Sulla omosessualità

Occhio che vado nello specifico,non provocare

 

Tutti link già esposti sul forum e già commentati,compreso il programma dell'UNAR,se vai indietro di qualche pagina puoi trovare la discussione. Mi spiegheresti per quale motivo l'educazione dei bambini andrebbe data in appalto alle associazioni LGBT? La "teoria gender" viene promossa ad esempio dal circolo Mario Mieli,che fa parte di questo programma educativo. Quindi la preoccupazione è del tutto lecita,anche perchè programmi analoghi vengono portati avanti in altri paesi dove viene imposta questa teoria della parità di genere in modo del tutto discutibile.

Sollevare una questione su questa opportunità ti sembra negare qualche diritto ad omosessuali o lesbiche?

 

ho guardato un pò di pagine indietro senza riferimenti a tali links, dopo di esse ci sono post di maggio, gli ultimi due articoli che ho postato sono compilati e riguardano notizie di un arco temporale più stretto, quindi presumo che almeno del terzo non si sia discusso (a meno di sfere di cristallo ) e anche l'ultimo è una riflessione "calda" (scritto pochi giorni fa)

Sulla "teoria gender" promossa dal circolo Mario Mieli che dici tu, ti cito direttamente dal loro sito internet:
"E’ ampiamente ritenuta essere l’ignoranza la prima causa di discriminazione che genera omofobia. Ma abbiamo assistito anche ad un graduale e progressivo atto di volontà di creare un demone da poter usare come spauracchio nella lotto conto la parità dei diritti civili, ma soprattutto contro la dignità dell’affermazione di sé!
Dagli studi di genere, nati tra gli anni 70 e 80, come materia interdisciplinare gli antagonisti del movimento hanno creato la così detta ideologia del gender, una questione che non esiste sulla carta ma che è effettivamente un fenomeno che ha gravi ripercussioni sull’attuale rivendicazione delle istanze lgbtqi.."
che NON è una promozione, ma l'opposto: l'organizzare incontri che spieghino come questa teoria sia di base millantatoria architettata sotto l'egida religiosa al fine di creare uno spauracchio di disinformazione. Cioè io creo X, poi attacco X in maniera tale che Y non ottenga Z.
Se fossi andato ad uno di questi incontri, avresti scoperto che l'unica cosa reale è il "Gender Studies" , che in italiano tradurremmo come studi di genere. Essi mirano a focalizzare e a spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici che però non sono strettamente legati alle caratteristiche sessuali (l'esempio tipico riguarda il perché le donne guadagnano meno degli uomini). E tali studi non sono stati utilizzati al fine di produrre una “teoria unificata” ma riguardano una sorta di grossa mappatura di singole ricerche e modelli scientifici; poi, recentissimamente, qualcuno ha cominciato a dire che invece ci sarebbe stata una teoria unitaria, ma è una cavolata. Una spiegazione è stata data direttamente dall’Ordine degli Psicologi del Lazio.
La risposta la trovi qui:
Tutto quello che volevate sapere sul Gender e non avete mai osato chiedere
SPOILER: si, non c'entra niente col gender. Che è quindi anche "non insegnabile", visto che non c'è traccia. A meno che la voglia insegnare qualche Vescovo da un libro che ha lui stesso commissionato a tal scopo. :P
(articolo di 23 giugno, quindi dubito sia stato postato anche questo).

Non si tratta di avere "Un appalto", bensì di avere associazioni settoriali che aiutano a promuovere iniziative coadiuvate dal Consiglio d'Europa! Un organizzazione internazionale che promuove la democrazia e i diritti dell'uomo con circa una cinquantina di stati membri! Non è nessun ordine che arriva da una scuola in autogestione che accede ad opuscoli "coatti" sottobanco, ma iniziative (che da sole non fanno educazione, fanno "informazione") promosse da Organizzazioni superpartes! Semmai è sbagliato quello che sta succedendo ora, con il programma congelato. è come se a scuola ci fosse una iniziativa promossa dal Consiglio d'Europa contro i reati di femminicidio e uno venisse a dire "ma proprio il Telefono Rosa deve occuparsi dell'educazione dei nostri figli?". Non c'entra! Si vede la cosa come un derby, ma non deve affatto essere così.

Perché il problema c'è è evidente. Dal ragazzo pestato in piazza all'uscita del locale, deriso sui social fino agli episodi di bullismo nelle scuole. Basti pensare che già alle elementari il termine "gay" viene stupidamente visto come un insulto, un disonore. Tutto per una mentalità piuttosto primitiva ancora presente nella nostra penisola (e non solo), che magari è utopico pensare di sradicare, ma è ottimistico pensare di poter diminuire! Quindi iniziative come quella che è stata bloccata, semmai dovrebbe essere estesa. Con sportelli psicologici nelle scuole, una maggior consapevolezza degli addetti ai lavori, soprattutto insegnanti.
Ma sopratutto è lontano ANNI LUCE da quello che si è proposto durante il family day. Dove, strumentalizzando l'educazione dei bambini, si è detto un cumulo di fesserie inaudite, disinformando chi magari non ha una idea alquanto precisa di queste tematiche.

E l'ignoranza che ne genera si, la ritengo una conseguenziale negazione diritti. Anche in luce di possibilità di voto in sede di referendum ma anche di capacità di analisi nella vita di tutti i giorni.

 

Posso dire la mia, molto schiettamente, senza studi di settore, senza link, articoli, solo elucubrazioni malate da una mente in sfascio?

 

va bene.

 

"Se fossi andato ad uno di questi incontri, avresti scoperto che l'unica cosa reale è il "Gender Studies" , che in italiano tradurremmo come studi di genere. Essi mirano a focalizzare e a spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici che però non sono strettamente legati alle caratteristiche sessuali. E tali studi non sono stati utilizzati al fine di produrre una “teoria unificata” ma riguardano una sorta di grossa mappatura di singole ricerche e modelli scientifici; poi, recentissimamente, qualcuno ha cominciato a dire che invece ci sarebbe stata una teoria unitaria, ma è una cavolata. Una spiegazione è stata data direttamente dall’Ordine degli Psicologi del Lazio. "

Che non fosse una "teoria unica" lo si sapeva. Il fatto che questi "studi di genere" in campo educativo abbiano trovato una linea coerente nel decostruire le identità sessuali e slegarle dal sesso biologico attraverso discutibili iniziative è altrettanto evidente. Basta seguire le vicende dei paesi guida in merito. O anche i santoni di tali studi,come la Witting che dice chiaramente che categorie come "maschi e femmine" devono sparire a qualsiasi livello perchè creano oppressione,oppure la Butler o altri. Chiamala come vuoi,teoria gender,ideologia gender,studi di genere se il problema è di tipo terminologico. Resta il fatto che si sta sviluppando una tendenza pericolosa che propone iniziative del tutto discutibili nelle scuole,spesso propalata da comunità LGBT e da associazioni che si definiscono "studi di genere".

In alcune scuole nel nord europa si è arrivati addirittura ad eliminare i pronomi maschile e femminile e ad usarne uno neutro,in Francia nelle scuole dell'infanzia si legge "Papà ha una gonna" solo per citare alcuni esempi. Non si tratta di invenzioni quindi,ma di iniziative educative REALI,e il programma ministeriale è solo un primo passo per adeguarsi alla tendenza.

In pratica sostieni che se io sollevo perplessità su queste iniziative sarei un omofobo?

 

ma che cazzo vuol dire poi sto gender che sento quotidianamente da radio maria agli arcigay.. sto gender.. io devo ancora capire perché si usano parole del genere..

di cosa insegnare a scuola si parla da eoni ma bisognerebbe riformarla da capo a piedi, come sempre sostenuto, dato che siamo fermi alle "più fasciste" gentiliane puttanate di un secolo fa e ci facciamo ridere dietro da tutta europa (figuriamoci da cina e india..)

poi non possiamo andare nello specifico se la scuola non ha mai funzionato in italia.. oddio, si può sempre peggiorare anche se credo che tutta questa questione dei gay sia piuttosto neutra

 

Byford
E dove avrei dato degli omofobi ai manifestanti o a te?
Ho scritto che sono stati ad una manifestazione che ha diffuso ignoranza, tolta la classe politica e gli interventi presi in analisi nei links, non ho apostrofato nessuno.
Si, ovviamente ho paura nell'immaginare che di quelle famiglie in piazza ci siano genitori che si sono bevuti alcune di quelle panzane senza andare a controllare le fonti (e quindi potenziali peggiori educatori di ciò che a loro intimorisce)

E non vedo nessuna evidenza della destrutturazione di cui parli, addirittura "dai paesi guida".
Hai nominato pensieri di una femminista morta quindici anni fa (che prevalentemente riferiva il suo pensiero a livello letterario ma vabbè) e di “sette” di pensiero in maniera generale.
Nominato l'esempio delle scuole scandinave, prendendo penso ad esempio il caso della scuola di Egalia, che non è però rappresentativo di tutta la scandinavia, ma della sua realtà circoscritta al posto. In un paese in cui C'è un welfare e l'egualitarismo di genere che ci sognamo: 60 dei 480 giorni di congedo parentale sono riservati a ciascun genitore, per incentivare i neopadri a stare coi piccoli; l'occupazione femminile nel 2010 era del 70,3, contro una media europea del 56,7 (poco più del 40% in Italia) e il tasso di disoccupazione delle donne è inferiore a quello degli uomini. Ma di tutto questo ci fanno sapere solo che hanno tolto la diversità di pronome in quella scuola, orrore! No dai.
Poi mi dici “chiamale come vuoi, ma”, e cosa c'entra? Sono moti sparsi, non mossi da una terribile lobby gay. E sta di fatto che non c'entra con la teoria gender! Gli studi di genere semmai potrebbero fare del bene anche a me e a te, quando riflettiamo sul fatto che lo stereotipo della donna ai fornelli di una pubblicità è logoro, non perché degli omosessuali vogliono mettersi la gonnella e giocare a fare il pranzo, ma perché anacronistica con l'idea della vita nel terzo millennio. Dove la donna non è necessariamente la casalinga che ti aspetta a casa col pranzetto ma spesso ci siamo io o te a smadonnare ai fornelli perché magari entrambi i conviventi lavorano (e pure sottopagati ), un altro esempio così.

Ti posso elencare io un esempio che invece a me fa davvero paura? Non vado a prendere paesi del terzo mondo, dove in alcuni posti c'è proprio la pena di morte per Omosessualità, resto “in zona”:
In Russia un paio di anni fa è stata promulgato una legge controversa che punisce qualsiasi atto di «propaganda» omosessuale in presenza di minori, In base alla legge, la «propaganda di relazioni sessuali non tradizionali davanti a minori» è punibile con una multa che va dai 4mila ai 5mila rubli. Cioè il bacio di due ragazzi in pubblico può costar loro circa CENTO euro.
Se sei straniero, la cifra è di circa venti volte tanto (fai un po' i conti) con la possibilità di RECLUSIONE fino a 15 giorni fino all'ESPULSIONE dal paese.
Nel 2015.
Nel paese che (guarda caso) evidenzia il maggior numero di episodi di omofobia. Non credi che lì scambierebbero volentieri questo diritto di vivere sé stessi nella normalità, in cambio di qualche pronome condiviso?

Ah, PS: se in alcune scuole elementari francesi (non dell'infanzia) ora si legge "Papà ha una gonna", io alle medie io ho studiato Saffo. Non mi pare mi abbia creato disordini (e, proporzionalmente il paragone vale, se hai presente le opere)

PPS: prima che esca la storia “eh, ma tempo fa un liceo romano aveva provato la formula del genitore 1 e genitore 2 sui libretti delle giustifiche”, ai miei tempi c'era scritto già “firma del genitorE o di chi ne fa le veci”. E nessuno ha mai sentito chissà che turbamento dentro.
Io credo che a volte semplicemente ce le cerchiamo. Quando, nella stessa fetta di mondo (e di nazione) ci sono mancanze ben più gravi di queste robe.

Ciao Helevorn, ti consiglio di leggere l'ultima pagina e mezzo per farti una idea di cosa si intenda con quella parola fittizia
perché questo è uno dei punti a cui mi riferivo: si parla,parla. Ma non si spiega.

 

Troppo tardi...vado a cambiarmi...

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-Hai detto che in quella piazza si diffonde ignoranza e che ciò equivale a negare dei diritti. Ma non ho ancora capito di quali diritti si parla,se non voglio che a scuola si inizino programmi educativi di un certo tipo nego dei diritti? Noto un atteggiamento prevenuto e intollerante(dettato anch'esso dall'ignoranza) verso chi ha posizioni differenti su certe questioni,come ad esempio le sparate di Grillini o chi per lui che giudica il trionfo dell'omofobia qualsiasi riflessione che intoppi proposte e idee dell'ambiente LGBT. Tra l'altro gli stessi omosessuali sono ostaggio di un certo omosessualismo "militante",che spesso provoca più danni che altro agli stessi gay.

-Dov'è al destrutturazione di cui parlo? Secondo te educare i bambini ad esser "ciò che si vuol essere" indipendentemente da ciò che si è realmente(quindi separando il sesso biologico dall'identità di genere) dando l'opportunità di mischiare le carte con giochi e letture dubbie non significa andare ad intaccare socialità e identità in maniera arbitraria?

O perchè mai dovremmo eliminare il concetto di mamma o papà sostituendoli con un anonimo genitore1 e 2 visto che l'hai menzionato. Se non è un problema ed è tutta una questione di paranoie perchè allora andare ad intaccare progressivamente il sistema con nuovi piani educativi volti ad "eliminare gli stereotipi di genere"? L'esempio dell'Egalia è il segno di una tendenza diffusa da quelle parti,ma non è certo l'unico.

Ho capito il tuo discorso,e si può riassumere con un "non c'è nessun problema,sono solo paranoie". Ma allora gli studi di genere potrebbero tranquillamente continuare le loro ricerche,così come le associazioni LGBT lottare per le loro battaglie senza entrare nelle scuole.

La questione non è legata tanto all'ambiente LGBT o ai diritti gay,spesso si crea confusione tra questi argomenti,anche per opera delle stesse associazioni gay,alle quali fa ugualmente comodo semplificare. La questione vera è che viaggiamo verso l'individualismo più sfrenato ed edonistico,e queste tendenze sulla sessualità "da bere" sono solo una parte di un discorso molto più ampio che riguarda la coscienza etica dell'uomo.

 

Cavolo, non vorrei essere al posto del fidanzato di Byford86.

 

ecco, però è un po' un problema, anche perché io tengo la visualizzazione post per pagina al massimo da sempre (in questo topic ad esempio vedo 147 pagine mentre suppongo che molti di voi ne vedano il doppio o di più ancora) quindi non saprei bene da dove partire, ma soprattutto non so se sia tempo investito bene no non si spiega di certo.. già mi sta sul cazzo perché abbiamo una lingua così bella che..
oh ho appena firmato come al solito il mio 5 per mille a difesa dell'italiano, leggermi il gender mi uccide..

 

tempo investito bene invece che tempo investito in onanismo intendo, ovviamente..