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2015: Odissea tra alti e bassi - i migliori e peggiori album del 2015

Discussione in 'Sondaggi' iniziata da requiemscript, 3 Dicembre 2015.

  1. wataingods

    wataingods
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    10 Dicembre 2015

    questi due son piaciuti un sacco anche a me... soprattutto il nuovo Grave, veramente un disconeone:sbav:
     
    #31
  2. Aru10

    Aru10
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    Vinyl Junkie

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    12 Dicembre 2015

    Quest'anno ho ascoltato tanti ottimi album e tantissimi buoni album, quindi lascio quelli che mi hanno impressionato di più e che mi trovo spesso a riascoltarli.
    Mi spiace di non poter lasciare una descrizione articolata per ogni singolo album, mi piacerebbe, ma ultimamente ho davvero poco tempo da poter dedicare ai forum.
    Comunque, per me, è stata veramente un'ottima annata!
    • Panopticon - Autumn Eternal
    • Mgla - Exercises in Futility
    • Enslaved - In Time
    • A Forest Of Stars - Beware the Sword you Cannot See
    • Melechesh - Enki
    • Misþyrming - Söngvar Elds Og Óreiðu
    • Malokarpatan - Stridžie Dni
    • Macabre Omen - Gods of War - At War
    • W.A.S.P. - Golgotha
    • Alustrium – A Tunnel to Eden
    • Sulphur Aeon - Gateway to the Antisphere
    • Sikth - Opacities
    • The Sword - High Country
    • Lychgate - An Antidote For The Glass Pill
    • Thy Catafalque - Sgùrr
     
    #32
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  3. GIX

    GIX
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    12 Dicembre 2015

    mi ero perso l'uscita dei malnatt. ascoltato un paio di pezzi, fantastici. thanks!
     
    #33
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  4. Vittorio

    Vittorio
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    Poi vediamo.
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    12 Dicembre 2015

    Questa è stata un'ottima annata. Ho ascoltato davvero un buon numero di album di qualità buona / ottima. Questa è la lista, dopo l'overdose dell'anno passato, quest'anno ho ascoltato pochissimo death metal.

    NON è in ordine di preferenza. Per quella, vi invito a leggere il Poll di fine anno in home page.

    Dark Quarterer
    Tremonti
    Saxon
    Iron Maiden
    Swallow The Sun
    Queensrÿche
    Act Of Defiance
    My Dying Bride
    Lamb Of God
    Secret Sphere
    Toto
    Scorpions
    Negacy
    Black Star Riders

    Voglio ancora approfondire gli italiani Polarized e Memento Waltz.
     
    #34
  5. skeletor

    skeletor
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    13 Dicembre 2015

    1) Art of anarcky
    2) Lindemann
    3) Spidergawd
     
    #35
  6. JonSnow

    JonSnow
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    15 Dicembre 2015

    Metal quest'anno ne ho ascoltato poco (purtroppo aver iniziato a lavorare ha stroncato le mie possibilità in questo senso), ad ogni modo tra i migliori dischi ascoltati quest'anno cito senz'altro:

    The Crown - Death is not dead
    Eldritch - Underlying Issues
    Intronaut - The Directions of last things
    Clutch - Psychic Warfare

    Una mezza delusione è stato l'ultimo Blind Guardian, Beyond the Red Mirror...
    so che qui troverò una valanga di opinioni discordanti, purtroppo da uno dei miei gruppi preferiti da una vita mi aspettavo molto di più, ho trovato un'alternanza di pezzi stupendi (The Throne è a mio avviso uno dei migliori brani da loro scritti) ad altri decisamente mosci e sconclusionati (l'opener The Ninth Wave).
    Sottolineo che si tratta di una mezza e non completa delusione.
     
    #36
  7. Mirko the fuckin' drummer

    Mirko the fuckin' drummer
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    19 Dicembre 2015

    Quando avrò tempo posterò le mie impressioni sull'annata (ben soddisfacente per il miei gusti)...nel frattempo ringrazio @Jaime Lannister per avermi fatto scoprire quella mazzata sui denti che sono gli High on Fire! :headbang:

    (Anche se Juggernaut...:frusta:)
     
    #37
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  8. deopisi

    deopisi
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    20 Dicembre 2015

    Metto gli album che mi emozionano moltissimo, in ordine alfabetico e con un link in ogni titolo

    In ambito black:
    Awe – Providentia (tra deathspell omega e spectral lore, caotico e grandioso)
    Batushka – Litourgiya (ritualistico e liturgico grazie ai canti in slavonico)
    Haethen – Shaped by aeolian winds (ricco di temi musicali tra misticismo e natura)
    Imperial triumphant – Abyssal gods (accenni di musica classica e jazz, dissonante e brutale)
    Lychgate – An antidote for the glass pill (con un vero organo a canne quasi onnipresente)
    Macabre omen – Gods of war – at war (tra bathory e rotting christ, pagano ed epico)
    Midnight odyssey – Shards of silver fade (cosmico, atmosferico e melodico, dura oltre 2 ore)
    Nahtrunar – Symbolismus (tradizionale, oscuro e introspettivo)
    Obsequiae – Aria of vernal tombs (medievale e fluido come il debutto, in più c’è l’arpa)

    In ambito avantgarde:
    Dodheimsgard – A umbra omega (band imprevedibile, disco dell’anno, ostico e allucinante)
    Pyramids – A northern meadow (fonde industrial, black, shoegaze, ecc, un sogno tormentato)
    Solefald – World metal – kosmopolis sud (congas, elettronica, melodie arabe, varie lingue, ecc)

    In ambito doom/sludge:
    Drowning horse – Sheltering sky (lento e ripetitivo, alterna tempesta e contemplazione)
    Khemmis – Absolution (fresco e attuale, a tratti ricorda i pallbearer)
    Ufomammut – Ecate (un macigno psichedelico nel loro stile inconfondibile)

    In ambito non true:
    Ariadne – Tsalal (voci divine, musica minimale e sintetica, album desolante)
    Stara rzeka – Zamknely sie oczy ziemi (un viaggio spirituale tra folk, psichedelia, ambient, ecc)
     
    #38
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  9. The Thunder God

    The Thunder God
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    Samurai che profuma di girasoli

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    20 Dicembre 2015

    Cose che sono belle:

    Nightwish- Endless Forms Most Beautiful: come ha detto Mordred è un album che ha diviso un po' tutti, ma a me è piaciuto, e questa "svolta folk", se così vogliamo chiamarla, a me va benissimo. E poi c'è Floor Jansen :fanboy: :floorfammituoschiavo:
    Pylar- He Venydo a Reclamar Mi Trono: non smetterò mai di ringraziare Mariottide per avermi fatto scoprire questo disco.
    Archivist- Archivist: eco/space metal da parte del buon Alex dei Fall of Efrafa. Eh sì.
    Batushka- Litourgiya: è da tanto che non trovavo un disco black che riuscisse a piacermi così.

    Cose che meh:

    With the Dead- s/t: con quella line- up mi aspettavo di meglio.
    Anopheli- The Ache of Want: bello eh, ma mi è sembrato troppo simile ai Fall of Efrafa.
    Rosetta- Quintessential Epherma: io non li ascolto da tanto e potrei cambiare idea molto presto, ma non mi ha colpito molto.

    Mi piacerebbe poter dare un parere anche a The Girl with the Raven Mask degli Avatarium, ma non l'ho ancora ascoltato e non credo lo farò a breve.
     
    #39
  10. requiemscript

    requiemscript
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    Bradipandoom (cit.)

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    20 Dicembre 2015

    Ecco le mie opinioni sulle uscite del 2015


    ROBA BELLA (top 10):


    Skepticism-Ordeal (metodo di registrazione originale e che spero venga usato ancora; presenza di assoli decisamente massiccia per i loro standard. You, The departure, March incomplete e Closing music sono tra i loro migliori pezzi in assoluto, con la parte finale di quest' ultima che considero l' apice dell' album)

    Blind guardian-Beyond the red mirror (come sound è a meta strada tra NiME e ANATO e come qualità è il migliore dai tempi di NiME. Hansi incazzatissimo, bel concept che si riallaccia a IFTOS, struttura di alcune canzoni inusuale rispetto al solito e contiene Holy grail, forse il loro più bel pezzo post-2000, tra quelli aggressivi, e non è l' unico capolavoro qui dentro...mi vien da citare anche At the edge of time, Sacred mind, Prophecies e The ninth wave, che a me è piaciuta al contrario di molti)

    Jupiter-The history of genesis (produzione perfetta e potentissima; le canzoni sono letteralmente un inno dietro l' altro, ognuna con una precisa identità e un tiro micidiale per essere “semplice” power sinfonico; interessanti anche le sporadiche incursioni in territori death, jazz e operistici; infine considero la title track il loro miglior pezzo in assoluto)

    Midnight odyssey-Shards of silver fade (colossale, l' album più lungo che abbia mai ascoltato, e nonostante tutto non c'è nemmeno una nota fuori posto o di troppo; un sound unico che trascende il “semplice” black metal cosmico del debutto e diventa un misto tra black, doom, darkwave e ambient che non ho mai sentito prima; disco dell' anno a pieno titolo; potrebbe tranquillamente essere la colonna sonora dei prossimi Star Wars visto il livello di epicità)

    Lychgate-An antidote for the glass pill (Schonberg+organo a canne usato sia per melodie che per ritmiche+chitarre ricamanti melodie allucinate+sezione ritmica sghemba+voci pulite che ricordano i Solefald alla lontana+growl+un po' di black e doom; il risultato è un suono indefinibile e originalissimo, che sembra sempre preannunciare un disastro incombente; un altro di quegli album che spostano i paletti e li usano come combustibile. Spaventoso)

    Arcturus-Arcturian (un ritorno in grande stile; Vortex in formissima, qui da una delle sue migliori interpretazioni; il sound complessivo sembra una sorta di riassunto degli album precedenti, con massicce dosi di elettronica in più; trovo che anche la produzione così fredda, che a molti non è piaciuta, sia un punto a favore; e poi c'è quella perla di Crashland. Decisamente meglio di Sideshow symphonies, personalmente mi piace anche più di La masquerade infernale)

    Amestigon-Thier (album molto particolare, che mescola black classico, con una particolare inclinazione melodica e per brevi tratti sinfonica, post metal e ambient/noise; la cosa particolare è che tutti gli elementi sono ben individuabili senza dare l' idea di un lavoro sconclusionato, e anzi vengono utilizzati per sottolineare certi momenti e certi passaggi in modo decisamente efficace; tra l' altro la classe non è acqua, e infatti alla voce c'è nientepopodimeno che Silenius dei Summoning )

    Tyranny-Aeons in tectonic interment (altro ritorno tanto atteso, partono dal sound del debutto e lo affinano ulteriormente. Ci si trova di fronte a un monolito ancora più nero, creato, oltre che dai soliti riff catacombali, anche dal sapiente uso di tastiere e per la prima volta di cori dal sapore monastico. Il suono delle chitarre soliste ha un timbro quasi “ululante”, al punto da far male. Spettacolare la conclusiva Bells of the black basilica)

    Abyssal-Antikatastaseis (quando nelle caverne si inserisce la melodia, la sorpresa è servita; questi cuginetti di Portal, Grave upheaval e Mitochondrion hanno scelto una strada particolare, diminuendo la complessità, soprattutto delle parti di chitarra, e favorendo l' atmosfera, ottenuta anche alla sovrapposizione di partiture ambient; decisamente riuscite inoltre tutte quelle parti al limite di certo shoegaze...creano un bel contrasto e paradossalmente non risultano fuori luogo rispetto al caos e alla furia circostanti)

    Batushka-Litourgya (l' ultima sorpresa dell' anno. Era parecchio tempo che cercavo qualcosa con atmosfere di questo tipo, in un certo modo liturgiche, e che usassero in modo massiccio il canto gregoriano; in questo caso non è esattamente gregoriano, ma ci si avvicina parecchio. Tra l' altro anche qui abbiamo otto canzoni che senza perdersi in inutili ghirigori riescono a risultare dannatamente originali e al contempo scorrevoli)



    ROBA BRUTTA:


    Cross vein-Royal eternity
    (il debutto lasciava sperare bene, ma in questo secondo album l' unico lato positivo è stato il miglioramento tecnico della cantante. Per il resto perdita totale di idee e di quel po' di personalità che si era intravista)

    Virgin steele-Nocturnes of hellfire & damnation (una presa per il culo. Drum machine con suoni degni della Chicco, DeFeis senza voce che si ostina a urlacchiare a cazzo anche sugli assoli e che usa pure l' autotune.fino a Persephone le canzoni sarebbero anche decenti se non ci cantasse lui. Le altre invece sono pessime senza possibilità di salvezza. Per me qui il capitolo Virgin steele si chiude definitivamente)

    Nightwish-Endless forms most beautiful (lo spreco e la megalomania. Floor è usata pochissimo rispetto alle sue potenzialità, Donockley potevano risparmiarsi di farlo diventare membro ufficiale visto che il suo contributo è minimo. Emppu praticamente non pervenuto. Le uniche note positive sono Shudder before the beautiful e Hietala meno molesto del solito. Tutto il resto è soffocato dalle orchestrazioni megalomani di Holopainen. E la suite finale è merda fumante, con la parte finale totalmente inutile)

    Symphony X-Underworld (senza un' anima. Un paio di pezzi carini, in particolare Legend, ci sono, ma sono sepolti nel mare del riciclo e della noia compositiva. Nei rarissimi momenti dove fa capolino l' inventiva purtroppo viene mal gestita e si accartoccia su se stessa risultando in soluzioni senza capo ne coda. Si aggiungano una semiballad e una suite orribili e la frittata è fatta)

    LT's Rhapsody-Prometheus (le prime 4 canzoni mi sono piaciute, in particolare Rosenkreutz e Anahata...poi inizia l' indigestione di orchestrazioni e pomposità tipicamente turilliane. Purtroppo stavolta ha voluto strafare, e il risultato è un polpettone che non digerirebbe nemmeno Godzilla. Soffocante)

    Lacrimosa-Hoffnung (peccato, perchè da quel poco che si era asentito in anteprima sembrava migliore. I pezzi più sinfonici, che di solito sono il loro forte sono fin troppo statici e poveri di idee soprattutto i due finali. Idee che si ritrovano solo nei pezzi più aggressivi, che comunque risentono decisamente troppo dello “spettro incombente” dei Rammstein. Inoltre fa specie l' assenza del colpo di genio, come nel precedente poteva essere una Feuerzug.)

    So hideous-Laurestine (questo non è propriamente un brutto album, anzi, però non sono più i So hideous di cui mi ero innamorato. Hanno perso quasi tutta l' aggressività che caratterizzava il fenomenale debutto per diventare una sorta di versione metal dei Mono....che tra l' altro mi piacciono pure. Inoltre non ci sono dei punti di riferimento riconoscibili, delle melodie centrali.....sembra tutto, come posso dire......troppo soffuso e sfumato)

    Thy catafalque-Sgùrr (in primo luogo sento troppo l' assenza di Attila Bakos. Poi in alcune parti è veramente troppo ripetitivo. Sembra quasi un disco fatto buttando li diversi spunti anche interessanti e girandoci attorno mentre si aspetta l' idea geniale....idea che non arriva, purtroppo....forse il peggiore dei Thy catafalque)

    Dark moor-Project X (il tracollo definitivo. Sono diventati una sorta di cover band dei Queen, che però li copia così male da far sembrare quest' album come lo scarto di un musical di serie C. Tra l' altro pure la registrazione lascia a desiderare, con chitarre ritmiche inesistenti e mancanza totale di profondità degli strumenti. Compositivamente ci sono dei veri orrori, tipo le ballad e l' inascoltabile Imperial Earth....e per finire Romero, che è sempre stato uno dei punti di forza della band, se ne viene fuori con una zeppola tale da fare invidia al peggior Jovanotti.....ah, e il concept è una delle peggiori CAGATE mai uscite dalla penna di qualcuno)


    Per finire, un po' di roba interessante, che merita ripetutti ascolti, anche se per me non arriva al livello della top 10 (anche se alcuni ci si avvicinano molto, tipo i Porta nigra, gli Enslaved e i Der weg einer freiheit):

    Enslaved-In times
    Der weg einer freiheit-Stellar
    Porta nigra-Kaiserschnitt
    Moonspell-Extinct
    Ghost bath-Moonlover
    Barren earth-On lonely towers
    Dark quarterer-Ithaca
    Obsequiae-Aria of vernal tombs
    Deletere-Les heures de la peste
    Mgla-Exercises in futility
    My dying bride-Feel the misery
    Zuriaake-Gu yan
    Kauan-Sorni nai
    Kzohh-Rye. Fleas. Chrismon
    Malnatt-Swinesong
    Missa mortum-Et lux perpetua luceat eis
    Regarde les hommes tomber-Exile
     
    #40
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  11. Mordred87

    Mordred87
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    20 Dicembre 2015

    debbo aggiungere che un album che mi sta piacendo molto è l'ultimo dei draconian, band e genere che per la verità conosco poco . Da neofita è un album che mi ha stupito
     
    #41
  12. Mirko the fuckin' drummer

    Mirko the fuckin' drummer
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    21 Dicembre 2015

    Ok, vediamo di tirare un po' le somme: è stata un'annata parecchio soddisfacente, per cui non provo nemmeno a stilare una classifica o fare distinzioni di genere :hihi: Cercherò di essere sintetico, senza ridurmi ad una lista della spesa.

    TOP

    Between the Buried and Me - Coma Ecliptic
    (Progressive Metal): niente, a 'sti cinque americani di sbagliare mezzo colpo non va proprio. Un concept interessante e sviluppato in modo magistrale, sia dal punto di vista strumentale che lirico, uno stile meno pesante rispetto ai precedenti, ma sempre complesso e senza mai sfociare nell'onanismo strumentale, complice anche un gusto per la melodia mai così azzeccato. La paura è che possano contrarre la "sindrome da Opeth", ma se i risultati restano questi ben venga!

    Cattle Decapitation - The Anthropocene Extinction
    (Brutal Death Metal): dopo il sensazionale Monolith of Inhumanity, il quartetto si ripete ancora, sfornando un disco semplicemente devastante, fra riff assassini, blast-beat disumani e le particolari vocals di Travis Ryan. Non eguaglia il precedente per via della mancanza di "effetto sorpresa", ma resta una garanzia di qualità e mazzate sonore.

    Chon - Grow (Rock/Fusion): dopo due EP, arriva il primo full-length per questi ragazzi prodigio. Il disco, quasi totalmente strumentale, è un concentrato di virtuosismi, melodie fresche e orecchiabili, ed è caratterizzato da un mood leggero e allegro. Inoltre, la durata concisa dei pezzi, previene l'effetto "indigestione", sempre un po' rischioso per lavori di questo tipo.

    John Browne's Flux Conduct - Qatsi
    (Djent): è il progetto solista del chitarrista e mente principale dei Monuments, che oltre ai riffoni carichi di dissonanze e (soprattutto) groove che caratterizzano il suo stile, mostra un lato inedito, caratterizzato da orchestrazioni e inserti sinfonici che ben si sposano con il chitarrismo spiccatamente ritmico di Browne. L'album infatti, pur essendo completamente strumentale, è una sorta di concept filosofico diviso in tre atti (basta leggere i titoli dei pezzi) e, nonostante non manchino le parti tamarre, scorre benissimo se ascoltato tutto d'un fiato, come una sorta di colonna sonora.

    Good Tiger - A Head Full of Moonlight (Rock/Metal/Pop): esordio assoluto per una band nata solo pochi mesi fa dalle ceneri dei The Safety Fire, uno dei gruppi più particolari della scena djent degli ultimi anni. Il disco è composto da una manciata di canzoni fresche ed ispirate, con arrangiamenti e sonorità più semplici rockeggianti rispetto alla band "madre" e impreziosite da un cantato estremamente melodico, che non disdegna incursioni quasi nel soul.

    Lamb of God - Sturm Und Drang (Metal): dopo un album un po' sottotono, i Log tornano con quello che sanno fare meglio: riff spaccaossa, il solito drumming azzeccatissimo di Adler e una performance vocale di Randy Blythe forse mai così aggressiva e sentita. Ho apprezzato molto anche le parti "atipiche" rispetto al loro solito stile.

    Leprous - The Congregation
    (Progressive): il prog non è solo virtuosismo e tecnica, ma soprattutto evoluzione: e i norvegesi sono uno degli esempi lampanti. Continuano per la loro strada e si reinventano per l'ennesima volta: e anche a 'sto giro fanno centro, eccome. Può piacere o non piacere, e probabilmente Bilateral resterà sempre inarrivabile, ma non gli si può certo negare la classe compositiva.

    Periphery - Juggernaut: Alpha/Omega
    (
    Djent): anche loro sono cambiati profondamente negli anni, distaccandosi progressivamente dallo stile che li aveva resi famosi e sviluppando un proprio sound. Questo doppio concept è di gran lunga l'opera più completa e ambiziosa che abbiano mai fatto, e si sente che con il tempo sono diventati una vera band, dal punto di vista compositivo. Sono convinto che non si fermeranno qui, e che il vero capolavoro stia per arrivare.

    SikTh - Opacities (Math/djent): insieme ai Meshuggah (anche se gli svedesi hanno un approccio completamente diverso, più freddo e matematico), il sestetto inglese può considerarsi uno dei massimi ispiratori del djent. Sono tornati dopo una decina d'anni di stop e l'hanno fatto nel migliore dei modi: sei tracce (si tratta di un EP) violente, schizofreniche, melodiche, ipertecniche, ma soprattutto divertenti...insomma, sono i SikTh! Stilisticamente, prendono dai due ottimi lavori usciti in precedenza, riuscendo ad affinare anche alcuni tratti che risultavano meno convincenti...non vedo l'ora della prossima uscita!

    Stoned Jesus - The Harvest (Stoner/Doom/Hard Rock): marciume e ignoranza a badilate, made in Ucraina. Il disco si divide fra cavalcate hard rock scanzonate e ideali da ascoltare a tutto volume alla guida e pezzi lunghissimi, opprimenti ed ossessivi, in cui fanno capolino anche hammond ed influenze squisitamente settantiane, il tutto caratterizzato da una produzione potente, piena e definita ma al tempo stesso molto naturale. Cosa volere di più?

    TesseracT - Polaris
    (Progressive Metal): il precedente Altered State non mi aveva convinto per diversi motivi, in primis la voce. Non mi aspettavo grandi cose da questa uscita, ma sono rimasto completamente spiazzato: pezzi ispiratissimi concisi, carichi di groove, suoni cristallini e linee vocali semplicemente perfette, ad opera del rientrante Daniel Tompkins. Una grande sorpresa e forse IL disco dell'anno, imho.

    The Dear Hunter - Rebirth in Reprise (Progressive Rock, Pop, Folk): una delle più belle scoperte di questa seconda metà dell'anno. Avevo letto ottime cose sul loro conto, ma dal nome e dall'artwork mi aspettavo qualcosa di oscuro e pesante. Mai sensazione fu più sbagliata. Si tratta di un disco melodico e rilassante, non di facile ascolto data la durata di alcuni pezzi e la sua natura di concept, ma estremamente orecchiabile e con arrangiamenti veramente stellari. Consigliatissimo per chi ama sonorità leggere, ma comunque impegnative.

    Tigran Hamasyan - Mockroot
    (Fusion): un altro disco illuminante, ad opera di un talentuosissimo pianista di origine armena che fonde jazz, rock, e tradizione est-europea e mediorientale, che ama giocare con il ritmo ma anche capace di tirare fuori melodie sognanti e senza MAI scadere nel virtuosismo fine a se stesso. Come sopra, se vi piace il genere non ve ne pentirete.

    Menzioni positive per:
    Alkaloid - The Malkuth Grimoire
    Baroness - Purple (Hard Rock);
    Battle Beast - Unholy Savior (Heavy Metal)
    Fear Factory - Genexus;
    Haunted Shores - Viscera (Black/Djent);
    Intervals - The Shape of Colour (Rock/Fusion/Strumentale);
    Rendezvous Point - Solar Storm (Progressive Metal);
    Scale the Summit - V (Prog Metal/Fusion/Strumentale);
    Steven Wilson - Hand Cannot Erase (Progressive Rock);
    Tame Impala - Currents (Indie/Alternative/Pop);
    Prodigy - The Day is My Enemy (Elettronica);
    The Aristocrats - Tres Caballeros (Fusion);
    Veil of Maya - Matriarch (Deathcore/Djent).

    FLOP

    Ora come ora, la più significativa (e l'unica che mi viene in mente) è Symphony X - Underworld: un disco che non sa di nulla, pompatissimo nella produzione, fiacco e riciclatissimo nelle composizioni. Le poche idee buone e gli spunti nuovi, sulla carta interessanti, si rivelano raffazzonati o sviluppati male. Non ci siamo per niente.

    Per ora è tutto, se mi torna in mente altro aggiornerò, visto che ho ancora un po' di roba da ascoltare!

    Ps: sintetico una sega :rotfl::rotfl:
     
    #42
    Ultima modifica: 29 Marzo 2016
  13. brightonrock

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    22 Dicembre 2015

    Armored Saint : Win Hands Down. Lavoro eccezionale e vedo, senza stupirmene, ancora poco riconosciuto. Deve essere la maledizione degli Armored Saint.
    Dischi brutti? Non so, non li compero.
     
    #43
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  14. Zanna

    Zanna
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    Soldier of fortune

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    25 Dicembre 2015

    Ho preso poche cose del 2015. Mi sono concentrato più che altro sul vecchiume ottantiano.

    Solo "+" per quel che mi riguarda.

    1- The Revenant King (Visigoth). Epic Heavy Metal di grande qualità. Alcune canzoni oltre a loro, avrebbero avuto il coraggio di scriverle solo i primi Manowar, quelli tutti mutandoni di pelo e Ross-the-Boss che attenuava un po' la tirannia di DeMaio. Mezzo voto in più per il coraggio. Voto: 8,5.
    2- The Book of Souls (Iron Maiden). Il miglior album dei Maiden post reunion, dopo Brave New World. Il più ottantiano e retrò (nel senso buono) degli ultimi 15 anni. Voto 8.
    3- Beyond the Red Mirror (Blind Guardian). A me i Blind Guardian, in questo album e in altri, danno l'impressione che vogliano un po' strafare, nel senso che sono sempre ambiziosissimi, vorrebbero spaccare il mondo, mettono tantissima carne al fuoco, col risultato che la qualità c'è, ma l'album è fin troppo prolisso, lungo, poco immediato e a volte è dispersivo e ti fa sbadigliare un po'. La qualità è innegabile, ma manca l'immediatezza... mi annoia un po', per riassumere. Voto 7,5.
    4- Nocturnes of Hellfire & Damnation (Virgin Steele). Avevo letto tantissimi giudizi negativi, e mi aspettavo molto peggio. Urletti effeminati di DeFeis o no, batteria di plastica o no, è un capolavoro al pari di Piece of Mind dei Maiden, rispetto a Black Light "Puttanalia". Nulla che faccia gridare al miracolo, ma non mi è dispiaciuto. Voto: 7
     
    #44
  15. MF_Metal

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    BANNATO

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    26 Dicembre 2015

    Annata un pò deludente... più che altro per me è stato l'anno dei "passi indietro", la maggioranza dei lavori ascoltati li ho trovati discreti e nulla più.. alcune buone cose ci sono state, che segnalo qua ma nessun capolavoro, presente invece l'anno scorso

    TOP (in ordine alfabetico)
    Angra - Secret Garden. Aumenta la componente prog, Fabio alla voce fa un gran lavoro, alcuni brani sopra la media (cito la powerata "black hearted soul" e la splendida, rilassante "silent call"). Peccato che si abbia la sensazione di non aver trovato un vero erede di Falaschi, e che a tratti sembri di sentire i Vision Divine piuttosto che gli Angra.

    Blind Guardian - Beyond The Red Mirror
    . Da loro mi aspetto sempre tantissimo, questo disco non lo considero un capolavoro come molti fanno, ma pezzi come "prophecies", "at the edge of time", "the holy grail" te li possono dare solo loro, e alle mie orecchie rappresentano, ancora, l'apice di un certo modo di fare musica.

    Cain's Offering - Stormcrow. Buon ritorno, Jani si conferma un buon compositore e "scovatore" di melodie malinconiche, nonostante mostri qualche calo qua e là (confermato anche dall'ultimo strato).

    LT's Rhapsody - Prometheus, Sinfonia Ignis Divinus. Spero di averlo scritto giusto :hihi: disco che ha diviso, e nonostante rappresenti indubbiamente un passo indietro rispetto al capolavoro precedente, è ottimo che Turilli riesca ancora a voler cercare nuove soluzioni, quando sarebbe bastato fare l'ennesimo lavoro in stile vecchi rhapsody per far contenti tutti. I testi sono un valore aggiunto: a volte mi fanno sbellicare dalle risate, a volte la ricercatezza ampollosa dei termini, esagerata, trovo si sposi alla perfezione con brani maestosi come "il cigno nero"; in entrambi i casi va bene, insomma.

    Signum Regis - Chapter IV: The Reckoning. Dalla slovacchia con furore, se volete un power-prog potente, ben suonato e con qualche picco questo disco fa al caso vostro. Bravi.

    Visigoth - The Revenant King. Per gli amanti dell'epic metal, una piccola perla inaspettata. Ottimo esordio.

    Wind Rose - Wardens Of The West Wind. Cori, cori e ancora cori... ma se riuscite a uscirne, trovate power metal epico davvero ben fatto e personale. Li aspetto al varco del prossimo disco, potrebbe essere quello definitivo.


    FLOP (dal meno peggio)
    Nightwish - Endless Forms Most Beautiful. Il precedente "Imaginaerum" rappresentò per me una bellissima sorpresa da una band che ormai non reggeva più la prova del disco intero, davvero pieno di ispirazione. Qua non ho trovato quasi niente, le parti migliori sono ricicli di cose già sentite.. dai che potete fare di meglio.

    Virgin Steele - Nocturnes Of Hellfire And Damnation. Orrendo. Trovo 2 pezzi di alto livello ("lucifer's hammer" e "persephone") rovinati da un cantato indecente, e poi solo noia. Una "band" (virgolette non a caso) finita, ci metto la mano sul fuoco.

    Chaos Magic - Chaos Magic. Un musicista, un tempo tra i migliori nel suo campo, completamente prosciugato a livello compositivo (20 album composti quasi da solo) si ostina a creare musica: questo è il risultato. L'apice della banalità del metal melodico.
     
    #45

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