Film Horror

Io finito il primo tempo. Belle le ambientazioni, ma il digitale rende la fotografia molto fredda. Pare un po' frettoloso, le scene importanti sembrano accelerate e tagliate con l'acetta...e sì che il film è breve. Però ho apprezzato diverse cose...vediamo come prosegue.

 

Dicci dicci.
Io, vivendo a Londra, non posso vederlo. Scendo a Cagliari il 5 settembre, e speriamo che sia ancora in programmazione..

 

A me è piaciuto, ma se qualcuno mi fa capire meglio il finale, mi farebbe un enorme cortesia.

 

Nel complesso mi è piaciuto, ma davvero il montaggio è troppo serrato. Le scene di raccordo che riprendono le locations e che dovrebbero aiutare a coinvolgere lo spettatore durano sempre una manciata di secondi, e alla stessa maniera il film corre come un treno (non nel senso di ritmo, ma nei passaggi da una scena all'altra). Le scene madri paiono sempre troncate frettolosamente. Le idee ci sono e sono bellissime, soprattutto per il fatto che si va a pescare dal nostro immaginario popolare. Se proprio dovessi fare una classifica ristretta agli horror di avati, lo metterei per ultimo o al pari con zeder (che non ho mai amato particolarmente). Ma è un buon film.
Terminata la visione, la gente si è alzata in silenzio, solo qualche commento di chi proprio non ci aveva capito nulla, altri increduli o perplessi. Sicuramente non è "un film di questi anni", quindi potrebbe deludere molto chi è abituato agli horror moderni, ma era prevedibile.

Ad oggi, l'ultimo film di avati che davvero mi ha emozionato è stato il cuore grande delle ragazze. Comunque il signor diavolo è un film rispettabile e rispettoso della storia del regista. Da vedere.

Ah, sono stato sorpreso di notare che al montaggio c'è il regista ivan zuccon, del quale avevo visto anni fa "l'altrove", e non era niente male per un low budget indipendente

 

Ti rispondo in privato linkando un articolo

 

Il nuovo film di Alexandre Aja, Crawl - Intrappolati, merita. Niente di nuovo, cose già viste, forse neanche horror, ma il ritmo è quello giusto. Poi c'è il bel connubio di uragano e alligatori, anzi uragano e croccodillli.

 

Io non sono un grande appassionato di horror perché mi fanno troppa paura e non mi suscitano curiosità le scene splatter (oltretutto mi autosuggestiono già sufficientemente da solo, potrebbe diventare un problema)
Però ho apprezzato le pellicole italiane dei '70 e in generale apprezzo di più i thriller psicologici o polizieschi che al loro interno hanno qualche attimo di respiro e qualche presa allo stomaco.

Per esempio Saw non riesco a guardarlo, Venerdì 13 mai visto, ma ho visto un paio di Halloween e ho apprezzato senza gridare al miracolo.

Diciamo che soprattutto non amo nessun horror moderno incentrato sull'immagine e sullo shock visivo, ma preferisco avere una storia pazza e malata che fila e poggia saldamente sulla trama.
Ultimamente ho visto -e rivisto- la trilogia di Hannibal Lechter che ho eletto a mio personaggio guida spirituale

Tutto questo per dire che di Avati conosco solo La casa dalle finestre che ridono e questo nuovo titolo mi ha incuriosito molto.

 

Stessa impressione che ho avuto io, con l'aggiunta che diverse cose ho iniziato ad aspettarmele prima che accadessero...e non è mai bello quando succede.

Sapendo che è la trasposizione di un romanzo scritto da Avati stesso, mi chiedo se non sia il caso di leggerlo.

 

Guarda "Incident in a Ghostland" (La casa delle bambole)

 

Ovvio.

 

Forse si poteva stiracchiarlo per un quarto d'ora in più e ne avrebbe giovato, semplicemente dandogli un mood più rilassato, come accadeva ad esempio nell'arcano incantatore.
In questo invece tutti parlano veloci snocciolando un sacco di informazioni, le scene corrono e vengono troncate, come se si dovesse stare dentro al minutaggio (esiguo). Con un ritmo più lento anche la colonna sonora sarebbe stata più efficace

 

Non mi freghi, birbone.

 

Credo che lo leggerò appena possibile, ho dato una letta veloce su Wikipedia e mi è salita la scimmia

 

È un ottimo film recente basato sulla trama e non su mostri brutti e spaventi inutili

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