Slayer

Non avrei saputo dirlo meglio.

​

 

Sei PAZZO.

 

Grazie per i complimenti, apprezzatissimi

Hai fatto bene a correggermi, in realtà volevo scrivere " 'sta figata". Non aspettavo altro che vedere un film della Asylum accompagnare immagini live di metà del fantasma di una band che adoravo, in 4K e comodamente seduto su di una poltrona

Make it a blockbuster night!

 

I live nei cinema non li concepirò mai, non sono l'unico, visto il mega flop del film dei Metallica

 

Che vuoi fare... dal moshpit al 4K poltronato sorround con pop corn aromatizzato è un attimo.
“In a world of compromise, some just don’t”

 

Vedendo la cafonaggine imperante nei cinema potrebbe essere un'esperienza ancora più estrema...

 

Non riuscirei mai a vederla in quel modo. Mi è già bastato il concerto di giugno 2013 per deprimermi abbastanza.
Dopo anni ho capito però una cosa: mentre prima mi incazzavo e discutevo animatamente su Album, band, cadute di stile, coerenza o date vie di culo ecc... ho capito che era tutta una perdita di tempo.
Tanto è chiaro che
1- una band è libera di fare ciò che vuole
2- un fan è libero di fare ciò che vuole
3- i tempi cambiano
4- quasi tutti fanno tutto per business, e questo succede sempre di più col passare del tempo, fino agli anni ‘80, in parte ‘90, c’era più sincerità artistica e passione non mediata da pensieri imprenditoriali.
Dalla “popizzazione” del metal e poi del metal estremo tramite ammorbidimento della musica, passaggi in radio, tv, colonne sonore di film, merchandise, ai live di massa con anniversari, renunion, re-reunion, pay to play, pay to airplay, pay per view, pay to pay... Napster, peer to peer, Spotify, youtube... il mondo è cambiato, e tanto, e per sempre.
Tutto ciò ha generato quella che è divevtsta ahimè pure una moda da social devastante, quella del filone della “nostalgia”.
Sentimento di per sè naturale e pure godibile (fino a un certo punto) ma cazzo... hanno rovinato pure quello, porca troia!

Non resta che constatare.

Non resta che ricordare ciò che è stato e naturalmente non sarà più, ricordare momenti vissuti decenni fa che sono tesori intimi e privati.

Non resta che amare e porre nell’Olimpo delle favole chi i compromessi non li ha davvero mai accettati (vedi cit. sopra) e disprezzare chi invece ha fatto di tutto per rovinare anche i ricordi più belli ma nonostante tutti gli sforzi non ce l’ha fatta e non ce la farà, come gli ex Slayer.

The child has grown, the dream is gone.

 

Meno male che, anche nel 2019, Lane Pittman c’è!

 

Non lo so quanto negli 80 la passione fosse genuina. La voglia di sfondare e la possibilità di farlo (per quanto remota) c'era, anche proponendo qualcosa di valido. Ora devi in qualche modo metterti a pecora nei confronti del mercato se vuoi fare successo; paradossalmente una band "genuina" che suona solo per passione che nasce oggi sa già che continuerà a suonare solo per hobby e quindi se ne fregherà dei compromessi.
Per le band di successo, invece, i soldi corrompono e la passione diventa mestiere, ma è sempre stato così, in ogni ambito

L'unica cosa certa di questa conversazione è che siamo due vegliardi.

 

Non penso che nei decenni scorsi ci fosse solo passione, infatti ho scritto “c’era più sincerità artistica e passione”.
C’era PIÙ.
È anche legittimo che un artista voglia guadagnare dalla sua passione e dalle sue capacità, ci mancherebbe altro.
Come diceva Pier Piero: però! Peeeeeeerò...
Ma daaaaai...

... a che ora ci vediamo al cantiere?

 

Si ma la mia era una battuta eh.. Non è che me ne sbatte gran che..

 

"Metà del fantasma di una band che adoravo" andrebbe imposto ai cinema come titolo del film (o quello che è).

 

Accompagnato da "From a true story!" Nella tagline

 

Vista la scaletta dell'ultimo concerto... almeno uno o due pezzi da Divine Intervention potevano aggiungerli però... non certo il loro migliore ma a me non dispiace