Topic sui Dream Theater

ritengo opportuno dire una cosa...w tutti quelli che hanno ascoltatoil disco e che non a priori perchè sono i DT danno 1000 all'album...a me questo cd non dice niente...anzi dice troppo...mai sentito un petrucci così,orfano di Mike,quello vero.
non sparo provocazioni.dico solo che se avessero cambiato nome e avessero fatto questo cd,avrebbero preso sempre un 6-.roba trita e ritrita,come succedeva da molto tempo ai dt,ma con la differenza che non hanno neanche più il sound dei dream.
rassegnatevi,black clouds è stato l'ultimo,e come sentivo da molta gente prima,chi mette in discussione a count of tuscany non ha IL DT NEL SANGUE.
chiudo dicendo un ultima cosa...ricordatevi che questo cd non rimarrà in testa a nessuno,nessuno.benvenuti ai nuovi fan dei DT moderni.perchè si sono accaparrati una nuova fetta di mercato,ma con altra musica,non la loro.
è un opinione la mia,spero non scaturisca brutte risposte o che possa suscitare ire.ogniuno dice la sua.lo spero vivamente che sia ancora così,dire la propria.

 

rassegnamoci, zarathustra ha parlato

 

ora a parte critiche e recensioni varie, questo mi pare alquanto opinabile.
non vedevo una stroncatura così dai tempi di Love Beach degli Emerson Lake & Palmer! (che francamente un pochino la meritavano pure)

 

Sono semplicemente modi completamente diversi di intendere e di fare musica. Così come non puoi giudicare un lavoro di Kandinskij utilizzando lo stesso metro di giudizio che utilizzeresti per, chessò, Raffaello. O, ancora peggio, disegnare un pastrocchio a caso e spacciarlo per arte moderna perché tanto "Picasso ha fatto la stessa identica cosa".

Gli Spiral Architect hanno scelto quella peculiarità stilistica non tanto per voler proporre un ipertecnicismo fine a se stesso, quanto come mezzo espressivo per comunicare delle sensazioni in particolare - poi la proposta può andare giù o meno, questo è secondario. E la stessa cosa si può dire anche dei Between the Buried and Me, i Dillinger Escape Plan, Devin Townsend e via dicendo - e bada bene, in tutti i casi ci troviamo su territori ben distanti dai Dream Theater.

Dal momento che opti per una proposta musicale melodica e tutto sommato "standard" come quella dei DT, il minimo che ci si può aspettare è una organicità di fondo che tenga ben salde le varie parti della canzone - cosa che spesso e volentieri negli ultimi dischi è venuta a mancare, anche se il trend, da questo punto di vista, è tutto sommato positivo (leggi: ora si avverte molto meno che in passato). E con organicità non si intende linearità, ripetitività, prevedibilità e altro: A Change of Season è una canzone lunga, articolata e imprevedibile, eppure tutti gli elementi presenti concorrono a sviluppare la canzone in maniera assolutamente organica - detta in gergo "non c'è una nota fuori posto".

 

non sogno più.non è più quel sogno...non sono più loro.
ah per quanto riguarda dreamtheater84...non parlavo con te,ma con i veri fun dei DT,scusami...scusa la provocazione,ma andava fatto,per un semplice motivo,la maleducazione ce n'è sempre tanta in giro,ecco perchè ho scritto 2 righe sotto al commento di prima,per non avere queste cose.ma tu hai colto la palla al balzo.tieniti questo disco ben stretto,se tipiace sono contentoper te...io ho sprecato un pò di soldi

 

Sul tuo giudizio niente da dire...è il tuo.

Quanto al giudizio generalizzato sull'opinione dei fan, è semplicemente sbagliato.

Basta che vai sui forum esteri è scoprirai che il 99.99% pensa che questo sia, nel bene o nel male, un ritorno al LORO sound.
Ci si sta addirittura scannando se assomigli sin troppo a Images & Words. (secondo me no...ma il dibattito è quello)

E (più o meno) l'80% dei fan nel mondo sembra apprezzare molto il disco.

E quasi tutti concordano sul fatto che sia un "grower".

Queste non sono le MIE opinioni ne quelle "giuste", ma quelle che puoi tranquillamente leggere su tutti i forum (esteri, of course...)

 

mah, questa cosa del copia/incolla credo sia solo una sensazione del tutto soggettiva che fooorse (non sono un esperto) non ha riscontri tecnici

 

Mi accodo ad Andreab, ecco i miei voti ai singoli brani:

On the Backs of Angels – 6,5 - Senza infamia e senza lode
Build Me Up, Break Me Down – 5 – Si salva solo il ritornello molto melodico.
Lost Not Forgotten – 8 – Cambi di ritmo, grande parte strumentale.
This Is the Life – 6,5 – Molto in stile Wither…alla lunga potrebbe stanacare.
Bridges in the Sky – 8 – Si poteva ricavare qualcosa in più...
Outcry – 9,5 – Che dire, un semicapolavoro. Una parte strumentale da folli!
Far from Heaven – 9 – Tanta roba.
Breaking All Illusions – 9,5 – Giusto perché la perfezione non esiste.
Beneath the Surface – 9,5 – Dopo Breaking All Illusion....emozioni allo stato puro

 

che poi sempre qui (Opeth forum, credo) leggevo forse la cosa più sensata che ho letto su un forum ultimamente:


se una band propone nuovi approcci alla sua musica, allora "noo, per me sono finiti, questo non piacerà a nessuno "

se invece propongono su per giù il vecchio sound allora "naah, che palle sempre le solite cose già sentite"

perdonatemi, ma è bello delle volte andare sul sicuro con dischi come questo, sentirsi a casa in un certo senso senza cercare altrove proposte musicali buone si, ma stravaganti anche :P

 

ma perchè questa opinione ti sta bene e la rece no?

 

Vasco Rossi - Un Senso - YouTube

 

Primo ascolto 7,5, decimo ascolto 7-

1. Strumentalmente ha delle parti che valgono il passato, ma è tutto troppo collages. Troppo piatte le linee vocali che tarpano le ali e affossano ogni pretesa di emozione.

2. A me Build Me Up, Break Me Down è piaciuta

3. Petrucci si riscopre solista raffinato mettendo un po' da parte il freddo shredder. Rimane il suo difetto storico: l'incapacità di dare un suo marchio al riffing, sempre poco dinamico e creativo. Per un confronto a livello di groove, sentire l'attacco di Iconoclast di Michael Romeo (lui si che shredda all'inverosimile sul nuovo disco dei Symphony X, ma vista l'attitudine 90% metal e 10% progressive, quelle scale aggressive e iperveloci sono perfettamente funzionali).

4. Mike Mangini è una delusione immensa, speravo tirasse fuori un drumming personale e invece scimmiotta (male) Barbablu.

5. Labrie è finito. Io penso al non eccezionale Octavarium che era strumentalmente molto povero e poco prog, ma aveva il suo punto di forza nelle linee vocali (veramente emozionanti...). Se dovesse recuperare quella verve e Rudess e Petrucci decidessero di limare un certo eccessivo manierismo tecnico, prevedo un ottimo album in futuro.

6. Nel complesso massacra gli ultimi 2 ignobili dischi, ha più respiro di Train Of Thought, ed è sul livello di Octavarium, quasi fossero due lavori che si compensano e compenetrano con i loro difetti e pregi.

7. Myung finalmente frizzante quasi come nel lontano passato

8. Rudess efficace nella scelta dei suoni, fra vintage ed elettronica. Promosso.

9. La produzione è inascoltabile.

10. Voti alla tracce:

On The Backs Of Angels 6

Build Me Up, Break Me Down 7

Lost Not Forgotten 5

This Is The Life 7

Bridges In The Sky 6,5

Outcry 7,5

Far From Heaven 6

Breaking All Illusions 8,5

Beneath The Surface 6

11. Voti ai singoli:

Labrie 4,5

Petrucci 8

Rudess 7,5

Myung 7

Mangini 5,5

12. Penso che l'idea di ricalcare la struttura dei brani di Images And Words sia una forzatura che ha pregiudicato tanti buoni spunti del disco.

13. Obiettivamente è un disco discreto, provate a metterlo a confronto con Aquarius degli Haken, capolavoro progressive dei nostri tempi...

Vorrei sapere cosa ne pensate della prestazione di Labrie in Octavarium, forse l'unico album dei DT dove la voce è lo strumento dominante...

 

disco del 2010 senza dubbio, forse come annata ci metto pure gli Spock's Beard, ma quell' Aquarius per me è stato qualcosa di sorprendente.
fine OT

 

Perchè la recensione è (nel voto ed in parte nei commenti) prevenuta.
Sempre nella mia opinione, of course.
E, sempre secondo me, se uno pubblica una recensione, deve accettare sia criticabile.

Per un utente è diverso. (anche se non sono d'accordo con un parere)

Per lo stesso motivo non trovo carino che un moderatore o l'autore critichi una critica ad una recensione...(ops, sto andando in loop)

Se mai finirete sul sito dove pubblico le mie cose (di tutt'altra natura...), sarete liberi di criticarmi fino ai limiti dell'insulto...

 

eppure, a stò punto, potrei anche pensare che una Metropolis abbia una parte strumentale che non c'azzecca molto con il resto della canzone, eppure è una sorta di manifesto del prog-metal, o cmq una sorta di opera a cui tutti fan riferimento quando si parla di progressive metal.

In una OUTCRY (non sto paragonando i brani in question dal punto di vista del bello/brutto) c'è una sezione strumental emolto lunga, ok, ma cos'ha che non c'azzecca? per me ha la stessa pertinenza di una "metropolis". Anche una Erotomania ha una struttura intricata e solo alla fine ritorna sul "tema principale". Una Overture 1928 è una strumentale che presenta tanti temi al suo interno 8i temi del concept), ma è varia e sembr aun collage. Per non parlare di quel incredibile brano che è "Dance of eternity".
Ecco, la aprte strumentale di Outcry ha ricordato a più riprese le sfuriate tecniche di Dance of eternity.
Ma non mi sogno di dire che osno "a casaccio". uno studio ci sarà stato dietro.
perchè dance of eternity è un capolavoro e Outry è un "cafo-lavoro"?

Appunto come kandisky, nesusno si sognerebbe mai di dire "eh, ma son colori messi a casaccio", non credo che i DT si sian mesis a tavolino e detto: "mettiamo stà roba qui, pure che non c'azzecca, chi se ne frega???"

Dico, uno studio dietro a stè robe c'è cmq, che poi piaccia o meno, o che suoni cacofonica come cosa o altro, bah, ma nulla è casuale per me.

Lo stesso per gli Spiral architect: ok, hanno un modo di intendere la musica in quella maniera. Ipertecnica. Ma quando c'è uno shredder che frulla note a destra e a sinistra viene criticato dai più di essere inespressivo e freddo 8sto facendo un discorso generale non sul sito).
O ci piace l'ipertecnicismo o no. Non possimao amare una cosa ipertecnica e sputare su un altra cosa ipertecnica.
Non so se ho spiegato bene il mio concetto.