Scrivere

E che non mi han pagato abbastanza...i soldi son finiti quando ho dovuto parlare del loro batterista

 

Orecchie.
Perché stasera sono felice come Erode dopo una scampagnata in un asilo nido e quindi me sento buona.

 

Tranquillo, grazie lo stesso!! E noi ci rifacciamo la prossima volta un po' rosico ma comunque ho passato 4 giorni spettacolari in Cornovaglia, è andata bene così per me dai

 

Una Ride felice e buona?
O mio dio... l'invasione è iniziata [cit.]
Distruggete i baccelli! Chiamate il dottor Bennell!

 

Ho detto stasera. E mi riferivo all'altra sera.

 

Probabilmente è incinta

 

Spero possa risultare interessante (non lasciatevi ingannare dal titolo, non è l'autobiografia di @Maelstrom):

Speciale: Non piaccio a nessuno

 

Non sono stato io

 

Io ero qua per dire che ogni tanto scrivevo qualche storiella o qualche bozza di sceneggiature -quando ero invaghito dei fumetti- e vorrei arrivare a scrivere una raccolta di storie brevi.
Al momento ho deciso di aprire un blog (quello che vedete in firma) dove mettere qualcosa ogni tanto, così come hobby...
Anche se non credo che la forma blog sia adatta al 100% a quello che faccio.

Altre volte ho pubblicato per un sito amatoriale delle recensioni di fumetti, la maggior soddisfazione è stata quella di essere linkato sulle pagine fb di bonelli o di altri autori.
E ci credo, facevo una bellissima pubblicità

 

Letto, interessante, purtroppo lo stress di acquistare un biglietto (appena vissuto con R+) è davvero assurdo.

Intervengo solo per offrire la mia interpretazione del fenomeno "vendo i biglietti un anno prima", che poi è estendibile a molti eventi (il Wacken è stato uno dei primi in ambito metal, e generalmente va sold out in pochi giorni).

Credo sia solo un fatto di hype (spesso alimentato dai social) l'ansia di dire "io c'ero", il voler trasformare tutto in occasione imperdibile (io ho visto i R+ già tre volte in Italia, e sicuramente torneranno ancora),
ma alimentando l'idea che sia l'ultima possibilità (e qui il fioccare di tour di addio, che addio non sono),
genera la frenesia all'acquisto, come quelle code davanti ai negozi di vestiti più di tendenza, il fatto che qualcuno sia in coda spinge altri a mettersi dietro, per paura di non trovare più nulla (cosa poi non si sa).

Insomma, vendere il biglietto più di un anno prima è un manifesto: "questo show è talmente atteso che andrà sold out un anno prima", e tutti a tremare, e comprare.

Io pure.

 

So che qui non è consentito linkare altri siti "concorrenti" ma in tema vorrei riportare un'interessante intervista dell'anno scorso pubblicata su jam online

bananaphone

 

Letto e apprezzato. Bravo Davide.
Per me tutta la questione si riduce a questa frase:
Insomma, sempre più spesso per arrivare a quello che dovrebbe essere un momento di svago e divertimento bisogna affrontare corse contro il tempo ed incazzature.
Verissimo (ci son passato indirettamente per i Pearl Jam: un incubo) e no grazie. La vita è già abbastanza stressante. La mia, perlomeno.
Non mi riconosco più in nulla, per quanto riguarda gli eventi dal vivo.
Non m'importa una beata mazza se non ho visto tanti nomi storici del metal: non farò sangue acido per loro. Onore e gloria imperituri ma a certa gente ho dato talmente tanto di quel tempo e di quei soldi che di sicuro non mi sentirò in colpa se nel 2019 non vado a vederli dal vivo. A queste condizioni, intendo.
Per me solo concertini, da tre anni a questa parte. Biglietto in cassa e via, si scapoccia felicemente.