2017 stelle e stalle: il meglio e il peggio di quest'annata musicale

Siori e siore, ci siamo di nuovo: è arrivato il momento di tirare le somme e aprire un topic riguardo le uscite musicali dell'anno corrente. Belle, brutte, medie, oblique, sinusoidali, occipitali e con scappellamento a destra come da posterdati. Scrivete qui i vostri preferiti e sfogate la vostra ira su ciò che vi ha deluso.

 

Sì ma non vi affollate eh

Devo dire che quest'anno è stato un po' deludente rispetto al 2016, che era ricchissimo di roba che mi era piaciuta davvero... qui ho ascoltato tanti buoni album ma complessivamente l'ho trovato un anno inferiore.
Tra i top vorrei citare le uscite di alcuni gruppi che non conoscevo e che penso andrebbero in una mia ipotetica top 3, cioè Unleash The Archers, Threshold e Keldian. Questi ultimi secondo me andrebbero conosciuti un po' da tutti gli amanti del power, perchè anche i loro lavori precedenti meritano tanto. Subito dopo metterei gli Amenra che hanno fatto un album intensissimo ed emozionante anche se lontano dai miei ascolti abituali.
Altri buoni album sparsi: direi White Skull e Orden Ogan per il power. Nel doom ho apprezzato tantissimo l'omonimo dei Doomsday Kingdom, a conferma che Eidling è un grandissimo songwriter; idem per l'ultimo dei Pallbearer che però sconta il fatto di non reggere il confronto col precedente, forse il mio album preferito degli anni '10. Non male neanche The Obsessed e Avatarium (ok, qui non parliamo proprio di doom ma ci sta). Altri buonissimi album sparsi: Mastodon, Cradle of Filth, Paradise Lost, Chelsea Wolfe (è doom l'ultimo album? boh), Power Trip, Alice Cooper. Citerei anche il "canto del cigno" dei Pagan Altar, ma non l'ho ascoltato come vorrei.
Capitolo delusioni.... gli Overkill e gli Accept per me hanno sfornato due album che sanno un po' di pilota automatico, anche se non sono malaccio. Sia Rage che Almanac hanno fatto lavori discreti ma inferiori a quelli dell'anno precedente, che avevo apprezzato tantissimo: forse era il caso di prendersi un po' più di tempo per lavorarci su. Ho ascoltato per caso i Beast in Black e ci ho trovato delle canzoni molto valide, ma dei suoni abbastanza orrendi e una voce che mi ha lasciato un po' perplesso. Senza infamia e senza lode il ritorno dei Nocturnal Rites, ma onestamente non mi aspettavo granchè. Idem per i Grave Digger che però sono senza ombra di dubbio la mia scoperta di quest'anno, hanno avuto una carriera pazzesca nei '90.

 

Ho ascoltato parecchia roba nuova (soprattutto in campo estremo), cercando di limitarmi a quelli che mi hanno colpito di più mi vengono subito in mente Nokturnal Mortum, Progenie Terrestre Pura e Wolves In The Throne Room, degli ottimi ritorni che hanno anche segnato un passo in avanti nel sound delle band in questione. Interessante anche la leggera svolta "hard rock" e più easy listening dei Sólstafir, si confermano Goatmoon, Der Weg Einer Freiheit e Grift, e i Pillorian, lasciando perdere il paragone ingombrante con gli Agalloch, hanno tirato fuori un disco molto buono con una gemma finale eccezionale. Gli Enslaved non sbagliano ma devo ancora capire al 100% il nuovo disco. Fellwarden interessante new entry figlia dei Fen. Vintersorg incredibilmente ha dato un seguito bellissimo al suo vecchio capolavoro. Sull'altro versante, Impetuous Ritual mortali, Morbid Angel che tornano a fare quello che sanno (ed ottimi anche i loro emuli Gorephilia), Artificial Brain che mandano in pappa il cervello, Incantation che si divertono a malmenare Cristo come sempre (e voglio segnalare anche i giovani discepoli italiani Ekpyrosis), Execration dallo spazio con orrore. Passando a cose più lente: fantastico il disco degli Amenra e non deludono affatto gli Ufomammut, With The Dead belli ed electricwizardiani, ottimo esempio di made-in-Italy il nuovo Shores Of Null, Elder ad altissimi livelli ma forse in leggero calo. In campo classico la solita garanzia i Manilla Road, non conoscevo invece Lunar Shadow e Satan's Hallow. Power Trip fantastici, penso sia l'unico disco thrash nuovo che ho ascoltato con costanza. E per chiudere, inaspettatamente mi sono ritrovato ad amare anche il synth-pop del nuovo Ulver.

Per quanto riguarda le delusioni, non saprei... Non mi è piaciuto il nuovo Wintersun, e la china discendente degli Overkill non è di certo una novità a mio parere (così come gli Obituary che ormai timbrano il cartellino e poco più, in studio). Anche il disco non eccezionale dei Taake è in linea con il penultimo, piuttosto scialbo anche quello. Forse mi aspettavo qualcosina in più dai Memoriam visti i nomi in questione. Anche i Monolord non hanno replicato la graniticità dei precedenti, pur facendo uscire un disco più che buono.

 

Per quanto mi riguarda è stato un anno pieno di uscite medie, ma con pochi picchi. Quindi, anzichè nominare tanti dischi discreti, parlerò solo dei due che sono riusciti a fare il passo in più, diciamo quelli che hanno raggiunto o superato l'80/100. Entrambi power/folk, entrambi italiani, una conferma e una sorpresa.

Wind Rose - Stonehymn. Partiamo con la sorpresa. Li aspettavo al varco, dopo che il precedente mi aveva stupito; però mancava ancora qualcosa, in termini di compattezza. Stavolta ecco un album maturo, senza cali e con sound sufficientemente personale. Prendiamo le melodie e gli "intenti" tipici del pagan/viking/folk più epico e immediato, togliamo le voci sporche e mettiamocene una pulita, profonda ed epica; aggiungiamo un pizzico di Blind Guardian (anche per la struttura articolata dei pezzi). 7 canzoni tutte riuscite, oltre a due intermezzi folkeggianti. Sound molto corale e poco chitarristico che può scoraggiare qualcuno, eppure stavolta il bersaglio è stato centrato, non ci si perde nè ci si annoia nell'ascolto, ma anzi si intraprende un viaggio tra boschi e montagne, nani, spiriti e altro. Bravissimi.

Elvenking - Secrets Of The Magick Grimoire. Ed ecco la conferma. Non che ci fossero dubbi, ma fa davvero impressione sentire una band arrivata al nono album in studio sfornare un lavoro così ispirato. Power a tratti, folk in altri, i due stili uniti alla perfezione in altri ancora. Se da un lato è uno dei loro album più "canonici", nel senso che non hanno aggiunto molto rispetto al passato, dall'altro questo è sicuramente il loro lavoro più epico. Inserti in growl ottimi e diffusi (guest d'eccezione) che ricordano gli esordi della band, così come le splendide melodie di violino nei momenti più magici. Infallibili.

Citazione a parte per un disco che potrebbe essere a questi livelli, ma che non ho ancora approfondito come si deve: quello dei Keldian.

 

Ecco i primi 3 devo recuperarli, mentre quello degli Elder onestamente non mi è sembrato il disco fantastico che molti hanno descritto...

 

stavo per rispondere a jesse dicendo che comunque staving off truth da sola vale di più del 95%, almeno, dei dischi metal che ho sentito quest'anno, così ho pensato di fare una top 10 dei brani, ordine alfabetico:
a sculptor of the future (jordablod)
a solitary reign (amenra)
dodecahedron - an ill-defined air of otherness (dodecahedron)
dream the dead (caligula's horse)
easter water (show of bedlam)
hallucinatory black breath of possession (tchornobog)
in this empty room (clouds)
kelle surut soi (havukruunu)
maneblot (myrkur)
staving off truth (elder)

poi ci sarebbe la geniale what else is there degli enslaved ma essendo una cover la considero fuori categoria

sugli album devo pensarci ancora un po'. Intanto posso dire che sul 2017 in generale sono un po' combattuto, per i miei gusti tantissimi dischi buoni ma pochissimi veramente straordinari, sicuramente meno degli ultimi anni; insomma bene ma non benissimo.
Da alcuni siti che seguo mi pare che il death sia andato alla grande, oltre ai nomi fatti da jaime mi vengono in mente ottimi commenti per akercocke, spectral voice, pyrrhon, gigan e venenum

 

Ma solo a me non piace quella cover? Mille volte meglio l'originale dei Royksopp, a mio modesto parere.

 

Fantastico no, per me è un po' un passo indietro rispetto a Dead Roots Stirring e Lore, lo sento meno fresco, con melodie un po' più artificiose... Però restiamo sempre su livelli molto alti

 

Ma infatti sono un gruppo che ha tutte le carte in regola per piacermi, però non mi ha preso particolarmente. Magari li rivaluto, quest'anno mi è successo con Katatonia e Grave Digger tanto per dire.

ps: A Solitary Reign

 

Non riuscirò mai a capire perchè queste classifiche vengano fatte ad inizio dicembre, con ancora un mese di uscite davanti.
O meglio, capisco che tutto debba finire nelle famoso riassunto annuale ma, anche per metabolizzare meglio i dischi più recenti, sarebbe l'ideale farle a gennaio-febbraio.
Non sarebbe la prima volta che le cose migliori escano proprio dopo la metà di dicembre.

 

Male a questo punto pubblicare dischi a dicembre perchè si rischia di rimanere fuori dalle classifiche.

 

A gennaio/febbraio quasi nessuno scrive più nulla riguardo ciò che è uscito l'anno precedente, quindi sarebbe inutile aprire topic del genere.