La vostra discoteca

a me piace quel disco....only , black lodge e 1000 points of hate su tutte... con un grandissimo john bush.....altro che il fiacco successivo stomp 442

 

Era in superofferta (usato) alla fiera del disco dello scorso weekend, sono stato in dubbio fino all'ultimo se prenderlo o meno, poi quando sono ripassato non c'era più.

 

Una piccola perla il disco dei Red Dawn.

Il mio preferito dei Sabbath era Ozzy.

 

Io ormai vado solo di classici
Ozzy tribute to Randy

 

@Dwight Fry giuro sto smettendo....

 

Riassuntino degli acquisti degli ultimi mesi:

Annihilator - Alice In Hell. Lo conoscete tutti... thrash tecnico mooolto fantasioso! La quasi taitol trac è grandiosa. Disco quasi al livello dei migliori Megadeth.
Wind Rose - Stonehymn. Folk/Power corale e molto epico. Pochi pezzi, nessun calo. Disco dell'anno finora. La consacrazione per la band è arrivata.
Running Wild - Port Royal. Aspettavo da anni queste ristampe e finalmente posso godere appieno di questa gemma piratesca. Calico Jack!
Elvenking - Red Silent Tides. La prova che possono cambiare stile fino a stravolgersi, e non sbagliare comunque un colpo. Pazzeschi.
Lunar Shadow - Far From Light. Epic metal. Interessante esordio, che mostra molte buone cose ma anche diverse incertezze. Se sapranno lavorare sulla composizione e correggere il tiro di qualche brano troppo dispersivo e qualche lento poco incisivo, avremo una nuova grande band per il genere.
Anvil - Metal On Metal. Se fosse tutto metallo pesante tipo la title track, "666", "mothra", lo apprezzerei molto di più; purtroppo non digerisco le scelte melodiche di molti pezzi che alle mie orecchie suonano troppo retrò. Mi prende solo a metà.
Bloodbound - Book Of The Dead. Quando erano una delle più esaltanti band fra quelle poco originali... heavy/power derivativo ma fatto alla grandissima!
Hammerfall - Renegade. Più approfondisco questa band e meno capisco l'esaltazione per Glory To The Brave a discapito dei successivi. Anche questo è un ottimo disco.
Angra - Fireworks. L'ultimo con Matos fu un gran lavoro, come sempre. Il top della discografia sta altrove ma questo resta un buonissimo e particolare lavoro un pò sottovalutato.
Elvenking - Secrets Of The Magick Grimoire. Una delle poche volte in cui hanno cambiato poco dal disco precedente; che abbiano trovato un punto di arrivo? Semplicemente una conferma, restano tra i migliori in circolazione.
Dream Theater - Octavarium. Me l'ha prestato un mio amico e dopo il secondo ascolto l'avevo già ordinato. Per me album davvero bello, che va dritto al punto senza strafare. Conosco solo Images and Words e approfondirò di sicuro band e genere.

 

Per i Dream Theater: ascolta tranquillamente tutti i dischi fino a Six Degrees of Inner Turbulence (consiglio di tenere per ultimo Falling into Infinty che è il meno interessante paragonato agli altri, ma puoi anche seguire l'ordine cronologico).

Per il prog metal ti consiglio di partire dagli albori (se non conosci): Fates Warning - The Spectre Within (1985) e Awaken The Guardian (1986) che oltre ad aver contribuito ad avviare il prog metal sono due must assoluti per chi ascolta heavy, power ed epic (molto buono anche il primo Night on Brocken pur se ancora acerbo e troppo derivativo è comunque una chicca per gli appasionati di heavy-power americano).

Ovviamente, poi i Queensryche; ma non era mia intenzione fare una lista.

 

Intervento che spiega benissimo alcune dinamiche psicologiche d'ascolto.
Quando noi giudichiamo un disco lo facciamo avendo nelle orecchie i lavori precedenti, poi quello che ci piacerebbe ascoltare e solamente in ultimo e in minima parte il lavoro in se.
Così Octavarium sembrerà allo stesso tempo oro per chi conosce poco o nulla dei DT e merda o mediocre/passabile a chi li ama appunto fino a Six Degrees.
E proprio su Octavarium ricordo il giudizio ampiamente lusinghiero di un recensore esperto in rock progressivo ma abbastanza al digiuno dei Dt, con brano top Never Enough (il famoso semiplagio ai Muse), probabilmente uno dei più odiati dai fans die hard.
Ma vi possono essere tantissimi esempi in merito.

 

Per me è un disco molto buono, anche se inferiore al passato. Non capisco però tutta la merda che gli è stata tirata (non lo ascolto da una vita comunque). Su questo disco raramente ci sono mezze misure: chi lo odia e lo reputa una schifezza chi lo ama e lo trova l'ultimo grande disco dei DT. Un po' come Train of Thought. Addirittura l'ottimo Jeff Wagner (giornalista e critico che ha scritto un saggio fondamentale sul genere) lo mette tra i dischi assolutamente consigliati come ascolti da cui partire.

 

Credo che molti non abbiano mai superato i riferimenti ai Muse in un paio di brani e il pop alla U2 di I walk Beside you.
D'altronde al fan die hard se non fai duemila cambi di tempo a 200 di metronomo lo deludi.
Disco che si regge sulla bellissima e maestosa suite omonima, derivativa (io direi più celebrativa) quanto si vuole ma molto bella e una serie di brani minori altalenanti.

 

Concordo sulla suite, che direi volutamente ed apertamente citazionista.

 

Grazie delle dritte! No a parte un disco degli Opeth e il già citato Images non conosco niente del genere (vabbè ci sarebbe il power/prog che invece ascolto parecchio)... Fates Warning e Queensryche li conosco di nome, sicuramente li proverò... prima mi spolpo ancora un bel pò questo Octavarium

Edit: sto ascoltando il primo brano proposto dei FW e sembra interessante, anche se è proprio ottantiano e volevo approfittare di questo momento propizio per allargare le mie vedute e provare qualcosa il più possibile lontano dai miei ascolti abituali

Boh, io so solo che pensavo di trovare una sfilza di tecnica e poco altro, visto anche l'idea che sta dietro al disco (follia pura, con ogni brano che inizia in una tonalità diversa e addirittura gli intermezzi nei semitoni tra un brano e l'altro...) e invece ci ho trovato molto equilibrio, mai tecnica fine a sè stessa, ogni brano comunica qualcosa. Perfino la lunghissima title track scorre via benissimo, nemmeno ti accorgi che dura 24 minuti! Però già nella mia ignoranza l'oro è Images and Words, per fare un paragone se quello lo valuto 10, Octavarium non andrà sopra l'8.

 

Allora ascolta il disco precedente e quello immediatamente successivo

 

Certo che è ottantiano, è del 1985. Ti ho consigliato quelli per due motivi: 1. ascolti pricipalmente power, epic-heavy e quelli sono due classici anche dell'heavy metal. 2. Sono due album importanti, specie il secondo Awaken The Guardian che è un disco che ha contribuito a rivoluzionare l'heavy metal (come Images and Words farà poi anni dopo) e tra i capolavori assoluti del 1986 che andrebbero conosciuti al di là del sottogenere (a maggior ragione se si parla di prog, heavy, power). Tuttora risulta un disco molto complesso e ostico, nonostante le apparenze iniziali....ti ci vorrà un bel po' e tanti ascolti prima che ingrani; ma ti assicuro che ne varrà la pena.

Se vuoi però nell'immediato sonorità più distanti da quelle a cui sei abituato (ma ti consiglio di non abbandonare almeno Awaken The Guardian), allora per i Fates Warning inizia con A Pleasant Shade of Gray (1997) e Disconnected (2000). Il primo è un'unica traccia divisa in dodici movimenti: ti consiglio di approcciarlo subito con un ascolto attento (vale anche per il secondo), quindi concentrazione, cuffie e testi: se messo di sottofondo perde molta della sua efficacia. Va detto che questo vale però per quasi ogni disco della band è un tipo di musica molto cerebrale, ma allo stesso tempo emotiva e intimista: il rischio è trovarla fredda o noiosa con un approccio approssimativo.

I Queensryche sono diciamo molto heavy in generale, più vicini ad un approccio "art-rock" nel metal anzichè puramente progressive, ma anche li parliamo di classici assoluti da conoscere. L'album più distante dagli '80 (dei grandi dischi) è Promised Land.
Nel caso, magari prova i Pain of Salvation per qualcosa di differente. Gruppo dall'approccio molto simile ai Fates Warning (specie seconda maniera): quindi molto cerebrali e intimisti, ma che ingloba sonorità alla Faith no More nell'heavy raffinato dei Queensryche.

 

Concordo completamente coi suggerimenti di The Transgressor, e ci tengo a dire che il già citato A Pleasant Shade of Gray è uno dei miei dischi preferiti in assoluto degli anni 90.

Aggiungerei, se sei interessato al prog metal, che val la pena andare un attimino indietro e recuperare la sacra cinquina classica dei Rush (2112 e i 4 album seguenti). Chiaramente non sono metal, ma a mio parere indispensabili per comprendere le origini più prossime del genere. E poi oh sono 5 capolavori da bava alla bocca, quindi vai sul sicuro.