Slayer

Sì, ma non aggiungono che una sfumatura al mondo del Metal.

Negli anni '70 e '80, quando il Metal era un genere "nuovo", era più facile innovare e rivoluzionare.

 

appunto, da un mondo musicale che ha una quarantina d'anni mica possiamo pretendere continue rivoluzioni, eppure di sfumatura in sfumatura si è arrivati ad esempio a terminal redux, che non mi sembra proprio uguale a hell awaits

 

No però l'inizio di Pteropticon ricorda moltissimo South of Heaven e credo che anche un passaggio prima dell'assolo di Liquid Crystal Disease sia una dedica al riff secco di Raining Blood.

 

Come ho scritto più volte, è concettualmente sbagliato fare il paragone Slayer-Vektor specie per indicarlo come "evoluzione del thrash". I Vektor hanno riesumato il progressive technical thrash che è pienamente anni'80-primi anni'90. E lo hanno fatto rientrando in pieno nell'ambito "revival", dato che - unica eccezione le influenze e contaminazioni black - il tipo di thrash a cui si rifanno è quello "speed-estremo" ottantiano e non ha nulla dell'industrial, del groove anni'90, del djent (che è una derivazione del prog thrash) o di un prog metal estremo più recente.

 

infatti si parlava di metal, non di thrash, avrei potuto citare stranger fruit ma mi sembrava troppo

 

Lo dici perché non li hai vissuti. Negli '80 e anche per buona parte degli anni '90, o l'uno o l'altra. Tassativamente.
Chi non si adeguava veniva guardato con disgusto e/o sospetto.

Puoi giurarci. Si parte dalle sigle dei cartoni animati, di solito. Dopo un po' si finisce per gridare alle nuvole.

 

Triste la divisione o uno o l'altro.
Che è un po' il difetto che odio delle epoche con troppe certezze e teorie da applicare senza pensiero critico alla propria vita.
Credo che fare o uno o l'altro sia davvero una cosa stupida e triste.
Odiarsi per gusti musicali diversi e inscatolarsi da soli dentro a stereotipi resi veri dalla propria azione auto ingabbiante, la negazione di se stessi per essere un vero metallaro o un vero paninaro.
Che schifo.
Cento volte meglio la liquidità post moderna, almeno qui hai scelta (nonostante le problematiche opposte, legate alla nuova condizione).

 

Secondo me è che se ascolti un certo tipo di musica alcuni contesti tendi a odiarli perchè in antitesi.
Io ho sempre odiato le discoteche: ingresso quasi sempre a pagamento con selezione all'entrata.
Prima consumazione di qualsiasi cosa che costa un rene.
Musica a volumi assordanti (non sopporto nemmeno la musica alta nei locali) che non ti permette di parlare col tuo vicino o con le tipe (oh permetti una parola sai che c'hai una camminata che c'ho il cuore in gola...)
Musica di merda per rimbecilliti
Spesso i rimbecilliti ce li avevi in classe e ti confermavano la tesi, in rarissimi casi ti stupirvi che una persona andasse in discoteca e si divertisse pure.

Il pensiero critico é: cosa vado a rompermi i maroni fino all'una di notte (se va bene) quando posso starmene tranquillo ed appagato nel mio mondo?

 

Ma infatti!!! Pure io ho sempre ragionato così. In disco ci sarò andato sì e no un paio di volte per lavoro ed entrambe mi sono sentito sequestrato (oltre che spennato). Credo che pochi altri ambienti mi mettano tanto a disagio. Davvero, per me è una cosa incomprensibile che qualcuno ci si diverta, ma tant'è

 

Un posto per sottosviluppati (cit.)

 

Io non lo amo come ambiente (nonostante so che mi ci divertirei lo stesso se fossi coi miei amici) ma non per ideologia metallara o cavolate simili auto imposte nella negazione della propria persona.
Semplicemente non mi piace

 

Mi piace la disco anni 70 80 la fanno da me ogni tanto

 

Apritevi