il condizionale è d'obbligo dato che i pezzi sn solo 2per ora).
Parlare di tecnica e di chi è più tecnico lo trovo veramente sterile, soprattutto in luogo di 1 proposta musicale come il power melodico.
Voglio dire, il genere che entrambe le band propongono non è dei più tecnici (in ambito metal) e la riuscita(o meno) delle canzoni è decisamente NON legata a questo fattore.

 

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Sono perfettamente d'accordo! Solo non volevo lasciar passare certe assurdità.. Alla grande:-)

 

Tecnica si, tecnica no..bhaa...
Da quel poco che ho sentito, in effetti, ha una importanza quasi nulla. Questi 2 pezzi mi sembrano abb emozionali...niente male

 

Ti quoto su questo... i KT hanno deciso di darsi come mondo musicale un genere (metal melodico inteso in senso lato) che punta molto di più sugli arrangiamenti ben fatti e sulla melodia piuttosto che sulla tecnica strumentale. La tecnica strumentale viene diciamo "incollata" successivamente, le canzoni funzionerebbero bene anche senza e da quel poco che ho potuto sentire mi sembra che Viossy e JT siano riusciti ad aggiungere tutta quella tecnica per la quale sono giustamente famosi senza appesantire le canzoni. Soprattutto gli interventi di basso, che potevano essere pericolosissimi in quanto il basso non è e non sarà mai uno strumento fatto per gli assoli, mi sembrano fatti al punto giusto e senza strafare. Non parliamo poi di Michele che, a mio modesto parere, su questo disco spara la sua prestazione migliore di sempre e The Touch è solo l'antipasto...

Io, più che avere paura che la tecnica in alcuni pezzi prenda il sopravvento quello di cui mi preoccupo sono le strutture e gli arrangiamenti... non so se avete notato, ma già the touch (che dovrebbe essere una specie di singolo, insomma, la canzone di più facile appeal immediato) è molto elaborata, contiene una lunga parte strumentale eccetera, le canzoni successive mi pare proprio che siano anche peggio. Uniamo questo al fatto che i nostri hanno detto che programmaticamente hanno ricercato di fare gli arrangiamenti più ricchi possibile e il dubbio che mi viene è: non avranno esagerato? Bisogna insomma vedere se questo disco si rivelerà adatto a tutti e non solo a coloro che vogliono mettersi lì ed analizzare tutto al microscopio scoprendo cosa fa ogni singolo strumento in ogni singolo istante. Vedremo.

 

Grande Xan, condivido...La parola chiave è "emozionali", è questo l'importante, cioè se questi due primi pezzi ci trasmettono o meno qualcosa...poi la tecnica passa in secondo piano, e ci saranno i live con i quali tutti si faranno le loro opinioni...anche perchè non ha molto senso fare paragoni tecnici tra i musicisti dei Vision che la maggior parte ha sentito all'opera sui dischi e live, e quelli dei KT che la maggior parte non ha mai sentito se non su questi pezzi...io che li ho visti un sacco di volte posso dirvi che sono davvero fenomenali, e che adoro il modo di suonare di Vioni, così come credo che Jt sia più bravo di Bertocchi, ma anche questa rimane una mia opinione(visto anche che non ho basi tecniche)...e una cosa di cui più di tanto non mi importa...

 

Già.Tra l'altro come prima impressione credo che Luppi potrà sviluppare più liberamente le sue capacità in un gruppo meno "power" come nei Vision Divine. Questo potrebbe dare una maggiore impronta melodica, ricercata, non canonica, e appunto, emozionale ai brani. Spero che i successivi si muovono sulle stesse coordinate

 

Questi 2 pezzi non mi hanno fatto gridare al miracolo, però qualcosa mi hanno lasciato.
La parte centrale del pezzo cantato (voce e piano) è molto evocativa e anche lo strumentale è molto emozionale (ho colto richiami al miglior Elton John, Steve Wonder, insomma cose "di classe" lontane dal power).
Le parti + metal IMHO sono solo carine, tuttavia la performarce strepitosa di Luppi credo la possano sentire tutti (e anche al piano non scherza).

 

Sentiti i brani.

Buone sensazioni. The touch non è originalissima (di power raffinato con inserti pianistici se n'è già sentito), ma comunque è convincente. Still Walking (un filino lunghetta, pensandola a metà tracklist) mi ha colpito di più e mi incuriosisce parecchio sapere se nel disco sarà un episodio a se stante o se invece farà parte di un certo discorso (magari un trittico di canzoni legate fra loro).

Le premesse dunque sono tutte positive.

Non credo che sia inevitabile come cosa, comunque non mi pare neanche un problema.

 

Credo anche io... finalmente sentiremo come canta il vero Luppi in versione metal.

Siccome è lui sia il produttore che il direttore artistico dell'album finalmente lo vedremo messo completamente a suo agio, sia dalle canzoni che dal mixaggio, ed in grado di gestirsi al meglio come artista. Conosco tutti i membri della band che sta attorno a lui (anche io seguo i pigs da tempo immemore) e posso dire che sono persone eccezionali, gente che qualunque compositore vorrebbe avere accanto. No primedonne, solo persone che sanno mettersi al servizio del risultato, anche facendo delle rinunce. Da musicista sinceramente invidio la loro maturità.

 

Quotissimo...Non vedo l'ora di sentire come Michele si esprimerà ora nella massima libertà...poi beh, se le cose non dovessero cambiare cmq molto...non sarei mica tanto triste...

 

Dovremo, almeno in seconda fase, discernere la voce di Luppi dalla qualità effettiva del disco. La sua voce è carismatica e trascinante, ci è nota già e moltissimo, è scontato che aggiungerà già da sola più di una ragione musicale alla sostanza di questo lavoro. Di mio cercherò di isolarla rispetto alla musica vera e propria per farmi un'idea delle ragioni di questo gruppo.

I pezzi su space mi han convinto un po come mi convinsero gli estratti dal suo ultimo con i VD..vale a dire che è nell'economia del disco che determinati brani acquistano una loro peculiare dimensione.

 

Concordo con questo punto di vista.
La voce di Luppi è sicuramente un'arma a favore dei KT, bisognerà vedere se ci saranno anche le canzoni.
Per ora l'impressione è nel complesso buona, ma non mi sto strappando i capelli dalla testa.

 

Sul sito dei Killing potete trovare un link al quale potete ascoltare, ma non solo questo, due brevi estratti da Wheel of Fortune...troppo poco ovviamente per esprimere pareri, ma l'impressione mia personale è più che buona...ah il pezzo in questione era stato scritto da Michele per 'The 25th Hour' , e nel disco ospita Oleg Smirnoff...