Epic Metal

Io invece noto che usano il termine fascismo, loro che sono tedeschi e il più bell'esempio di dittatura efferata lo avevano in casa. Anti-nazi sarebbe suonato anche più attuale viste le elezioni locali in germania.

Noto anche le prime due "boutade" sull'anti-moderno (ovvero? non hanno lo smartphone?) e anti-urbano (vivono nei boschi, cacciano con arco e frecce?).

Sinceramente non ho ancora avuto modo di sfogliare il booklet (mi è arrivato ieri!), ma come scritto da @the Fierce queste cose ammazzano il fascino del genere, ma sarebbe un discorso lungo (abbiate pazienza sto ascoltando gli Ashbury).

Comunque vado contro corrente, disco valido, ma LONTANISSIMO dai capolavori del genere, perchè? In primo luogo la voce, e secondariamente le brevi parti in tedesco le trovo terribili.
In generale non respiro in pieno le atmosfere che cerco nel genere.

Chariots però mi ha davvero impressionato.

Mentre l'attacco di The Innemorst Light mi ha ricordato questa.

 

Ferma, ferma, ferma.
Stai equivocando. Ma di brutto.
Negli anni '70 '80 c'era il Muro di Berlino, se è solo per questo.

Nel 1984 i MANOWAR furono accusati per la copertina di Sign of the Hammer che rimandava alle bandiere naziste. Nel 1988 furono accusati di inneggiare al Reich col testo di Blood of the Kings. (il vero famoso: Switzerland, Austria back to the glory of Germany)

Ma quello che volevo dire io è che nessuna di queste band si sarebbe mai preoccupata oggettivamente di essere accostata a fenomeni come quelli di oggi.

 

@Dreki quali fenomeni ?

 

Quindi, secondo te, chi definisce il proprio genere funeral doom deve lavorare come becchino, chi suona viking metal deve essere un predone, mentre De Feis che si inventa il barbaric-romatic-epic-metal dovrebbe... boh, dillo tu. Ho capito bene?


Dai, su
Si erano definiti "regressive-Epic Metal"...

 

Le definizioni servono per capire il genere proposto non la professione.

Funeral Doom è un genere, anti Urban no.

 

Per me è proprio questo il punto. Le band che hai citato usavano appositamente certi immaginari per provocare, shockare e generare dubbi in chi li ascoltava; gli AK non hanno questo scopo, per cui immagino, hanno voluto mettere le cose in chiaro date le voci che giravano.
E' ovvio che se avessero usato apposta un immaginario ambiguo, non avrebbero di certo fatto questo chiarimento.

Poi sono d'accordo che questo evidenzia un fallimento, ma per me soprattutto in quelli che ascoltano e non ne capiscono il senso, non un fallimento per loro. Oggi basta che che dici mezza parola fuori posto o non chiara al 100 % e sei tacciato di fascismo, nazismo, maschilismo, comunismo, stalinismo, e possibilmente censurato o ostacolato per questo, e per me è proprio questo il fallimento di oggi. Poi se un gruppo genera apposta questi fraintendimenti ci gode nel veder la gente non darsi pace, mentre a chi certe cose non le ha volute provocare volontariamente, può legittimamente far rodere il culo essere fraintesi o proprio non capiti.

 

There are shadows over Athens
And Rome still lies in flames
In these days when need is great
There's no heroes there's no saints

 

Esatto.
È proprio per questo che lo ritengo un "passaggio" importante. Nessuno può realisticamente pensare che "anti-fascist Epic Metal" sia la definizione di un genere musicale, di una corrente, di un sottogenere. Nemmeno in senso lirico, peraltro: perché i testi del nuovo disco (ne ho decifrati 3 per ora) hanno il medesimo stile dei due precedenti..

Ergo, quel messaggio non definisce il genere. Ha un altro significato. Un significato che evidentemente loro ritenevano fosse il caso di specificare. Purtroppo.

 

Esatto.
Loro malgrado, aggiungo.
Una band che ha sempre "volato alto", che ha sempre scritto testi così ricercati, non può aver preso una decisione come questa (per quanto piccola) per caso. Quindi, o gli rodeva il culo forte (come hai scritto tu), o si sono resi conto che era il caso perché da alcune aree precise gli è arrivata una vera e propria richiesta/segnaazione.


Ciò detto... è un disco BELLISSIMO
E guarda un po' a che discussione ci ha portati.

 

Capisco, sono una band seria, che lascia la provocazione fuori dalla propria proposta.

 

il che rende il tutto ancora più inutile. purtroppo la considerazione di Bellerofonte sulle "mafiette che decidono chi suona e chi no", per di più sulla base di aspetti completamente avulsi dalla musica, sembra più che fondata

 

Si le ombre causate dalla UE da una parte e le fiamme della monnezza in strada dall' altra.
Mica crederai al ritorno del male assoluto Dreki, mi deluderesti.

 

E secondo te in un testo che si intitola - LETTERALMENTE - "Dodici stelle su un manto azzurro"... loro intendono dire quello?
In una canzone che inizia col discorso di Churchill?
In una canzone che parla ESPLICITAMENTE di Unione Europea, indicandola come il faro d'Occidente e la Nuova Gerusalemme?

Se sei in cerca di un avversario da attaccare, non lo troverai in me. Per quanto le nostre idee possano essere diverse - radicalmente, magari -, proprio non me ne fotte una sega di fare discorsi tipo "tu mi deludi". Io? E de che? Pur ammettendo che fra me e te (ovvero, due nick su un forum) sia mai esistito qualcosa da deludere. E francamente, te lo scrivo: per me, no.

Più che altro, mi sembra che tu sia deluso dagli Atlantean Kodex... ma, sinceramente, non so cosa farci.

Se realmente gli AK con una mossa del genere, hanno creato una spaccatura nei propri fans... torno a chiedere: ma in che tempi stiamo vivendo?

 

L'ho scritto prima: sì, a quanto mi risulta in Grecia funziona così.
Musicisti che vivono la questione "dall'interno" (non posso/voglio essere più esplicito di così) mi hanno parlato di vere e proprie "fazioni", nel senso peggiore del termine, con tanto di boicottaggi reciproci.

 

@Dreki non ci stiamo capendo.
Io ombre, fiamme e pericoli imminenti per lo status quo non ne vedo, e pertanto tutto sto teatrino atto a giustificare le proprie scelte lo trovo stucchevole e accondiscendente nei confronti di persone che non meritano attenzioni. Opinione mia ovviamente.