Attualità, politica e società

Questa storia della trattativa Stato-Mafia per come viene raccontata non mi appassiona granchè. Sono le cose che si fanno ma si fa finta che non esistano. Durante gli anni di piombo o il sequestro Moro lo stato non parlava forse con criminalità e bande armate? Sarebbe sorprendente il contrario.

 

Diciamo che sono cose che si fanno ma si fa finta che non esistano, però sarebbe cosa buona e giusta punire chi lo fa, giusto?

 

Peccato che finito questo teatrino, quando sarà il momento di governare, quello che conterà realmente sono proprio i contenuti.

 

Cerino in mano? Ma se è l'unico che è coperto dovunque. Nella sua coalizione è leader assoluto, nell'unica possibile ipotesi di governo c'è (anche) lui, se si torna a votare guadagna uno sproposito di voti. Cioè, delle due l'una: o va al governo, o si torna a votare ed è l'unico sicuro di aumentare i consensi. Se è messo male lui, gli altri come sono messi?

Chiaro. Ci aspettano tempi cupi, non serviva questo paio di settimane per scoprirlo.

 

Non sono d'accordo, in un mondo post-ideologico dove l'antipolitica la fa da padrone, e i personalismi prevalgono sulle idee, prima con Forza Italia, poi con il PD di Renzi ed infine, nel modo più estremo, il Movimento 5 Stelle, dove il partito è solo una struttura priva di contenuti in quanto è un solo capo o un'oligarchia che decide sulla base delle esigenze contingenti, la Lega è in netta contrapposizione, forse l'unico partito ideologico fra quelli più votati. A parte due temi (la secessione e il Nord come territorio privilegiato), da più di 20 anni i leghisti non hanno modificato il contenuto delle loro proposte, potresti metterci un altro leghista al posto di Salvini, e ti direbbe le sue stesse cose.
In questa possibile alleanza M5S - Lega infatti vedo due modi contrapposti di intendere la politica, uno personalistico e aideologico, e l'altro completamente ideologico come quei partiti di vecchio stampo relegati allo 0.1%
Poi che i contenuti non piacciano, è un altro paio di maniche

 

Tutto molto bello peccato che proprio quei due temi sono il cuore del partito e cambiandoli si è fatto un vero e proprio voltafaccia. La Lega di oggi non è quella degli anni '90 ne dei primi 2000.
Gli elettori sono pure molto confusi tra il regionalismo padano e il nazionalismo
Tutto fuorché coesione ideologica secondo me

 

beh non si ferma a quei contenuti. La Lega è nata come movimento federalista e lo è ancora, è sempre stata anti immigrazione, anti islam, antieuropeista, tradizionalista nei valori e anti tasse (negli anni 90 bruciavano le dichiarazioni dei redditi in piazza per chi se lo ricorda).
Molti temi che Salvini ha più volte tirato fuori

 

Non sono d'accordo su entrambi i punti.
Primo, sull'identità del parrito: la Lega Nord vent'anni fa era secessionista, europeista, e lontana dalla estrema. Oggi è sparito il "Nord", è unitaria (e anzi, ha visto con quasi fastidio i referendum in Veneto e Lombardia per i quali non c'è stato alcun aiuto da parte di Salvini), contro l'Europa è collocata sicuramente a destra. Il partito ha fatto una giravolta su sè stesso, non si può proprio dire che in vent'anni non sia cambiato, è l'opposto di quello che era: non per niente Salvini e Bossi non si possono vedere.

Secondo, il programma: il programma della lega è il nulla assoluto. La Flat tax al 15% è una presa per il culo all'intelligenza degli elettori (che a questo si prestano, niente da dire), l'atteggiamento assolutamente ondivago sull'euro implica il non avere alcuna riflessione alla base ma seguire solo l'aria che tira, l'abolizione totale della Fornero è un'altra favola e su temi cruciali come l'istruzione non è stata spesa una parola. Per carità, non che gli altri abbiano fatto meglio, ma se bastano quattro fregnacce per parlare di "ideologia" siamo arrivati allo scadimento definitivo.

 

La lega alle origini non era antieuropeista, anzi. Il federalismo alle origini non esisteva proprio, c'era secessione e basta, mentre oggi anche solo il federalismo non tira più e non se ne parla più. Poi, antitasse... Anche lì, cosa vuol dire antitasse? Non è una ideologia politica essere antitasse.

 

non è assolutamente vero quello che dici, è nato come partito federalista, Gianfranco Miglio era l'ideologo della Lega, il primo a parlare di un'Italia federale, e anche quando Bossi parlavadi secessione, lo stato del nord doveva essere a carattere federalista (articolo del '90 'MA NOI LUMBARD NON VOGLIAMO LA ROTTURA DELLO STATO ITALIANO...' - la Repubblica.it)
Seppur abbiano votato il trattato di Maastricht e quello di Lisbona, sull'Europa la Lega ha sempre appoggiato un'idea di Europa diversa da quella attuale (la cosiddetta Europa dei popoli), hanno sempre criticato l'allargamento ad est ed è sempre stata euroscettica ancor prima dell'entrata in vigore dell'euro.
Sulle tasse, essendo il l'ideologia federativa a carattere liberale, sono sempre stati a favore di un loro abbassamento, anche perché lo Stato centralista è sempre stato visto come sprecone e vessatorio. La flat tax è coerente con questa ideologia, che poi sia una buffonata o meno è un altro paio di maniche.
Ti sbagli anche a dire che di federalismo non ne parla più, ne parla ma non utilizza l'enfasi che si utilizzava prima, quello che Bossi critica è allargare la Lega al sud, perché è un partito nato principalmente per fare gli interessi del nord
Sulla scuola approva la buona scuola, quindi credo che a parte le graduatorie regionali, non cambierebbe molto.

 

Sulla scuola la Lega non approva affatto la buona scuola, Salvini ne ha parlato sempre in modo critico tant'è che parla di voler fare una nuova riforma sulla scuola....

 

mi riferivo all'alternanza scuola lavoro, mi sono sbagliato

 

Salvini (lega): pronti a riformare la Scuola e ad abolire la legge Fornero - Orizzonte Scuola

 

Tanto adesso giornali e tv di Berlusconi fucileranno mediaticamente Salvini (hanno già cominciato a togliergli "benzina" elettorale chiudendo le trasmissioni di Del Debbio e Belpietro, e infatti è dal 4 marzo che casualmente non si sente più parlare di sbarchi, violenze di extracomunitari, episodi di cronaca nera coinvolgenti clandestini o cose simili) e lui tornerà all'ovile, altrimenti tempo un paio di anni e farà la fine di Fini: gli faranno esplodere qualche patata bollente tra le mani e sarà costretto a mollare.
D'altra parte, però, il felpato in questi giorni sta incassando la neutra benevolenza (inaspettata fino ad un certo punto, visto il putridume di quella redazione) del Fatto Quotidiano.

 

Ci mancherebbe, consoci bene e stimo Miglio. Ma un conto è parlare di Italia federalista, un conto è parlare di secessione e nuovo stato federale! È ben diverso secessione da Italia federalista, c'è di mezzo giusto un dividere il paese
Per come è nata la Lega, il punto principe era quello, pure da statuto: la lotta per la scissione.

Sono poi passati ad un fase centrale, quella di Maroni, in cui l'idea di base era il federalismo, e poi adesso è scemata anche quella, non perché non ti dicano "si siamo per il federalismo", ma perché è un argomento di cui non si parla assolutamente più. Ma poi già il fatto che dal nome sia sparito il nord dice tutto: scusa, ti pare poco l'allargamento al sud, per un partito che era nato dall'unione della Liga Veneta e quella Lombarda? È stata stravolta la matrice, ora l'aspirazione è porsi come partito leader nazionale di cento destra.

Sull'euro, beh, no, coerenza zero: Salvini era in origine quello che "io a Milano l'Euro lo voglio, se al sud non se lo possono permettere problemi loro" (Google ti sputerà mille articoli su questo), per poi passare attorno al 2015 alla barricata totalmente opposta, e porsi ora in una posizione intermedia. Le ha passate tutte le opinioni sull'euro, come facciamo a vederci ideologia?