Blind Guardian

Uhm...non saprei, anche La Torre nera era una saga già abbondantemente saccheggiata da Hansi (sia con i Blind guardian che, soprattutto, con i Demons & Wizards). Piuttosto, avrebbero potuto insistere su La ruota del tempo, visto che anche Wheel of time pare che fosse nata per essere un pezzo dell'orchestrale.

Poi vabbè, il mio sogno bagnato sarebbe una messa in musica di quella che chiamo la "Saga del Cosmoverso" di Sanderson (lo scrittore che ha concluso La ruota del tempo), ma temo che ora che sarà finita, i Blind guardian saranno in pensione da un po'

 

Si, però Tolkien l'hanno inventato loro.
Non saranno stati di certo la prima band, ma diciamo che non si può imputargli di seguire la corrente, anzi semmai hanno anticipato i tempi. Ricordo che all'epoca, quando c'era un bel sito loro semi-ufficiale, era plausibile che la band lo seguisse con attenzione, erano stati fatti sondaggi su quali saghe dovessero musicare...ah bei tempi...mi è sempre piaciuto scoprire cosa ci fosse dietro i testi, a quali scritti si riferissero...anche solo per avere degli spunti di lettura...comunque per tornare sulla scelta di "scartare" Tolkien perchè inflazionato è in linea con altre scelte della band, vedi Andreas Marschall (che rimpiango con Thomen...).

 

Idem per la Ruota del Tempo, che sto rileggendo per la II volta.

 

Nessun altro ha ascoltato il disco? Tutti ammutoliti?

 

tutti addormentati?

 

Ahah! Ooooops...

 

In effetti anche io al secondo ascolto sono stato colto da sbadigli...

 

il fatto è che Hansi deve essersi sbattuto come non mai, ma c'è stato un momento durante il terzo ascolto...di non ricordo più quale traccia che mi sono sentito stanco per lui....ho spento l'orchestra_le.

 

Tanta fatica (e tanta attesa) per niente

 

Io l'ho ordinato ieri. Devo pentirmene?

 

Io l'ho ascoltato qualche altra volta. A me piace sempre di piu'. Non è sicuramente un disco per tutti ma l'orchestra ha veramente degli ottimi arrangiamenti ed hansi è piu' in forma che mai. Ci sono un paio di acuti nel disco assurdi, ma anche delle parti vocali bassissime su tonalità su cui di solito non si spinge. Sempre piu' mitico hansi! Serviranno però diversi ascolti per entrare nel disco ma siamo su ottimi livelli qui

 

Rimane ferma la sensazione di un disco uscito oltre il tempo massimo e non solo per i 20 anni passati. E' un lavoro ambizioso, che richiede tempo e una modalità di fruiizione tranquilla, con sedia e testi da leggere per seguire la storia, a meno di non comprendere bene l'inglese tedeschizzato di Hansi (e la sedie servirà comunque). Nell'epoca dello streaming taglia praticamente fuori gli "ascoltatori volanti", chi non ha tempo o comunque chi vuole ascolti da "pronti via". E anche ai più audaci e attenti richiede una forma mentis dedicata.
Viste le premesse e l'impegno richiesto, sarebbe necessario quindi un ritorno sotto forma di musica di quelli importanti ma, purtroppo, qui casca il nostro asino. Abbiamo già detto come i primi estratti rimandavano fortemente ai dischi bsides di tante band sinfoniche; il resto segue più o meno la stessa strada. Ogni tanto parte una melodia fiera e battagliera, che ti ricorda che sono sempre i Blind Guardian, Hunsi è una bardo dentro e questo non glielo può togliere nessuno, ma sono molti di più gli sbadigli. L'orchestra? C'è, fa il suo compito, ma credo che un risultato più o meno simile si sarebbe avuto, anche con un notevole risparmio, utilizzando le librerie musicali tanto care al nostro Turilli e con un buon orchestratore.
Nel complesso può essere messo sullo scaffale senza fare troppo sfigurare gli altri lavori ma, molto probabilmente, la rimarrebbe.

 

Pronti alla battaglia