1. Il regolamento del Forum è stato ripristinato e aggiornato, lo puoi trovare in ogni momento in basso a destra cliccando su "Termini e Condizioni d'uso del sito". Ti preghiamo di leggerlo e di rispettarlo per mantenere il forum un luogo piacevole ed accogliente per tutti. Grazie!
    Chiudi

L'Università in Italia

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da JonSnow, 2 Novembre 2010.

  1. deopisi

    deopisi
    Expand Collapse
    Guest

    13 Giugno 2011

    scusate non voglio fare il moderatore aggiunto o il rompiballe ma questa roba nord-sud fa proprio cagare e non porta da nessuna parte... al massimo descrivete le università che sapete che non funzionano, magari con dati certi da fonti certe, cosa fareste per migliorare la situazione ecc, penso che sia una cosa costruttiva e utile ;)
     
    #106
    Ultima modifica di un moderatore: 13 Giugno 2011
  2. ador dorath

    ador dorath
    Expand Collapse
    we, the gods

    Registrato:
    20 Febbraio 2009
    Messaggi:
    7.934
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.748

    13 Giugno 2011

    bravo deopisi.... io sto portando la mia esperienza diretta. fallo anche te.

    così si capirà che ogni ateneo (e le relative facoltà) hanno tanta di quella libertà nel gestire le modalità di insegnamento che spesso fare paragoni così netti nel tempo e nello spazio è improponibile...
     
    A ostfront piace questo elemento.
  3. Nodtveidt666

    Nodtveidt666
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    6 Dicembre 2009
    Messaggi:
    1.353
    "Mi Piace" ricevuti:
    52

    13 Giugno 2011

    E quali sarebbero i tuoi dati e notizie?
    Il baronismo per caso? E cosa c'entra con la facilità o meno di un università? Spiegamelo che non ci arrivo proprio.
    Evidentemente stai confondendo le cose(e poi non credere che sia sviluppato ovunque,scandali di questo tipo ci sono solo a medicina).

    Quelle semmai sono mazzette o se preferisci corruzione(ah proposito complimenti per ciò che è successo in Serie A e nel calcio italiano in genere,ma bravi; peccato che io da 2 anni ve lo dicevo che quel campionato era farlocco e voi mi avete preso per pazzo: pareggi dati ad 1.30 e poi gare che finivano puntualmente 0-0 senza 1 tiro in porta :rotfl: gli inquirenti solo ora se ne son accorti,che geni :sadic: ).
    Ma in fin dei conti per il baronismo a te,persona comune,non cambia nulla(anzi si,ma in negativo...se ad esempio devi entrare in una facoltà a numero chiuso oppure in un concorso).
     
  4. ostfront

    ostfront
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    13 Maggio 2010
    Messaggi:
    5.312
    "Mi Piace" ricevuti:
    2.391

    13 Giugno 2011

    una cosa sono i concorsi e uno è entrare in una facoltà . non facciamo confusione
     
  5. JonSnow

    JonSnow
    Expand Collapse
    FOREVER STRONGER THAN ALL

    Registrato:
    19 Settembre 2009
    Messaggi:
    8.134
    "Mi Piace" ricevuti:
    2.106

    13 Giugno 2011

    Avete ragione, e infatti come ho detto sono della vostra stessa opinione.
    Non è di una sfida nord-sud il motivo per cui ho aperto il thread, ma per parlare della situazione dell'università italiana in generale e delle difficoltà dei laureati a trovare sbocchi lavorativi anche a causa dell'università stessa.

    Tant'è che si è più volte sottolineato che il livello di insegnamento (e le difficoltà negli esami) stanno declinando un po' dappertutto.

    Poi esistono casi positivi e casi negativi.
    Io, parlando della mia esperienza diretta nonchè indiretta di amici stretti, ho sottolineato che nell'università dove ho studiato alcune specifiche facoltà offrono un livello di insegnamento molto buono e spesso ottimo, e le modalità d'esami sono tutt'altro che facili (per esempio a medicina esistono esami con doppio scritto e doppio orale... come la metti adesso, Nodtveidt?).

    Del resto sono anche consapevole che esistono nel mio stesso ateneo delle facoltà molto facili da affrontare: per esempio nel mio piano di studi erano previsti degli esami a scelta libera, anche di corsi di altre facoltà. Io ne ho scelti 2 per mio interesse personale, ho studiato bene e ho trovato gli esami di una facilità imbarazzante, tant'è che ho preso 30 e 30 e lode.... ciononostante sono stato l'unico tra gli oltre 100 iscritti di entrambi gli esami a prendere tale valutazione (non lo dico per vantarmi ma solo come dato di fatto).
    Il che mi fa sorgere il dubbio: è l'esame che io ho trovato facile in contrapposizione a quelli del mio corso di laurea e della mia facoltà, o erano gli altri 100 e rotti iscritti (della facoltà) che non avevano studiato un emerito c.?
    Io propendo per la prima ipotesi, visto che il metodo di studio che ho applicato era sempre lo stesso.

    Tutto questo per dire che se trovo qualcuno che invacca un topic pretendendo di dire che al Nord le lauree cascano dagli alberi come pere mature e al Sud c'è l'eccellenza perchè gli esami sono più difficili, rispondo.
    E non per dire a mia volta il contrario, ma perchè sentire queste sparate basate sul niente mi infastidisce assai.

    @Nodtveidt: non ho voglia di mettermi a cercare fonti, anche perchè conoscendoti non servirebbe granchè a farti cambiare idea.
    Abbiamo già avuto esperienza in Tm Football club.
     
  6. Nodtveidt666

    Nodtveidt666
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    6 Dicembre 2009
    Messaggi:
    1.353
    "Mi Piace" ricevuti:
    52

    13 Giugno 2011

    Infatti parlavo in generale,poi ovviamente ci sono anche le eccezioni.
    Ma non farmelo ripetere per la 100esima volta,generalmente(ripeto generalmente,sai che significa?)al Nord ci sono più scritti a risposta multipla e meno orali,punto.
    Ed è così non c'è nulla da fare e ti puoi dare pure con la testa contro il muro(ma non devi prendertela perchè v'invidio infatti anche io vorrei fare ciò dato che molti orali che ho fatto,a mio avviso,sono inutili).

    Non capisco perchè vuoi negarlo,ne conosco a decine che sono saliti su ed hanno finito tutti in regola(mettendo appunto in evidenza,parole loro,che la maggiorparte degli esami sono scritti quindi è più facile completare le sessioni degli esami facendone anche 3 in 1 mese; e non ti parlo neanche di facoltà fesse: frequentano 2 rinomatissime università del nord).
    E ti ripeto non erano geni prima e non lo sono ora dopo la laurea(avendoli incontrati di tanto in tanto durante le varie feste e l'estate dato che son amici delle superiori del mio quartiere),quindi anche non avendo frequentato facoltà del nord mi sono fatto la mia idea.
     
    #111
    Ultima modifica: 13 Giugno 2011
  7. deopisi

    deopisi
    Expand Collapse
    Guest

    13 Giugno 2011

    lo farei ma il mio corso di laurea è stato chiuso recentemente, pare più per motivi "politici" che per carenza di iscritti, comunque se mi viene in mente qualcosa un minimo utile e intelligente lo farò ;)
     
  8. Percifall von Urlinger

    Percifall von Urlinger
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    15 Febbraio 2010
    Messaggi:
    3.684
    "Mi Piace" ricevuti:
    199

    13 Giugno 2011

    perchè te che facevi??
     
  9. Super Killer

    Super Killer
    Expand Collapse
    New Member

    Registrato:
    11 Giugno 2011
    Messaggi:
    5
    "Mi Piace" ricevuti:
    2

    13 Giugno 2011

    Io non capisco quelli che vorrebbero l'università più difficile, ragazzi guardate che c'è già da farsi un mazzo così per laurearsi, non per quanto l'utilizzo della testa ma per la disciplina che ci vuole nel memorizzare le quantità esagerate di informazioni che ci vogliono per passare ogni esame. A questo va aggiunto un carico di esami a dir poco incredibile, meno male che recentemente con le riforme hanno snellito il numero di esami per anno.

    Secondo me non è con la quantità che si va avanti, qua bisogna incentrarsi sulla qualità. Inutile sommergere menti fresche e giovani di ore e ore sui libri, e c'è pure gente che critica che al nord ci sono meno orali ed è più facile passare gli esami, ma ci mancherebbe altro.

    Mi sono perso, dicevo che bisogna puntare sulla qualità, qualità degli iscritti e qualità dell'insegnamento, non sulla quantità. Bisogna ridurre seriamente sia le ore passate sui libri, e questo perchè penso che se uno è sveglio e ha una testa che vale, tenerlo sui libri vuol dire sprecare intelligenza e potenziale produttività, quindi bisogna cercare la quantità ideale di studio che tenga conto del trade off tra preparazione e produttività buttata nel cesso per imparare a memoria 200 pagine di MINCHIATE.

    La stessa cosa vale per il liceo, secondo me è inutile tenere ragazzi che sono ADULTI tutti questi anni tra i banchi di scuola come se fossero dei bambini. L'istruzione va snellita, andrebbero definiti obiettivi precisi e fattibili, e fare in modo che uno possa completare la sua istruzione e sfruttare la sua gioventù in qualcosa di produttivo. Non bisogna invogliare i ragazzi a perdere più tempo del dovuto senza produrre, questo vale sia per i deficienti che per gli intelligenti allo stesso identico modo.

    Secondo me anche università come ingegneria potrebbero ridurre drasticamente il carico di studio. Magari mettono il numero chiuso basato su test d'ingresso o test del qi, poi il curriculum per la laurea dovrebbe essere il più snello ed essenziale possibile, la formazione la si deve fare sul lavoro ed è inutile sperare che l'università prepari dei ragazzi direttamente per il mondo del lavoro, bisognerebbe puntare sulla flessibilità.
     
  10. Zanna

    Zanna
    Expand Collapse
    Soldier of fortune

    Registrato:
    5 Gennaio 2005
    Messaggi:
    6.298
    "Mi Piace" ricevuti:
    2.101

    13 Giugno 2011


    Classico messaggio di chi si è formato un'opinione tramite il discorso riportato dall'amico del cugino dello zio del suocero della nipote...
    E di chi fa di tutta l'erba un fascio.
    Cambia facoltà e vieni a fare economia alla Cattolica di Milano o alla Bocconi e poi ne riparliamo.
    Ti consiglio, per esempio, l'esame di Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda.
    Così strutturato: parte teorica + parte pratica (+ orale).
    Per passarlo devi superare in maniera sufficiente sia l'una che l'altra.
    Se nella parte teorica lasci in bianco una domanda o comunque non rispondi in maniera sufficiente ad una di questa domande (domande che ti vanno a richiamare per esempio il capitoletto 2.3.5.1 relativo a IAS e principi contabili per nulla facili o immediati , spesso di 3-4 righe... e se non lo sai a memoria... sei fottuto) sei BOCCIATO, comunque sia andata la parte pratica.
    Se nella parte pratica (di contabilità e bilancio) fai più di 2 errori ritenuti gravi, sei BOCCIATO, comunque sia andata la parte teorica.
    Io l'ho fatto 6-7 volte prima di superarlo e la situazione generale era questa, pressapoco...

    Poi vediamo se tu e i nonni del bar sport fate ancora questi discorsi qualunquisti sulle università del Nord.
     
    #115
    Ultima modifica: 13 Giugno 2011
  11. Nodtveidt666

    Nodtveidt666
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    6 Dicembre 2009
    Messaggi:
    1.353
    "Mi Piace" ricevuti:
    52

    13 Giugno 2011

    Siamo su lunghezze d'onda completamente diverse.
    E poi mi nomini un esame ma bisogna vedere anche gli altri.
    Ovvio che il professore stronzo o l'esame difficile lo si trova ovunque.
    Infatti i miei "attacchi"(se così si possono chiamare)erano generali,non certo mirati alla singola facoltà o addirittura al singolo esame.

    In linea di massima ti posso dire che al politenico di Bari circa 4-5 anni fa,un appello di Analisi I(per i corsi di ingegneria informatica e dell'automazione)venne passato da 2 persone su circa 100 partecipanti(ora non dirmi "evidentemente nessuno aveva studiato" perchè fare ingegneria e non voler studiare analisi,bè mi pare un pò strana la cosa).
    Così come nella gran parte delle facoltà scientifiche(chimica stessa,geologia,fisica e la stessa ingegneria)è quasi impossibile superare chimica(conosco persone che hanno ripetuto l'esame 20 volte,io mi son fermato a 9; quando dico 20 volte non è un modo dire son proprio 20 volte).
    E non credere che sia un problema di "non studio" ma proprio di difficoltà dell'esame stesso.
    Pensa che io sono riuscito a superarlo dopo averlo fatto 6 volte ma poi son stato segato all'orale ed ho dovuto rifare lo scritto(ripetuto altre 3 volte e poi son riuscito finalmente a superare anche l'orale ma c ho perso 1 anno e qualche mese).
    Ti dirò di più in molte facoltà d'ingegneria,chimica è un esame di merda che non vale niente(o quasi): solo 3 crediti(eppure c'è questa tradizione di merda che vuole che l'esame non lo si possa passare subito ma bisogna farlo un tot di volte e quindi ci si attacca anche alle virgole nella valutazione).
    E poi scusa io devo incazzarmi per forza quando sento che da altre parti si passano esami di Fisica I o II in 2-3 mesi,quando qui si sta circa 1 anno e mezzo per farli :roll:
     
    #116
    Ultima modifica: 13 Giugno 2011
  12. deopisi

    deopisi
    Expand Collapse
    Guest

    13 Giugno 2011

    giustissimo! Anche perchè sfido chiunque a ricordarsi tutto ciò che si studia (svariate formule, elenchi, leggi, ecc) dopo un po' di tempo dal superamento dell'esame
     
  13. ador dorath

    ador dorath
    Expand Collapse
    we, the gods

    Registrato:
    20 Febbraio 2009
    Messaggi:
    7.934
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.748

    13 Giugno 2011

    In parte sono d'accordo con l'utente che auspica un alleggerimento dei programmi.

    io parlerei piuttosto di un aggiornamento dei programmi, una razionalizzazione e una ridistribuzione degli argomenti. molti programmi sono obsoleti, superflui, vengono ripresi in maniera più approfondita successivamente (in teoria non sono male le infarinate, ma spesso per una continuità logica si è costretti a presentare argomenti presentandoli in maniera non propriamente "scientifica").

    in ogni caso sono assolutamente contro pesanti alleggerimenti: studiare e il metodo di studio sono fondamentali, non tanto il nozionismo. non è una questione di essere libreschi, è questione di esercitare continuamente la mente, l'elasticità, logica, memoria, intuizione. i laureati sono un patrimonio di capitale umano, futuri lavoratori nel campo dell'intelletto, non per lavori manuali.
    occorre tenere presente che quando si lavora, serve sì esperienza, ma anche essere profondi conoscitori della materia. non è che nel momento del bisogno si dice "fermi tutti, vado a controllare i miei appunti"...
    per cui, dai non esageriamo con determinate affermazioni :)

    anche perche' spesso capita sentirmi dire "eh vabbè, ma sono cose che si studiano al secondo anno...".... e con ciò? se è una formula fondamentale occorre saperla per sempre!

    poi è chiaro, occorre essere anche svegli e conoscitori del proprio piano di studi: sarebbe opportuno quindi essere in grado di capire in itinere ciò che diventa o diventerà fondamentale per la propria professione e cosa si imparerà solo con l'esperienza sul campo.

    la questione del numero degli esami a cui si rimbalza non è sintomatico di nulla. o almeno in parte, non a senso unico.
    parlerei anche di poca serietà. in quanti una volta che hanno completato lo studio dell'esame iniziano a provare a ripetizione l'esame? per questo sarebbe opportuno tenere conto anche dei rimbalzi all'esame.
    perche' senno' poi fate passare il messaggio "provo, prima o poi una botta di culo (leggi: mi chiedono questioni che so a menadito) l'avrò".
    il fatto che ci siano esami scoglio con promozioni intorno al 2/4% è giusto che ogni tanto ci siano. spesso i professori lo fanno solo per sfizio. altre volte diventano propedeutici per sfoltire i pretendenti.

    e queste percentuali all'epoca per alcune facoltà a Pisa erano assolutamente la normalità, tutti corsi del primo anno. derivanti da una chiara volontà: il consiglio non vuole il test d'ingresso? lo facciano noi docenti alla fine del primo anno. per cui oltre a programmi chilometrici aggiungevano prove d'esame molto difficili.

    e io sono d'accordo: perchè il mondo del lavoro è molto piu' competitivo dell'università, ci sono molti piu' squali, oltre a studiare continuamente in piu' c'e' la responsabilità del lavoro.
    sembra una frase fatta ma una delle funzioni della scuola, e quindi dell'università è il fatto che devono essere una palestra per la vita.
    se non ci si mette a dura prova durante l'università, come si pretende che nel mondo del lavoro si superino ben piu' difficili prove, specialmente di stress?

    poi è chiaro tutto dipende dalla materia e dalla facoltà. per esempio ci sono lavori che si basano poco su quale base si inizia a fare esperienza lavorativa. altri lavori invece si basano proprio su questa base.
     
    #118
    Ultima modifica: 13 Giugno 2011
  14. Zanna

    Zanna
    Expand Collapse
    Soldier of fortune

    Registrato:
    5 Gennaio 2005
    Messaggi:
    6.298
    "Mi Piace" ricevuti:
    2.101
  15. deopisi

    deopisi
    Expand Collapse
    Guest

    16 Giugno 2011

    ovviamente dovrebbe essere una cosa ben ragionata, non eliminando capitoli a caso :hihi:
     

Condividi questa Pagina