Film Horror

Pupi Avati lo adoro, non si tocca.

 

Il video dell'esilarante allenamento di Michael Myers in vista di Halloween Kills

 

“Il signor diavolo” è un buon film.

Mi sono piaciute la regia, la fotografia, le scenografie, la recitazione di quasi tutti gli attori (Cavina e Bonetti ottimi, la Caselli mai sopportata, Haber si prende la scena dopo un secondo).

Mi è piaciuta soprattutto la storia, sviluppata in stile matriosca, con le voci narranti che si alternano bene e un clima di mistero che da sempre garantisce una marcia in più a certo cinema italiano di genere.

Il tanto discusso finale: bello. Arriva a sorpresa e ti obbliga a ripensare la storia, certi snodi. Non sono sicuro abbia un senso logico, d'altronde stiamo parlando del signor diavolo e delle sue macchinazioni. Ecco, io l'ho visto come un tentativo ironico di spiegarci che il diavolo fa le pentole ma, talvolta, anche i coperchi. Belli pesanti. Se poi qualcuno gli dà pure una mano...

Male: il doppiaggio del bambino protagonista, quasi fuori sincrono in certi passaggi; sul montaggio di Zuccon non mi esprimo perché non so quanto sia ascrivibile a lui il ritmo inutilmente frenetico del film: se la sceneggiatura prevede il montaggio di dieci scene veloci e non ti dà l'opportunità di inserirne una che faccia respirare un po' la storia...

Male certi canovacci, tipo l'inutilissima storiella d'amore.

Male (mi riallaccio al discorso sul montaggio) l'assenza di un approccio ragionato alla scansione delle sequenze. Per esempio

Anticipazione (Spoiler)

c'è la scena in cui il bimbo dà l'ostia al maiale, poi ci ritroviamo il medesimo bimbo accompagnato dai genitori nell'istituto religioso: perché? Cos'è successo? Il bimbo si è pentito e ha raccontato tutto? Qualcuno lo ha visto e ha fatto la spia? Non viene esplicitato.

Alcune sequenze, insomma, vengono aperte e chiuse con fretta eccessiva, laddove in altri casi è palese la volontà di lasciare allo spettatore il compito di fornire risposte, sulla scorta del vecchio metodo narrativo della sospensione, per esempio

Anticipazione (Spoiler)

nella morte del padre del bimbo, sequenza davvero buona in cui l'irrazionale ha un peso enorme: vediamo il bimbo allontanarsi dalla macchina e poi fari e motore spegnersi dopo pochissimo, per cui o c'è un vuoto creato ad arte oppure il messaggio è che il diavolo confonde tempo e spazio, ricordi e ricostruzioni razionali.

Un film ambiguo, in perfetto stile Avati, con pregi e difetti e forse un po' verboso ma globalmente riuscito, e di base molto affascinante.

 

Ah, dimenticavo una nota di colore.
Quando sono entrato nel cinema ho intravisto una decina di ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Ho pensato: saranno qui per la seconda parte di IT. Invece sono entrati assieme al sottoscritto nella sala in cui veniva proiettato il film di Avati.
Si sono messi lì e non hanno aperto bocca per tutta la durata.
C'è speranza, quindi.

La figura peggiore l'ha fatta invece un uomo di cinquant'anni che non ha voluto saperne di spegnere il cellulare e, ricevuta una chiamata, di alzare il suo grasso culo dalla sedia.
E una signora di sessanta che ogni tanto scattava foto al telo. Ha smesso quando le ho fatto presente che non eravamo a un concerto.

 

Concordo in toto, sia sui pregi che sui difetti. Un buon film, come dici

 

Io avevo sia il 50/60 che il ragazzino under 15, a fare gli ignoranti... zittiti varie volte!

 

Visto Abrakadabra (2018) dei fratelli argentini Onetti che completa la trilogia iniziata con Sonno Profondo e Francesca.
giallo-thriller devoto alla nostra stagione anni 70 come i precedenti, Argento saccheggiato in più punti ( ma ho trovato anche altri riferimenti come ad esempio a Bido da "il gatto dagli occhi di giada" ) musiche che si rifanno al nostro cinema di genere, tutto , tranne il doppiaggio italiano osceno, piacevole e divertente ( in questo caso la storia ha come tema la magia) ma sinceramente non so quanto di questo tributo possa rimanere , mi sembra un po' fine a se stesso.
Comunque una visione consigliata se amanti (o nostalgici) di questo filone

 

Non mi ha convinto molto la seconda parte di It. Non so se si possa parlare di delusione, ma la prima lasciava presagire ben altro andamento. Le cose che ho trovato odiose sono state le continue interruzioni dei momenti di tensione con le battutine sceme di Rich e i vari mostri, troppo caricaturali. Sul finale, beh, molti se non tutti concordono che sia l'unica cosa che non eccelle nel romanzo di King, Nella serie tv uccidevano il ragnone con una fionda, qui invece

Anticipazione (Spoiler)

prendendolo a parolacce

Tra lui e lei scegliere non saprei.

 

notevole, fotografia spettacolare, ritmi lenti ma funzionali poi secondo me il minutaggio breve aiuta, visto il contesto minimale
consigliato

 

Che roba immonda la seconda parte di IT. Lo dico da 42enne che rileggeva il romanzo tutte le estati, come un rituale. Per me sono riusciti a peggiorare il film per la tv.

 

Ho letto anche io recensioni tutt'altro che positive sulla seconda parte, al contrario della prima. C'è chi sostiene che abbia lo stesso problema della serie TV, e cioè che al contrario del Capitolo 1 questo invecchierà malissimo.

Allegria! (cit.)

Magari lo accompagnavi a Il corpo, altra cronaca di un'estate difficile da dimenticare

 

Ero quello che veniva menato dai bulli oh.