Porcupine Tree

La recensione di TM lo stronca però... Io sono molto dubbioso se comprarlo o meno. Mi sa che ascolterò prima...

 

rispetto la recensione ma non la condivido minimamente
sicuramente ascoltalo per farti un'idea

 

È un disco che divide, nelle ultime 3 settimane ho letto recensioni di ogni tipo, dall'idolatria alla stroncatura. Sicuramente se uno si aspettava o sperava in un The Raven 2 è facile che rimanga deluso!

 

Ma soprattutto quello Stefano Uilsoni che viene ripetuto diverse volte dovrebbe far ridere o cosa?

 

sì è una battuta esilarante da far rotolare invece mette molta tristezza e compassione

 

Curioso come mi trovi d'accordo sul voto della recensione(una sufficienza piena, ma niente piu')pur vedendo il disco in maniera diametralmente opposta, o quasi.Cio' che piace a me non piace al recensore e viceversa.
Fra l'altro non ho capito bene qual'e' il giudizio su Happy Returns:puo' una canzone"ennesimo momento fatto con lo stampino"essere allo stesso momento un"buonissimo pezzo"?Boh.

 

poche idee e confuse

 

Preso e ascoltato per la prima volta Hand.cannot.erase. Ovviamente un solo ascolto è ancora troppo poco per dare un giudizio completo ed esauriente, però già da ora posso mettere in chiaro alcune cose (me le sono appuntate mentre lo sentivo il disco, per non dimenticare niente e per fare un resoconto praticamente "in diretta"):
1) chi si aspetta(va) una copia di The raven resterà deluso, ma ciò non è affatto un male, anzi. Le influenze sono quelle, ma il tutto viene sapientemente rimescolato grazie alla grandissima abilità compositiva di Wilson;
2) Regret 9 è un momento più esaltante del disco: cinque minuti di alto, altissimo prog;
3) la title track è veramente bella;
4) l'episodio forse più debole è Perfect life, eppure all'interno del concept ha il suo significato;
5) Home invasion è il pezzo più potente di tutto il disco, e messo in quel punto dell'album è particolarmente azzeccato;
6) Ancestral si candida ad essere un manifesto del nuovo corso di Wilson: sprazzi elettronici, ma radici ben saldate nella tradizione progressive, compreso quel prog metal che fa capolino qua e là tra i solchi del disco;
7) la voce della cantante femminile (Ninet Tayeb), che appare nel disco, è perfetta per sottolineare certi momenti;
8) il lavoro di Govan alla chitarra è semplicemente eccellente.

Insomma, ad un primissimo impatto il disco mi è piaciuto, e tanto.

 

https://www.youtube.com/watch?v=4DxqQ5_fOsM

Qui potete sentire la versione di Routine cantata solo da Ninet! (Presente solo nel Blu-ray.)

EDIT: Niente è stato bloccato, come temevo!

 

All'inizio l'ho trovato un po' deludente.
Ascoltando la title - track mi ero aspettato un lavoro più orecchiabile, invece in certi punti è molto complesso, o almeno a me è sembrato così.
Comunque, con gli ascolti, è migliorato, ma non siamo ai livelli del precedente.
Una buona prova, con alcuni picchi (3 Years Older, Routine e soprattutto la splendida Ancestral), ma anche alcuni pezzi un po' meno belli.

 

Sostanzialmente la penso allo stesso modo e, ci tengo a precisarlo, non speravo assolutamente in un Raven PT.2 dato che lo considero un disco di maniera fatto benissimo. Trovo che l'entusiasmo generale sia dovuto più all'immagine divina che Wilson si è costruito attorno a se che alla qualità effettiva del disco. Time will tell...