Moonsorrow

Hypnolloch, io non leggo un'evoluzione completa del sound dei moonsorrow con questo disco nè vedo al suo interno l'idea di una precisa, nuova direzione musicale. Noto però una variazione su tema rigorosamente incentrata sul concept dell'album.
Non a caso mi trovo a riscriverlo: questo disco mi ha imposto un approccio per la prima volta riguardo la loro musica, nuovo, inedito: più mediato; elemento che mi riconduce alle osservazioni di Forgottensunrise.
Questo mi sento di dire dopo una ventina di ascolti serrati e spontanei.

Questo poi il bivio: un contro è la compresione/esposizione della poetica cui questo disco si richiama (relazione fra stile e testi in primis); altro conto è di là di questa comprensione, apprezzare poco/tanto o non apprezzare l'esito di questa visione musicale.

Personalmente ho compreso poetica e visioni di questo disco e pur non avendo avuto lo stesso tipo di forte coinvolgimento provato con gli altri loro dischi c'è un che di magnetico che mi riesce ad avvicinare ogni volta al sortilegio di questo postapocalittico musicame.

Le ragioni? risiedono nella voce di Sorvali verso la quale si, forse si poteva spendere qualche parola. risiedono nella capacità di creare ancora atmosfere coinvolgenti pur se con qualche avvoltolamento di troppo. Forse è la stima verso questo coraggio a muovermi; nulla vietava loro di reinsistere su con solidate tematiche, senza sfidare come han fatto, l'astrattismo testuale, come ha fatto e rifaranno sempre gruppi amonamarth style.

 

ma della batteria non ha parlato nessuno? io credo che, insieme al cantato, sia l'elemento più distinguibile e caratterizzante dell'album. Non dico che negli altri lavori fossero secondari, anzi, ma qui emergono maggiormente

 

Certo, è importantissima e poi il Tarvonen non è mica l'ultimo pirla A tal proposito consiglio vivamente l'ascolto dei Barren Earth

@Fleba: l'evoluzione completa avverrà con l'album monobranulare :P

 

Minuto 17:44 di "Varjojen Virta"... una delle parti più emozionanti che abbia mai sentito in musica... dire che sia da brividi è dir poco, pochissimo...

 

Recensione molto interessante. per il momento l'album me lo sono fatto prestare, davvero intenso e molto complesso. Molto presto me lo comprerò come farò con il resto della discografia ancora a me mancante (ho solo Kivenkantaja e Tulymyrsky).

 

bello anche il basso a 20:36, davvero inusuale come scelta ma azzeccata per spezzare il ritmo

 

finalmente oggi è arrivato VKKM in stock nell'ordine che ho fatto da cdwow... aspetterò fino a lunedì prossimo per vedere se arrivano anche gli altri 3 cd che ho ordinato insieme, altrimenti attiverò la spedizione parziale.

arf... arf... non vedo l'ora di averlo originale!

 

Sì hai ragione!

 

Vero. E i due rintocchi di rullante prima del blast beat in Tuleen ajettu maa? Oppure l'emozionante parte conclusiva di quest'ultima, perfetto e malinconico finale di un intenso viaggio musicale

 

già
Le mie parti preferite di quel brano sono vocali, cioè il coro a 8:37 (che è secondo solo al coro di "ooooohhh" di sankaritarina) e la voce pulita a 10:48

 

Al minuto 21:13 di Tuleen, Ville non poteva concludere in modo migliore! Quanto invidio delphi & Co. che stase se li godono dal vivo...

 

Si infatti assolutamente rosik

 

Io invece non rosigo affatto, li ho nel bill del Metalcamp che suonano insieme a TROLLFEST, ARKONA e ALESTORM e WINTERSUN

 

Forse, se tutto va bene, ci si vede giu visch! A me bastano Arkona e MS

 

Fantastica esibizione ieri! Proprio elettrizzante, avevo i brividi!
Peccato che abbiano suonato poco...
Va beh, ovvio che sono entusiasta anche solo per un'ora soltanto