Il Nuovo Diario degli utenti di TrueMetal.it

Sono sveglio nonostante oggi non debba portare nessuno a scuola.
Tutti a casa, pure mia moglie.
Non vado a lavorare: fuggo da me stesso

 

M'asciugo nella cripta oscura cinicamente con violenza

Scusate

 

Abitassi a Milano sarei molto più povero di quello che sono ora, grazie Odino per aver scelto una destinazione diversa per me

 

Idem

 

Tanto nebbia, pioggia e neon ci sono no?

 

Sono ormai 5 mesi, 5 su 12, che lavoro in questa cazzo di Francia. Ed effettivamente qui è tutto bello tranne i francesi. Paga buona, orari di lavoro rispettati, si lavora anche decentemente. Le infermiere invece di essere incazzate con me come in Italia fanno le carine e mi chiedono "comment tu dis je t'aime en italien ?" così che sento la giovane Courafin, infermiera africana bassina e dal corpo scultoreo, che ripete "ti amo" senza darle alcun peso, come fosse un mantra mentre prepara le medicine che ho prescritto. E io trovo che sia incredibile che tutto funzioni così con un popolo così orribile. In media non sanno parlare. Persino i professori, gente della Sorbonne, parla per abbreviazioni, pure su cose tecniche, non dicono petit-déjeuner ma "petit-dej" et addirittura "carot" al posto di "carotide", provate a immaginare se un medico vi parlasse in italiano dicendo "ti fa male la schie?". Hanno l'abitudine di mangiare i budini usando il retro delle forchette, l'impugnatura, perché sono troppo pigri per prendere un cucchiaio. Non ho ancora incontrato una francese eterosessuale monogama. Ho sei colleghe francesi, 2 lesbiche 3 bisessuali, 1 etero ma poliamorosa (la più brutta) che si scopa un australiano quando questo viene a Parigi ma sempre informando molto eticamente il compagno (altrimenti non sarebbe poliamorosa ma puttana). Poco male, in ogni caso hanno un concetto di igiene a cui non riuscirei ad adattarmi intimamente. Ma la cosa bella di questa città è che di francesi non ce ne sono poi così tanti. Dopo un mese che stavo qui la mia amata in Italia mi chiama dicendo che non l' ho mai capita, mi insulta abbastanza gratuitamente, si rifiuta di fare la videochiamata e mi lascia. Due giorni prima mi aveva fatto prendere il biglietto aereo per andare da lei. Mi ha fatto male qualche mese, poi è passata. Credo. Ma io credo anche che finito questo anno mi fermo un po'. Non ce la faccio più. Sono stanco in tutti i sensi. Stanco col lavoro, stanco di fare questa tortura di fare le notti in cui puoi addormentarti ma col telefono a fianco all' orecchio pronto a saltare in piedi. Una notte sono rimasto in piedi anche se era tutto tranquillo, è meglio del trauma di risvegliarsi 8 volte. Sono stanco anche sentimentalmente. Il giorno che mi sono lasciato una "studentessa infermiera" mi ha preso il telefono e scritto il suo numero. Wow dico io, che bel paese. Usciamo, ci baciamo, la invito da me a pranzo per la prossima volta, sai così ti insegno quelle due cazzate per non rendere per forza una merda la pasta. Dice di no, sennò rischiamo di "deviare". Morale della favola anche se era bianca come il latte in realtà è un iraniana che in Francia ha scoperto la fede in Allah, non si chiama nemmeno Claire ma qualcosa che somiglia a Kinder Bueno. Ma quando si scopa non è certo meglio. Ho trovato una libanese senza fede che mi ha portato nel suo appartamento enorme. Pieno di cose e un magnifico bulldog francese chiamato Rover. Ma alle 11 di sera mi caccia perché rientra il marito coi figli. "Cosa?" faccio io "hai marito e figli?" "Si ma non sono figli suoi" "la cosa mi consola". A suo dire il marito non ha niente contro questi suoi comportamenti. Questa è l'integrazione. Io in ogni caso me la filo. Da tutto. Ma non ancora.

 

Vorrei dire qualcosa, ma non dovrei dire niente.

... però ci va l'apostrofo in un'iraniana

 

Il solito razzista

 

Grazie

 

Mi devo ricordare di non lamentarmi del mio lavoraccio da operaio e della vita di coppia, grazie @Evillupo

 

Dimenticavo di dirvi "buon Ramadan"

 

a me sono sempre stati sul cazzo i francesi, anzi penso che stanno sul cazzo a tutti meno che ai francesi

 

Beh dai alla fine non è così diverso da come parlano i milanesi tra abbreviazioni e inglesismi, soprattutto in ambito lavorativo. Oltre al classico ape, zola e troppo sbatti, ci sono gli sherpo (sharepoint aziendale), le "call", gli "slot", gli "assist" (come in una partita di calcio),