Avenged Sevenfold

io in praticamente ogni singola canzone ci trovo alcune cose bellissime- il crescendo spaziale di cosmic, le atmosfere dark sul final di mattel , le bordate thrash con assolo iper virtuoso in we love you (oltre che il build ripetitivo "more power more speed more ecc..." gli assoli di nobody, il break psichedelico di beautiful morning , le parti progressive di G le melodie vocali e l'andamento funky di (ordinary)...

nightmare rimane ancora il mio disco preferito degli avenged ma questo probabilmente si piazza al secondo posto

 

Effettivamente la voce è il punto debole del disco.
Niente di particolarmente negativo, ma visto che molti avvcinano il disco a band come Faith No More o Mr. Bungle, ecco... lui non è Mike Patton.

 

Anche per me il problema è la voce, talmente fastidiosa da rendermi complicato anche solo il mero ascolto dell'album. Che comunque è un lavoro coraggioso e curioso, almeno.

 

E' semplicemente MERAVIGLIOSA.

Ogni volta che l'ascolto mi sembra di rivivere il "film" del disco, con le varie immagini che riecheggiano nella mente e ogni volta mi spinge a ripremere play.

Per me è il picco dell'album.

Comunque, senza voler entrare in polemica con nessuno, ma non si può dire "io l'ho sempre detto che meritavano, i metallari ottusi li snobbavano..." e poi, "questo disco è una rottura totale con il passato", perché evidentemente le due cose non possono convivere.
Io ad esempio non mi ritengo un metallaro con i paraocchi, ma quello che facevano prima mi faceva abbastanza pena (parlo soprattutto dei primi dischi), lo dico con consapevolezza di chi ha ascoltato ma non gradito, succede. Oggi hanno totalmente cambiato strada e finalmente ci trovo qualcosa di interessante anche per le mie orecchie, e non ho nessun problema a dire che questo disco sarà sicuramente nella mia top del 2023.

 

Ho ascoltato anche the Stage e seppur diverso lo trovo molto bello.

i precedenti non ce la faccio proprio , non fanno per me

 

Dopo alcuni mesi di full immersion nella discografia della band (mi è tornata la passione non so per quale motivo), posso dire che, finalmente, ho capito ed apprezzato Life Is But A Dream.
Cito tutti i miei commenti scritti nei mesi precedenti, rimango convinto sia stata una scelta molto azzardata ma, ragazzi, quando si entra nel mood dell'album e si ascoltano i dettagli, emerge veramente un lavoro degno di nota.
Inutile citare ciò che avete detto voi e che ha scritto la stampa, ma su tutti loderei il lavoro di Synister e di Brooks, soprattutto la batteria l'ho trovata pazzesca, varia e con un suono splendido. Lui mi ha veramente colpito per quanto fatto con la band, non era male neanche Arin Ilejay (gran batterista) che suonò in Hail To The King, ma qui siamo di fronte ad un musicista esemplare.
Le canzoni scorrono bene e colpiscono solo dopo numerosi ascolti perchè trovo ci sia poca melodia e poca omogeneità, ma quando presti attenzione a quel suono o quella parte melodica, ti rimane impressa.
Sicuramente confermo e mi ripeto che il grosso problema rimane la voce di Shadows, e lo dico di nuovo con grande tristezza.
Credo che il suo cantato sia voluto e cercato, oltre ai problemi di voce avuti ed alle difficoltà che ha. Ho imparato a convivere con questo timbro che pare svociato (in questo disco intendo) e che in clean canta di naso (come nei primissimi tempi della band), ed ora lo sto apprezzando di più.
Mi sembra inoltre che si trovi più a proprio agio con lo scream ed il graffiato, non è mai stato un mostro di tecnica ma almeno vedo che riesce a gestirsi bene nei cambi.
Ho visto dei video dei concerti di queste settimane e sono contento che non stia andando male, fa fatica ma è molto meglio di quanto pensassi. Non so però se durerà per un tour intero.
Comunque, per me il pezzo più bello del disco e nella loro top 5 è Cosmic, di cui vi posto il bellissimo video uscito qualche giorno fa.
La complessità del brano, la poesia del testo, i colori del video, la parte strumentale finale.
Farei ascoltare questo brano a chi ha sempre pensato che gli Avenged siano una band da ragazzini new entry nel mondo del metal.

Ah, e a forza di riascoltare anche Hail To The King, la butto li: se fosse stato scritto da un'altra band, magari della scena heavy, sarebbe stato un discone. Semplicemente non centra nulla col loro sound e contiene troppe citazioni, ma in generale è un bel disco di heavy con dei picchi notevoli (Crimson Day, Planets, This Means War su tutti)