Accept

A me il nuovo pezzo non dispiace affatto, molto riff driven oriented; meglio del primo singolo che uscì con l'ultimo album (The Undertaker), riff memorabili e assoli efficaci, certo manca un ritornello altrettanto efficace, ma nel complesso è un solido pezzo heavy metal che funziona ed è in linea con il resto della produzione Accept con Tornillo.

 

Noia

 

Boh, meglio del primo pezzo, con un buon ritmo, Tornillo tiene botta, ma manca qualcosa.
A cosa servono poi tre chitarristi di cui un solo solista?

 

Che poi in studio suona tutto Wolf Hoffman..

 

Appunto

 

Scusate, vorrei acquistare in cd Timebomb di Udo. Come sono le remaster anniversary della afm? Jewel case come spero? Libretto? Suoni? O meglio rivolgersi a edizioni più vecchie?
Scusate se metto qui, la ricerca non mi trovava il topic apposito, l'ho visto dopo. Ora riporto di là

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„A Decade of Defiance“, ovvero il box set contenente gli album con Tornillo alla voce, dev‘essere bellissimo.

Ho dato una rinfrescata ai suddetti album e sono stato felice di constatare che la pseudo-antipatia che ho nei confronti di Wolf Hoffmann è in realtà infondata. Cioè, apparte quello che quest‘uomo ha creato dagli anni ’70 al ’96, ora mi sono di nuovo ricordato quello che invece ha creato dal 2010.

„Blood of the Nations“ penso non abbia rivali nell’esser considerato il miglior comeback album di sempre di una band heavy metal. E “Stalingrad” e “Blind Rage” non sono da meno, ci sono, in questi due album delle chicche veramente non da poco, soprattutto considerando il fatto che questa gente sia in giro da quasi cinquant’anni. Tornillo ha dato veramente nuova linfa alla band e Wolf è come sempre in formissima.

“The Rise of Chaos” mostra purtroppo per la prima volta segni di cedimento/flessione, ma si tratta pur di sempre di oro in confronto a quello che c’è in giro e comunque anche qui le canzoni da playlist ci sono e non sono nemmeno poche. L’ultimo “Too Mean to Die” invece ha la particolarità di cominciare così male ma la fortuna di finire così bene che si salva in calcio d’angolo, e anche più che discretamente tra l’altro.

Insomma che gli vuoi dire a Wolf? Poco importa che gli altri membri non ci siano più, nel music business non è di certo una novità, e a Tornillo pure ormai ci abbiamo fatto il callo ed è uguale se non c’è Udo in quella posizione. Come ha detto qualcun’altro, grazie a questa situazione abbiamo ben due band ottime.
Mi sento però di spezzare una lancia a favore degli Accept perché, in queste cinque uscite ci hanno sempre offerto dei prodotti ottimamente confezionati e suonati e una qualità media davvero invidiabile.

Udo al contrario, è rimasto purtroppo vittima della sindrome “molti album in poco tempo e con molte canzoni” tanto che ormai non ci capisco più un cazzo (so bene che anche lui ha fatto ottima roba ma se devo citare un paio di dischi post-2010 mi limiterei unicamente a “Steelhammer” per appunto il motivo di cui sopra).

Anche il peggiore di questi cinque album degli Accept, ovvero l’ultimo, scorre infatti in una maniera davvero incredibile (diamo a Cesare quel che è di Cesare, ovvero che Mark Tornillo è un cantante completo e un frontman più abile); è proprio un piacere sentire questa musica; nonostante titoli come “Zombie Apocalypse”, “Overnight Sensation” (che ovviamente fa pensare ai Motörhead), “The Undertaker” (impossibile non pensare al wrestler), “Sucks to be You” (ma è dedicata a Udo?), “The Best is Yet To Come” (altra bella canzone, si vede che con un titolo così è difficile sbagliare, vedi Scorpions) e “How Do We Sleep” (che ricorda i Metallica più recenti).

Tra l’altro sono passati già 14 anni da quel Blood of Nations, ovvero lo stesso lasso di tempo che al tempo ci fu tra quell’ultimo e Predator.

 

Manco il tempo di ascoltare il nuovo singolo, "Frankenstein",

Anticipazione (Spoiler)

che sulla home già hanno pubblicato la recensione del disco (voto 70/100):
Recensione Humanoid - truemetal.it

 

Il video di "Frankenstein" però non guardatelo, oltre a essere orrendo rischiate pure un attacco di epilessia.

 

Video veramente orrendo, dovrebbe essere vietato alle band di fare video con la AI.

 

Disco pure meglio di “orrendo” ma mai nella vita da 70 punti.

Autocitazionismo a bizzeffe (“Nobody Gets Out Alive” per es. ricorda tantissimo quella “Overnight Sensation” di tre anni fa), ormai l’effetto novità, per quanto si potesse parlare di effetto novità 14 anni fa, non c’è più, in favore purtroppo di una standardizzazione molto basic e hard rock (il gruppo ha spesso e volentieri fatto ottimi pezzi hard rock in passato, questo è indubbio, ma la componente metal è sempre stata maggiore).

Due considerazioni anche sull’altro album per me nuovo (l’avevo saltato a piè pari quando uscì, a ragione direi adesso) ovvero il live “Symphonic Terror”. Non se è una moda o se ci sia da qualche parte scritto nei contratti delle band che devono fare un album con l’orchestra, ci sono chiaramente volte in cui viene benissimo, volte in cui viene meno bene e volte come questo degli Accept, in cui è praticamente inutile. All’inizio dà proprio fastidio ad essere onesti, poi uno ci fa l’orecchio e va anche meglio, ma nel complesso esperimento imho fallito. A una “Breaker” a caso per esempio gli fanno una sega violini violoncelli e co, anzi, sono proprio di troppo. Due considerazioni finali anche su Wolf, non lo sto inquadrando bene e non so che obiettivi possa avere, ma a me sul palco sembra tristissimo, e questo nonostante i mille sorrisi che ogni tanto ci fa vedere, sembra proprio pensieroso con la P maiuscola e non mi da l’idea di uno che si diverta (a differenza dei compari U.D.O. che sono una band vera a tutti gli effetti). Ecco forse, ciò che manca agli Accept attuali, la coesione e l’affiatamento.