Rage

ci vuole un intero scaffale ikea per ospitare tutti i cd dei rage mi sto perdendo i pezzi per strada

 

Consiglio gli ascoltii dei quattro del dopo Smolski, davvero molto validi (chi può, chi meno)

 

Per me i Rage finiscono con Ghosts, tutto quello che hanno fatto dopo è superfluo.
Qualche buon pezzo qua e là, ma tanto mestiere e dischi lontani anni luce dalla magnificenza e dall'originalità dei dischi da Perfect Man a Ghosts: un centro dopo l'altro e una band in costante evoluzione.

 

Unity e Soundchaser superflui?

 

Per me sì, con Smolsky stavano perdendo la loro identità. Sono dischi carini, ma manca la genialità che aveva sempre contraddistinto i Rage.

 

Genialità? Identità? I Rage hanno sempre avuto “fasi”, i primi due album sono infatti heavy grezzo, con Manni Schmidt sono poi diventati più melodici e orecchiabili (eccezionali) ma già diversi per dire. E altrettanto diversi diventeranno dal dopo Manni.

Ad ogni modo già dall’accoppiata Devil Strikes Again/Seasons in the Black sono ritornati alla loro vecchia formula, quasi un ritorno alle origini per capirci, e con origini intendo i primi due album.

P.S. Allucinante sta roba comunque:

 

Pensa che io preferisco il periodo Smolsky a tutto quello fatto dopo

 

Justice will be mine ha il coro che arriva direttamente da un disco degli Eclipsed

Comunque la prima parte del doppio album non è male (punti deboli la voce, purtroppo, e la chitarra solista che non è il massimo).
Per adesso la seconda parte la trovo , ma continuo l'ascolto.

 

Chitarra a momenti abbastanza anonima sì, ma le canzoni stavolta ci sono!

 

In realtà li ho tutti partendo dal 1986 ecco eprche dicevo che per stare dietro alle loro uscite ci vuole un intero scaffale a parte, e gli ultimi due li ho persi di vista nonostante sia un completista. Si certo lo so che quelli dopo smolsky sono validi ma ancora deve uscire un disco che sia ai livelli di trapped o perfect man forse ci si avvicina XIII e soundchaser (validissimi entrambi)

 

Niente da fare, Peavy non ce la fa più..mi fa male sentirlo così che sforza. Mi piacerebbe sentirlo cantare più pulito in certi contesti (vedi Dying To Live), renderebbe di più.
Nel primo disco ci sarebbero anche idee interessanti, il problema è che le canzoni iniziano sparatissime per sgonfiarsi all'altezza dei ritornelli, per lo più scontati. Anche gli assoli lasciano un po' il tempo che trovano..
Trovo quasi più indovinato il disco orchestrale, anche se siamo lontani dai vecchi splendori. Bella comunque la title track (Lifelines).

 

Ho ascoltato un po' di canzoni dell'ultimo album e le sensazioni sono positive...la voce di Peavy si e' mantenuta abbastanza bene, ruvida e carismatica come sempre, e i pezzi hanno un buon tiro, anche se forse si poteva fare di piu' a livello chitarristico. Da approfondire