Politica italiana

Hey! Grande idea!

 

Il problema non è un blog spazzatura che ti dice di uccidere gli ebrei o il primo che ti capita a tiro. Il problema è che salta il filtro del cervello della gente che dovrebbe dirti di non farlo.

Tempo fa (ora provo a fare uno schemino ):
Input dalla società (TV, amici, giornali ...)
v
Cervello
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Morale
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Buon senso
v
Azione/parole

Ora:
Input dalla società (TV, amici, giornali ...)
v
Azione/parole


Mancano a tantissime persone tutti quei filtri che un tempo c'erano ed erano più forti. Non è internet il problema, perchè è come il mondo reale, ci trovi di tutto, è che si passa dal sentire all'azione senza pensare.
Le gente non pensa più e quindi non filtra più quello che sente o vede

 

immagina allora il problema dei pruriti intimi come si risolve

 

Ho letto che, secondo una ricerca scientifica, internet smuove i nostri impulsi più animaleschi. In pratica siccome c'è il porno alla portata di tutti non ti devi più vergognare di osare di pensare di poter entrare in un sexy shop.
Così anche i blog sono diventati la fucina delle cazzate, ed infine posso leggere su Wikipedia cose dell'altro mondo.
Insomma internet ci protegge (illusoriamente) dall'anonimato, e quindi, come se ci mettessimo un mantello dell'invisibilità, pensiamo di poter far di tutto, un po' come nelle fantasie più segrete e recondite del vicino di casa.

 

La rete è come un grande parco, avete in mente il tipo che si presenta con un cartello attaccato addosso e dice che la fine del mondo è vicina, in passato a Londra, New York o altre grandi città impazzavano certi personaggi che lanciavano le sfide più improbabili, oppure gli annunci più strampalati proprio in grandi luoghi d'incontro come i parchi.
Oggi in internet, il più esteso luogo d'incontro virtuale che si conosca, gli stessi visionari o illuminati possono proclamare le follie o le realtà più inimmaginabili, sia che si parli di Vikernes, Zirinovskij o Giulietto Chiesa e B. Grillo sia che si parli di un perfetto sconosciuto.
Sta alla sensibilità di chi legge, capire dove stà la notizia, opinabile, valida, parziale, ma pur sempre tale, oppure la follia acuta, l'istigazione a delinquere, il delirio puro.
Porre limitazioni, per'altro mascherate da una non si sà bene che tipo di tutela del copyright, è una cosa profondamente ingiusta, perchè punisce migliaia di siti di informazione e milioni di liberi pensatori, che possono scrivere cose sbagliate oppure ovvietà, ma sicuramente danno spunto alla crescita del libero pensiero.
Quanti di voi almeno una volta non hanno letto qualcosa di interessante, un punto di vista che ancora non avevano considerato soltanto nel forum di Trve-Metal?
La libera informazione non si censura - punto.
Se non vogliamo assomigliare a regimi, che tanto esecriamo, dobbiamo pretendere che la politica rispetti i nostri diritti, primo fra tutti la libertà di pensiero.

 

magari noi (ristretta cerchia di persone) ma ci sono molte di più che non si pongono questo problema e che pendono dalle bocche di chi governa (non è un discorso politico, ma di diritti). In Corea del Nord vi è un tale controllo, che la gente è portata a credere che sià il paese migliore del mondo .

il quesito è: come smuovere le persone che non pensano; crearle pensanti si può, ma cambiarle ?

 

Non credo che in un regime come la C. del N. possa esserci un movimento di opinione compiuto, la gente soffre e basta.
L'arretratezza di una tale condizione pone al primo posto altre necessità di primaria importanza, come la libertà fisica, o la lotta alla malnutrizione.
La libera informazione credo interessi maggiormente altre realtà, l'Iran per esempio, una demo/teo-crazia, con libere elezioni, che nasconde profonde contradizioni. Il popolo degli studenti per esempio non può avere propri rappresentanti, perchè continuamnete boicottati, grazie ad internet però il pensiero politico di milioni di giovani cresce e si espande sempre più. La cina, che censura e opprime il libero pensiero. Stiamo parlando di stati evoluti che ormai hanno contatti diretti con tutto il mondo, Italia compresa.
Pensare che in Italia si possa anche solo immaginare un vincolo per limitare anche minimamente la libera circolazione delle idee in rete mi atterrisce.
Ci rompono i coglioni con le intercettazioni sugli indagati, e poi ci promettono che sarà impedito postare in internet il filmato di un ministro che ci considera dei cretini, perchè sconveniente che si riconosca la loro vergognosa arroganza, ma più semplicemente vorrebbero impedire filmati e dichiarazioni di politici che potrebbero essere usati dall'opinione pubblica per inchiodare i politici stessi alle loro responsabilità, oggi con internet è facilissimo dimostrare la disonestà intellettuale di un berlus-clone qualsiasi.

In sintesi, credo sia possibile cambiare opinione e crescere, basta avere un'informazione libera e poterne abbracciare le idee liberamente.
I disonesti intellettualmente temono la libera informazione...

 

Il governo sta da anni cercando di non crearle più pensanti distruggendo la scuola pubblica. Per fortuna internet sta colmando questa lacuna secondo me. Se ne sono accorti e adesso cercano di controllare internet.
Se la libertà di espressione e di critica (costruttiva) che ora c'è su internet crolla, siamo in balia completa dei nostri politici e di quello che vogliono farci pensa o crescere ...

La libertà e la cultura sono le prime cose che vengono represse quando si cerca di instaurare una dittatura! Ricordiamocelo!

 

E chi sé lo dimentica...

adesso noi parliamo in questo topic e ci aggiorniamo a vicenda sulla situazione interna, non in modo completo probabilmente, ma non siamo su un forum politico .
Ma siamo una minoranza di utenti . al di là della nostra piccola realtà, molti questi pensieri non li hanno neanche mai sfiorati, o peggio li sanno ma non fanno nulla col pensiero malato "tanto io cosa posso fare" e rimangono a vivacchiare . La libertà e la cultura... bisogna trasmettere prima questi concetti, ma se non vi è questa trasmissione di valori, si rimane a pensare solamente il pensiero preconfezionato dal potente di turno . E ci si ritrova ad essere delle macchine senza pensiero .

 

più che altro,esistono sei miliardi di definizioni diverse di "libertà" e "cultura" ed è complicato mettersi d'accordo...

 

si effettivamente, si comincia già con delle difficoltà .

 

Tre settimane fa sono risceso a Catania , mi sono stupito di vedere nonostante la crisi e l'elevata percentuale di disoccupati molte macchine nuove in giro e centri commerciali architettonicamente molto validi che spuntano come funghi. Mi sono chiesto, ma in Italia (in particolare al sud) stiamo davvero cosi' male? La risposta l'ho trovata pochi giorni dopo quando un mio carissimo amico mi spiegava che in famiglia si possiede piu' di una macchina ma che se ne assicura solo una ( assicurazioni troppo care mannaggia ), allora si che ho capito.
Si cerca di mantenere uno stile di vita basato sull'apparenza, grazie anche alla nostra televisione, rinunciando non allle automobili o alle televisioni a schermo piatto ma alle assicurazioni ai pagamenti condominiali al pagamento delle tasse etc. etc.
Insomma questo ci insegna la politica e questo noi attuiamo nel quotidiano.
Ognuno e' libero di fare le proprie scelte ma a me sembra che in italia siamo schiavi di una mentalita' che ci rende degli automi.

 

Si tratta della società di Lucignolo, del Grande Fratello, come hai detto tu, dell'apparenza.
Si tratta di egoismo: una volta che sto bene io, la cosa pubblica e gli altri possono pure morire di fame e stenti.
Solo che questo sistema sta collassando su sé stesso e, parlo per il nord, si cade nel ridicolo.
Macchinoni di lusso piene di gibolli e tenute da schifo perché il carrozziere e la manutenzione costano troppo, ESATTAMENTE come gli zingari che tanto disprezziamo;
Case popolari fatiscenti, perché l'ALER non ha soldi per sistemarle da cui escono orde di barbari vestiti D&G, Armani, Fendi e quant'altro;
Gente che va a fare la coda alla mensa dei Frati Cappuccini che quando gli suona il telefonino non è quello che trovi nelle patatine, ma un iPhone cazziemazzi da 650€;
Gente che ha più pollici di televisore che metri quadri di casa;
Colleghi che macinano dalle 120 alle 160 ore mensili di straordinari per andare a mangiare al MaGriffe (280€ in due);
Amici che chiedono prestiti su prestiti per acquistare il superfluo e poi piangono perché con tutte quelle rate non arrivano a fine mese...

Io sinceramente li derido tutti quanti, non mi fanno pena, perché la loro schiavitù se la sono creata da soli, quindi non possono venire a lamentarsi.

Se si misura il proprio passo e si tengono i piedi ben piantati per terra, anche in questo tempo di crisi non è affatto difficile sopravvivere.

 

Partiamo allora da una base comune:

libertà: essere libero di pensare ed esprimere la propria opinione nel rispetto degli altri (non ledere l'altrui libertà) senza il rischio di venire bollato come eretico o anarchico

cultura: la cultura non è sapere a memoria la Divina Commedia ma è la capacità in base a quello che conosciamo (di nozioni sulla storia, filosofia, scienza ...) di riuscire a tirare fuori un pensiero proprio articolato e in modo da non farsi manipolare (o essere rpesi per i fondelli) dagli altri nel pensiero e nelle parole


La cultura serve a pensare con la nostra testa e la libertà serve a potere esprimere quello che si pensa. Sono correlate tra di loro molto strettamente e in una società che si definisca civile e a maggior ragione democratica devono essere garantite a tutti!

 

Proprio quello che volevo dire io

Assurda questa cosa delle macchine, ho visto BMW ed Audi da 80 mila euro a testa mezze fracassate girare per la citta', cosa impensabile a vienna, neanche le macchine vecchie sono tenute in questo modo.