Tm best Movie 2.0

thunder, stalker non è passato promettimi di guardarlo lo stesso prossimamente e di farne un commento... è dello stesso regista del tuo amato andrej rublëv

 

L'arte è arte. Allora qualcuno potrebbe dire "L'urlo è troppo colorato, esprimerebbe maggiormente angoscia se fosse stato dipinto tutto con toni di grigio".
L'opera è concepita così e non è un caso. La riflessione è lenta per sua stessa natura intrinseca. Ha bisogno di tempi lunghi e di poca fretta, salvo risultare superficiale. Un artista concepisce una sua opera come meglio crede e come pensa possa esprimere al meglio ciò che vuole comunicare. Si può dire "mi sarebbe piaciuto di più se... ", ma non "sarebbe stato meglio se... ", perchè così si disconosce in toto il mezzo narrativo/descrittivo che l'artista ha utilizzato per esprimersi. Quindi quoto assolutamente chi dice "hai detto una cagata". Non ti piace? Pace. Hai addirittura la presunzione di affermare come sarebbe stato meglio? Pace un cazzo

 

a me è venuto duro leggendoti, non so per il contenuto o per il tuo nick. Dubbi ESISTENZIALI appunto.

 

"Disclaimer: queste sono tutte MIE opinioni, e pertanto sono soggette ai miei gusti e ai miei giudizi.""sono solo MIE opinioni, e io non sono nè esperto di cinema nè esperto di questo tipo di film, ma solo una normale persona a cui piace vedere qualche film ogni tanto.""Ciò non toglie che secondo me Stalker poteva benissimo essere sviluppato in un'ora e mezza""Per me Stalker strutturalmente non è perfetto."
No ma tranquillo che io non ho mai detto che sono MIE opinioni, mai specificato "Si può dire "mi sarebbe piaciuto di più se... ", ma non "sarebbe stato meglio se... ", cosa che ho fatto dall'inizio. Mai avuto la presunzione di dire che sarebbe stato meglio IN ASSOLUTO, oggettivamente e incontrovertibilmente. Spero ora di essermi spiegato

"Non ti piace? Pace." e io ho scritto: "Di per sè il film non è neanche brutto, anzi.", mai scritto che non mi era piaciuto.

Poi "l'opera è concepita così e non è un caso""Un artista concepisce una sua opera come meglio crede e come pensa possa esprimere al meglio ciò che vuole comunicare." sono assolutamente d'accordo con te! Alla fine il regista decide come meglio crede su come girare il SUO film ma io, da fruitore, vorrei avere la possibilità di poter criticare il suo lavoro e le sue scelte stilistiche: Tarkovskij non è Dio in terra.

 

Videodrome 6pt: Mio film preferito del regista canadese. Film

avantissimo come tematiche (anche se Lumet aveva accennato

qualcosa di simile in QUINTO POTERE qualche anno prima) che

denuncia gli effetti nefasti della maledetta TV sulle persone,

tv che tanto ha devastato le menti degli italiani in questi

anni. Il tutto mischiato alla solita poetica della carne di

Cronenberg in un sottofondo quasi Cyberpunk. Quei film che ti

riconciliano col cinema.

Mulholland Drive 5pt: Come sopra, mio film preferito di Davide

Lince. Nonostante la trama spezzettata, l'alternarsi di sogno

realtà, film comprensibile con un paio di visioni. E una volta

che riesci a capire il filo logico del film capisci che

capolavoro ha tirato fuori.

Strade perdute 4pt: poco sotto a Mulholland Drive, giusto

perché non c'è la scena lesbo.

Solaris 3pt: Il tarko che si cimenta nella fantascienza

Kubrickiana di 2001. Fantastico.

Requiem for a dream 2pt: Capolavoro della cinematografia

attuale, thrillerozzo angosciantissimo ambientato nel mondo

della droga. Peccato dargli così poco ma è un girone di

capolavori.

127 ore 1pt: ottimo film, però non regge il confronto con i 5

film qui sopra. Finale con Festival dei Sigur Ros: 8++

 

Certo che votare in un girone con Aronosfky,Lynch,Cronenberg e Boyle è quanto di peggio mi si potesse chiedere.
Purtroppo mi manca Solaris,se non riesco a vederlo in tempo lo devo piazzare per ultimo.

 

da tutto ciò si deduce che solo tu e pochi altri possono avere opinioni in merito, gli altri devono stare zitti sopratutto se hanno pareri discordanti al vostro.ah beneio come tutti possiamo dire sarebbe stato meglio se, semplicemente perchè quando lo si dice lo si fa in modo soggettivo dicendo secondo me e non come te e qualcun'altro che si arroga di avere in mano l'oggettività assoluta.

 

Il mio è più lungo comunque...

 

Il discorso religioso di Bergman non è slegato dal quesito esistenziale, anzi esso ne è il nocciolo centrale...non dimentichiamo che la sua opera prende le mossa dalla filosofia di Kierkeegard!

Del resto, alla fine, l'unica domanda davvero centrale in una vita di un uomo è proprio quella: ha senso o può avere senso la vita? Ne rimane qualcosa aldilà dell'eterno ciclo di distruzione e creazione?
La risposta che si dà a questa domanda influenza qualsiasi altro aspetto della vita, tanto nell'aspetto delle scelte pure e semplici quanto nella qualità, del "come" della vita.
Se non c'è possibilità di senso, siamo tutti sconfitti senza aver nemmeno mai potuto giocare. Essere re o essere straccioni non conta perchè tanto non solo si muore tutti, ma in realtà non si è mai vissuto (perchè la vita in ultima istanza non esiste, è solo un'illusione di fronte all'eterno ed è impossibile incidervi anche solo per un secondo) nè si potrebbe aver mai vissuto. Qualsiasi azione o scelta è irrilevante, fra Hitler e Gandhi in ultma misura non ci sarebbe differenza alcuna.

Se invece si scommette sulla possibilità del senso, qualunque sia (religioso o meno), cambia tutto e si ha la possibilità di tentare un percorso esistenziale, che renda la vita davvero piena.

Porsi queste domande e rifletterci su è quello che eleva le persone perchè le distacca dalla semplice realtà dei fenomeni e costringe a mettersi in una prospettiva che esce dal proprio semplice io. Da qui possiamo cercare di capire cos'è il bello, il nobile, come vivere bene, chi siamo, cosa vogliamo etc. E' questo che rende le persone belle: la profondità e lo sviluppo del seme che si porta dentro.
Non a caso oggi siamo invasi di persone brutte

Il fatto che la società di oggi rovesci alcuni valori tradizionali non significa che essa li abbia superati: andare alla rovescia è solo una rotazione di 180 gradi, ma il perno non cambia.
Infatti la gente ha un grande desiderio di spiritualità, non trovandone di genuina si rivolge a quella malata: vedi fanatismo USA, integralismi di vari tipi, new age, maghi e truffatori etc. In secondo luogo anche il capitalismo è una religione, una religione d'acciaio senza Dio e senza redenzione, ma con molti inferni. I presupposti del nostro mondo tecno-scientifici sono assolutamente fideistici (ad esempio quello del viviere nel miglior sistema possibile, che la scienza possa davvero arrivare alla verità, che la felicità è inesorabilmente legata al reddito, che il valore economico è un valore a prescindere etc etc) e hanno le origini nella corruzione della scolastica medievale e filosofi successivi (ad es a Cartesio dobbiamo l'ossessione del controllo e il modo di pensare assolutamente dualistico che spesso adottiamo), quindi c'è continuità oltre le apparenze e la questione spirituale / religiosa è tutt'altro che accontonata, anzi proprio perchè si crede che lo sia ci domina la sua ombra e espressioni genuine della spiritualità umana sono sempre più rare.

 

Ma anche no.

 

dai Solaris è un gran vedere (quello del Tarko ovviamente, non il remake) se riesci a trovare 2 orette, vale davvero la pena

 

Come vuoi grande capo!
Ma sai meglio di me che molti hanno usato questo criterio stilando le loro classifiche,omettendolo però...
Ma per qualcuno vedere un cognome di un regista russo o polacco in ultima posizione è un dolore troppo forte,pazienza dai...

"Buon divertimento"

 

In occasione di questo girone ho dato un'altra occasione al "Barone del Sangue" guardando "Videodrome". Nonostante siano passati 2-3 anni dalla mia prima visione, il giudizio rimane immutato: una grandissima pellicola, visionaria, ricca di riflessioni, attuale e pungente.
Detto questo non mi convince completamente.
Nonostante i temi trattati e la grande profondità di analisi provo una completa avversione nei confronti della cosiddetta "politica della carne" di Cronenberg. Non fraintendetemi, a volte l'uso della violenza è necessario e rende lo stile di David C. originale e personale (vedi il masochismo nei confronti della Televisione, interessante esempio di come il mezzo diventi oggetto di desiderio) ma spesso essa è resa in modo artificioso e ridondante.
Capisco che Cronenbrg è famoso ed unico per questo ma che bisogno ha di connotare ogni sua pellicola con scena violente, a tratti splatter e raccapriccianti?
Ovviamente non mi sto riferendo a "Videodrome" dove il tutto è amalgamato alla perfezione (forse unico film dove ci è riuscito) ma al resto della sua cinematografia.
Se togliessimo questa sua caratteristica, cosa rimarrebbe di Cronenberg? Per quanto mi riguarda gran poco.

 

6 Pt : Requiem For A Dream
5 Pt : Mullholland Drive
4 Pt : Strade Perdute
3 Pt : Videodrome
2 Pt : Solaris
1 Pt : 127 Ore

 

Sprecarsi in due righe sarebbe gradito però dai